ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Vito Volpe al ‘Festival delle Generazioni’ sul tema "Anziani e Giovani: Prospettive per il 2020. Cultura, famiglia, partecipazione"

12/10/12

Il convegno si svolgerà domenica 14 ottobre a Palazzo Vecchio. Ore 10,30-13. Il Presidente ISMO partecipa come discussant con Sergio Givone, Daniele Pompei, Giuseppe Varchetta, Alberto Zuliani. Intervento conclusivo: Raffaele Bonanni. Si dibatte su una ricerca previsionale. www.ismo.org

"Anziani e Giovani: Prospettive per il 2020. Cultura, famiglia, partecipazione": se ne discute in un convegno al Festival delle Generazioni di Firenze (12-14 ottobre), in due sessioni, una sabato 13 e la seconda domenica 14, sempre a Palazzo Vecchio (ore 10,30-13).
ISMO, impresa culturale e di consulenza nelle risorse umane al servizio delle organizzazioni complesse, ha un’esperienza di quarant’anni. Il fondatore e presidente Vito Volpe è stato pertanto invitato a partecipare come ‘discussant’ e interverrà alla seconda parte conclusiva del convegno, domenica mattina.
L’evento si propone di dibattere sulla ricerca previsionale “Generazioni. Giovani e anziani nel 2020”, realizzata dalla S3.Studium per la Federazione Pensionati della Cisl. L’indagine, condotta con metodo Delphi e diretta dal Direttore della ricerca di S3.Studium Stefano Palumbo, si è avvalsa di un gruppo di qualificati esperti: Maria Cristina Antonucci, Carlo Borgomeo, Alberto Castelvecchi, Stefano Epifani, Carla Facchini, Mauro Magatti, Alessandro Rosina, Federico Spandonaro, Francesco Stoppa. I risultati tratteggiano un quadro articolato e organico degli aspetti tecnologici, economici, sociali, culturali e politici della relazione fra anziani e giovani ed evidenzia alcune tendenze di particolare interesse.
Domenica i relatori saranno: Maria Cristina Antonucci, Alberto Castelvecchi, Stefano Epifani, Carla Facchini, Francesco Stoppa.
Oltre a Volpe, partecipano al confronto, moderato da Andrea Pancani: Sergio Givone, Daniele Pompei, Giuseppe Varchetta, Alberto Zuliani.
Intervento conclusivo: Raffaele Bonanni.

Il convegno rappresenta il momento clou del Festival delle Generazioni, promosso dalla Federazione Nazionale Pensionati della CISL, con la collaborazione di S3.Studium, per progettare insieme, anziani e giovani, un modello di vita finalmente vivibile. La kermesse sarà inaugurata venerdì 12 ottobre da Matteo Renzi e riunirà cittadini di ogni età grazie a un programma ricco di momenti di riflessione, ma anche di divertimento.
Il Festival prevede infatti numerosi altri appuntamenti, da una mostra di Oliviero Toscani e una rassegna stampa mattutina nei caffè della città con nomi importanti del giornalismo televisivo come Andrea Vianello, Maria Latella, Francesco Giorgino, Antonio Caprarica, a ‘incontri di parola’ tra protagonisti d’eccezione in settori cruciali per il rapporto tra le generazioni, inoltre dialoghi e intermezzi musicali con personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura: i nomi sono da Dario Vergassola, a Pippo Baudo, Don Mazzi, Carlo Petrini, Lina Wertmuller, Silvia Ballestra, Giancarlo De Cataldo, Ivan Cotroneo, Giulio Giorello, Elio Fiorucci e Fiorella Mannoia.
Nei laboratori, esperti delle due generazioni metteranno a disposizione di tutti i partecipanti le loro conoscenze sulle nuove tecnologie, sulla prevenzione e alimentazione, sull’orientamento dei giovani nel mondo del lavoro, sull’organizzazione del tempo libero (www.festivaldellegenerazioni.it).

ISMO, nata nel 1972, è oggi tra le poche imprese di formazione testimone ininterrotta della evoluzione sociale italiana dal post ’68, con le lotte studentesche, le battaglie dei lavoratori nell’autunno ‘caldo’ del ’69 e poi via via la violenza e la destabilizzazione prodotta dagli ‘anni di piombo’, la grande delusione di chi credeva in un possibile processo riformatore e la tragica illusione di chi invece credeva di accendere una velleitaria rivoluzione contro il capitalismo e la democrazia parlamentare.
ISMO oggi continua la sua attività di formazione nelle risorse umane nella società più 'liquida', in un’economica globalizzata, in cui è entrato in crisi lo stesso capitalismo, nel pieno della crisi della finanza, dei debiti sovrani, mentre l’Occidente è alla ricerca di nuovi equilibri fra capitale e lavoro, sviluppo e stagnazione, crescita e decrescita.
ISMO, diventata nel 2008 Gruppo con_ISMO, avendo acquisito due società, SIMKI e RIESCO, operanti rispettivamente nell’addestramento e selezione la prima e nella formazione outdoor la seconda, ha seguito tutte queste trans-formazioni, costruendo e proponendo un’azione formativa rivolta al futuro, al cambiamento, all’innovazione, al costruire nuove mentalità e nuove competenze manageriali e lavorative. Pensando e proponendo interventi di sviluppo organizzativo che allargano e aprono a responsabilità più condivise, più solidali, più eque.
Nella convinzione che l’Italia è il Paese della bellezza, dell’invenzione, della fantasia e, appunto, del futuro.


Profilo di Vito Volpe - LA PASSIONE NON È ACQUA

Vito Volpe opera da quattro decenni con ISMO, impresa di consulenza e studio nel settore delle risorse umane, di cui è Presidente. Parallelamente, svolge intensa attività di insegnamento, in discipline relative alla psicologia del lavoro e dell’organizzazione, e traspone le sue riflessioni in articoli e libri. Nei saggi “La classe non è acqua” (2006 – Castelvecchi) e Trent’anni al futuro (Franco Angeli 2009) racchiudono la sintesi delle esperienze personali e dell’ISMO.
Volpe è stato docente in diverse Università e Scuole (Cattolica, Politecnico Parma e Milano, FIIS di Parigi)e attualmente è direttore del Master MEF per la formazione dei futuri consulenti e formatori alla IULM. Originario di Erba (Como), 68 anni, si è laureato in Economia e Commercio nel 1969 all’Università Cattolica di Milano, città alla quale è legato per i suoi valori tradizionali e anche attraverso una fitta rete di rapporti istituzionali. Appassionatosi agli studi di psicologia applicata al cambiamento, alla trans-formazione, ai gruppi, alle organizzazioni, al lavoro, Volpe nel 1972 ha poi fondato ISMO. Quindi si è focalizzato in uno sforzo di comprensione più adatto a questioni che richiedono approcci complessi e plurali e non semplificazioni accademiche. Volpe ha costantemente curato la sua formazione personale partecipando a corsi, convegni, seminari, gruppi di studio, vita associativa.

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