MUSICA
Comunicato Stampa

Verdi e il suo tempo

25/10/13

Con il Festival Ultrapadum alla scoperta della Versailles di Lombardia Chignolo Po e la rassegna diretta da Angiolina Sensale celebrano il genio di Verdi e dei suoi contemporanei Sul palcoscenico del Castello 4 soprani, un tenore e un baritono ricreeranno l’autentico clima del salotto ottocentesco Domenica 27 Ottobre 2013, ore 17:30 Concerto Aperitivo con pianoforte e cantanti lirici Giuseppe Verdi e il suo tempo Le più belle romanze di Giuseppe Verdi e dei suoi contemporanei YOKO KAWAMOTO, SEON YOUNG PARK, ELEONORA ALBERICI, ELENA CAVALLI (soprano), MAURO PAGANO (tenore), FRANCO CERRI (baritono); al pianoforte ANGIOLINA SENSALE Ingresso concerto: 10 euro Dalle 15 alle 17 visita guidata al Castello (7 euro) Concerto + Visita al Castello: 15 euro Castello Procaccini di Chignolo Po (Pv) Info e prenotazione ai numeri: 335.6680112 - 346.0569658 - 347.7264448 amici@castelloprocaccini.it Agenzia Réclam – Pavia, tel. 347/72.64.448 - 346/05.69.658; agenziareclam@gmail.com Società dell’Accademia di Voghera, tel. 335/66.80.112, www.festivalultrapadum.com

La ventunesima edizione del Festival Ultrapadum continua il suo viaggio per le suggestive colline dell’Oltrepò Pavese portando atmosfere romantiche, musica e artisti: nell’appuntamento al Castello di Chignolo Po quattro soprani, un baritono ed un tenore, accompagnati al pianoforte da Angiolina Sensale, ricreeranno sul palcoscenico le atmosfere e il clima dei salotti italiani dell’Ottocento. Protagonista Giuseppe Verdi ed i suoi contemporanei: il 2013 è anno del bicentenario della nascita ed Ottobre il mese di nascita del Cigno di Busseto.
Il concerto propone una galleria di ritratti femminili verdiani e non, accomunati dalle stesse drammatiche esperienze emozionali: l’attesa di Medora nel Corsaro (interpretata da Sean Young Park) e l’attesa di Cio Cio San nella Madama Butterfly (sul palco Yoko Kawamoto), Violetta nella Traviata e Magda nella Rondine, la disperazione di Rodolfo nella Luisa Miller per il tradimento di Luisa e di Canio Pagliaccio per quello di Nedda (entrambi interpretati da Mauro Pagano).
Ad interpretare i personaggi dei più bei melodrammi del periodo la coreana Seon Young Park, Eleonora Alberici (scoperta dal regista Marco Bellocchio), Yoko Kawamoto (dal Giappone), Elena Cavalli (più volte presente nei concerti del Festival), accompagnate dal tenore Mauro Pagano e dal baritono Franco Cerri e al pianoforte da Angiolina Sensale.
Verdi attraversa l’Ottocento come una meteora: la sua vita, lunga quasi un secolo, vede i più grandi cambiamenti della storia, della civiltà, del costume. Insieme al Maestro, una schiera di compositori di melodrammi opera in Italia e all’estero mettendo in scena i drammi che la società borghese predilige: amore e gelosia; le lotte per la libertà, la brama di potere e le vendette; la fede, con personaggi sconfitti dalla vita che si ritirano in convento e lunghe schiere di pellegrini che raggiungono la Terra Santa e lottano per la sua liberazione.
Questo il programma del concerto di domenica:
G. Donizetti, Com’è bello, quale incanto (Lucrezia Borgia, 1833)
G. Verdi, Aria di Medora (Il Corsaro, 1848)
G. Puccini, Un bel dì vedremo (Madama Butterfly, 1904)
G. Verdi, Quando le sere al placido (Luisa Miller, 1849)
G. Bizet, Votre toast (Carmen, 1875)
G. Verdi, Non fu sogno (I Lombardi alla prima crociata, 1843)
J. Massenet, Gavotte (Manon, 1884)
G. Verdi, Saper vorreste (Un ballo in maschera, 1859)
G. Verdi, Madamigella Valerie (La Traviata, 1853)
G. Verdi, E’ strano (La Traviata, 1853)
G. Puccini, Chi il bel sogno di Doretta (La Rondine, 1917)
G. Verdi, Invano Alvaro (La forza del destino, 1862)
G. Verdi, Caro nome (Rigoletto, 1851)
R. Leoncavallo, Vesti la giubba (Pagliacci, 1892)
G. Verdi, Bolero (I Vespri Siciliani, 1855)
A. Dvorak, Canto alla luna (Rusalka, 1901)

Ad ospitare quest’evento un castello conosciuto come la Versailles di Lombardia. Nel programma della giornata anche la possibilità di effettuare una visita guidata dalle 15 alle 17 al maestoso Castello.
Come di consuetudine al termine dello spettacolo, pubblico e artisti potranno incontrarsi per un aperitivo con i vini tipici dell’Oltrepò.

Chignolo Po, si snoda tra i fiumi Lambro e Po, fiumi che in passato lambivano il maestoso Castello Procaccini (risalente al Settecento, conserva però anche una parte costruita nel Duecento) al quale si accede attraverso un elegante scalone ricurvo in stile settecentesco. Caratterizzato da torri merlate ai lati della pianta circolare e da una grande torre centrale a pianta quadrata, il castello venne riedificato tra il sedicesimo ed il diciassettesimo secolo e nella ristrutturazione vennero portati alcuni cambiamenti tra cui il giardino italiano all’esterno del castello chiamato Tea House.
Il Castello conserva tesori dell’arte italiana quali alcuni splendidi affreschi impreziositi da stucchi e realizzati da artisti veneziani allievi del Tiepolo.
Tra le caratteristiche degne di nota gli scenografici appartamenti dedicati ad ospiti illustri: nobili, alti prelati regnanti, papi. Ad esempio quello dedicato a papa Clemente XI e ancora la camera da letto che ha ospitato Napoleone Bonaparte.
Sembra non manchi poi in questa antica magione l’ospite soprannaturale: il fantasma del marchese Lelio Cusani che più di quattro secoli fa ordì una congiura contro il Duca di Milano, stufo di stare alle sue dipendenze. Il marchese venne ucciso gettato in un pozzo spaventoso. Pare che il fantasma renda nota talvolta la sua presenza facendo sbattere le finestre e portando con sé un lenzuolo fino alla torre del castello dalla quale prova a gridare la sua rabbia centenaria, in gara con le rane che animano i prati e le colline circostanti.
Un ringraziamento particolare va all'Agenzia Rèclam di Pavia che con la sua preziosa collaborazione ha contribuito all'organizzazione della manifestazione.




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