Gian Luigi Rondi, uno dei protagonisti della critica cinematografica e della politica culturale del Novecento, svela i retroscena della sua vita e della sua attività professionale. Cinquant’anni di Diari, annotazioni e analisi di quella che certamente è un’esperienza personale e intima, ma attraverso il racconto e la storia diventa la narrazione privilegiata della società, della politica, della cultura e del cinema dal dopoguerra agli ultimi anni del secolo passato.
Gli artisti e i politici, le dive e i sacerdoti, i premi e i festival in cinquant’anni di storia italiana.
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