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Leonardo De Lorenzo - L'Isola dei Girasoli
Responsabile delle pubblicazioni: Tania Sabatino (Addetto Stampa)
Attualmente è in lavorazione, ed in dirittura d’arrivo, Waiting, il quarto lavoro discografico di Leonardo De Lorenzo, dopo Nice to Meet You di cui è co-autore Enzo Orefice, Entropia, e Pictures, che ha visto la luce nel 2011.
Waiting è l’attesa… Quella di chi aspetta qualcosa che potrebbe non arrivare mai, con il ronzio di macchinari ospedalieri come unica compagnia in una notte fredda, buia e troppo lunga.
Waiting è lo sguardo inchiodato su una porta, tra speranza e solitudine, sapendo che un pezzo nevralgico della propria vita giace al di là, combattendo la sua battaglia con coraggio e dignità, ma con un corpo fragile ed indifeso. Quello di un bimbo troppo piccolo per affrontare tante sofferenze.
Waiting è la speranza che non si arrende e si frantuma in rivoli di emozioni espressi da Leonardo De Lorenzo nella sua musica, suonata, per questo concept album, con una formazione di 9 elementi
Il disco Pictures (2011), poi, è il tassello di vita che come la tessera di un puzzle, ognuno può incastrare nella propria esistenza in base alle suggestioni evocate, alle risonanze ed all’empatia, ma è anche il flusso di emozioni generato dalle mattonelle (le pictures appunto) dipinte da Francesco, durante la sua degenza all’Istituto Tumori di Milano, specchio della sua lotta contro il devastante medulloblastoma che l’ha colpito quando aveva appena 5 anni.
Quelle pictures, piene di colore e frutto di uno slancio spontaneo, quello tipico dell’universo fanciullesco, sono poi diventate il simbolo raffigurato sulla copertina del cd stesso.
I quattro lavori discografici (il quarto ancora in fase di ultimazione) sono accomunati dal sound di Leonardo De Lorenzo.
Un ritmo caldo ed avvolgente, frutto di quell’improvvisazione tipica del jazz made in New York. Le suggestioni provengono dal cuore dell’Europa impressionista con le sue esplosioni di luce e di colore e dall’influenza delle note di compositori classici come Maurice Ravel, Erik Satie e Giacomo Puccini, “impastati” con i ritmi afro-americani.
Il risultato è una musica “evoluta”, non convenzionale, “fasciante” e totale che possiede una cifra stilistica inconfondibile.
