Terapia cognitivo comportamentale
La psicoterapia cognitivo-comportamentale è una terapia evidence-based, ovvero molteplici studi scientifici a livello internazionale ne hanno confermato l’efficacia nella cura di diverse psicopatologie, come per esempio i disturbi d’ansia, i disturbi dell’alimentazione, la depressione, i disturbi del sonno.
La psicoterapia è un percorso clinico il cui fine è trattare, senza l’utilizzo dei farmaci, i disturbi psicopatologici (es. disturbi d’ansia, disturbi d’umore, disturbi del comportamento alimentare ecc..) e i disagi psicologici o emotivi che un individuo potrebbe esperire nel corso della sua vita.
Per diventare psicoterapeuti è necessario frequentare quattro anni di Scuola di Specializzazione dopo la laurea. Quello di psicoterapeuta è quindi un titolo aggiuntivo rispetto a quello di psicologo o medico.
Sono molti gli approcci in Psicoterapia (psicoterapia Cognitivo-Comportamentale, psicoterapia sistemico-familiare ecc..), in base alle teorie o ai modelli che ne stanno alla base. Uno di questi approcci terapeutici è rappresentato dalla Terapia Cognitivo-Comportamentale.
La Terapia Cognitivo-Comportamentale è una terapia cosiddetta evidence-based, ovvero la cui efficacia nella risoluzione di diverse psicopatologie è stata suffragata da diversi studi scientifici.
Tali studi hanno inoltre rilevato come la Terapia Cognitivo-Comportamentale apporti risultati comparabili o addirittura migliori rispetto alla terapia farmacologica. A differenza della sola terapia farmacologica, in aggiunta, la terapia Cognitivo-Comportamentale permette di ridurre la percentuale di ricadute nel lungo periodo.
Talvolta, perlopiù inizialmente, la terapia farmacologica potrebbe essere di aiuto alla persona per intraprendere il percorso di psicoterapia.
La terapia Cognitivo-Comportamentale presuppone una complessa relazione tra emozioni, pensieri e comportamenti, evidenziando come le difficoltà emotive siano in gran parte il risultato di credenze disfunzionali.
Essa racchiude essenzialmente tre concetti fondamentali:
- l’attività cognitiva (i nostri pensieri) influenza il comportamento;
- l’attività cognitiva può essere monitorata e modificata;
- il cambiamento desiderato del comportamento può essere facilitato attraverso il cambiamento cognitivo.
La prospettiva teorica della terapia Cognitivo-Comportamentale presuppone che si verifichino processi interni non manifesti, chiamati “pensieri” o “cognizioni”, che possono mediare i cambiamenti del comportamento.
La terapia Cognitivo-Comportamentale è strutturata, pratica e concreta, orientata al problema, “psicoeducativa”, a breve termine, attiva e collaborativa.