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Comunicato Stampa

We are faster than cancer, il messaggio di Francesco Gerini, affetto da colangiocarcinoma, sulle strade di Acea Run Rome The Marathon

15/03/24 Lazio (Roma)

Domenica 17 marzo, Francesco Gerini al via con la speciale T-shirt per incoraggiare il mondo dei malati di cancro.

FotoROMA – “La malattia è la cosa più democratica al mondo”, esordisce così il romano Francesco Gerini, 55 anni e già vedovo da 15 con due figli, che scopre nel 2021, durante un check up di routine predisposto dall’azienda per cui lavora, di essere un malato di colangiocarcinoma. Il primo impatto è un macigno, non c’è un protocollo per affrontare emozionalmente questo tipo di diagnosi, ma poi l’approccio cambia, Francesco non ci sta, non accetta la sorte che si prospetta.

“Ho sempre vissuto in maniera sana, dal cibo allo sport, senza eccessi, non ho mai fumato né bevuto alcol, non mi sembrava possibile essere entrato in un mondo del quale avevo avuto sempre paura e che avevo cercato sempre di evitare - il suo commento - Quello di cui soffro è un tumore raro (circa 5.400 casi/anno), ad oggi, dopo diversi interventi e innumerevoli cicli di terapia e con costanti recidive importanti, i medici non si spiegano come io sia in vita e nelle mie condizioni”.

L’energia è quella di chi sa che oggi va vissuto al massimo e così domani e quello dopo ancora, fino a che sarà possibile e poi bisognerà ricominciare a lottare. “Nei miei tanti giorni in ospedale ho visto persone malate di ogni tipo, mamme, professionisti, bambini, anziani, la malattia è veramente democratica, non ha regole, si distribuisce a tutti i livelli - commenta Francesco - Ci sono molti modi di viverla, il mio è di essere arrabbiato, di una rabbia che mi ha fatto reagire cercando di circondarmi di positività, di una famiglia che partecipa ma non vive con preoccupazione, starei peggio anche io se i miei figli stessero male.”

Prima il triathlon, dal 2019, poi la corsa, nonostante la malattia. “Ho continuato ad allenarmi, anche quando sembrava impossibile. Nel mondo della corsa ho conosciuto tanta gente che mi ha incoraggiato e insieme a mio figlio ho pensato di correre la maratona di Assisi. Anche se non l’ho portata a termine io mi sento vincente.”

Un tumore definito raro per il quale sono disponibili pochi trattamenti. “Ricevo delle cure con farmaci sperimentali, vado avanti, non mi arrendo, voglio essere di aiuto a quanti, come me, vivono in questo limbo, messaggero di positività. Per questo domenica correrò la Acea Run Rome The Marathon con una speciale T-shirt” aggiunge.

Correre una maratona è un obiettivo importante da non prendere alla leggera: “La mia prospettiva è diversa, l’essere sulla linea di partenza e diffondere il messaggio «We are faster than cancer» è il mio primo traguardo. Poi ci sono quelli intermedi, lungo il percorso, c’è quello vero, c’è quello cronometrico, ognuno di noi ha i suoi, i miei sono tutti intensi, hanno il sapore della voglia di fare e di goderne…”

Per un romano correre la maratona di casa ha sicuramente un fascino extra. “Se non ce ne fosse già abbastanza, un ulteriore valore aggiunto è quello che il pettorale mi è stato regalato da un caro amico. Spero davvero che il mio esempio faccia il giro e possa rappresentare una svolta per tanti malati, spero che in tanti capiscano il valore che ha per me anche solo indossare quella maglietta.”

Iscrizioni aperte online e disponibili tutte le info e prenotazioni sul sito ufficiale:



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