A ben notare, grandi firme e protagonisti della cultura contemporanea

In libreria il nuovo numero della rivista Nota Bene. I linguaggi della comunicazione

Nota Bene, la prima rivista italiana sui linguaggi della comunicazione, diretta da Fulvio Caldarelli e Maurizio Rossi, torna con un nuovo formato e la stessa voglia di farsi notare per qualità dei contributi e visionarietà interdisciplinare. Shake the wor(l)ds - agitare parole e mondi prima dell’uso – è il titolo del numero appena uscito e, soprattutto, è il manifesto programmatico di un progetto editoriale che ha sempre messo in pagina questioni sensibili del pensiero contemporaneo attraverso la conversione prospettica di saperi solo apparentemente distanti. NB è parentesi aperta di riflessione, invito alla lettura di aspetti che reclamano nuova attenzione, al di là dei recinti che separano pensiero scientifico e cultura umanistica, mainstream e agire immaginifico. Per risvegliare l’emozione intrigante della conoscenza attraverso la complicità di sguardo delle molteplici componenti culturali che animano l’attuale società della comunicazione: dall’arte all’architettura, dal design all’advertising, dalla musica al teatro, dalla letteratura alla semiotica, dall’antropologia alle neuroscienze.
In sommario, il cortocircuito di letture e di visioni, di parole e di immagini che hanno segnato il successo della prima serie. Difficile, se non impossibile, sfogliare una rivista che riunisca insieme artisti, progettisti e teorici come Marc Augé, Ruedi Baur, Alessandro Bergonzoni, Stefano Bollani, Edoardo Boncinelli, Achille Bonito Oliva, Andrea Camilleri, Enrico Ghezzi, Enzo Mari, Antonio Moresco, Ruggero Pierantoni, Luis Sepulveda. Alla raccolta dei migliori contributi finora pubblicati si aggiunge la conversazione inedita di Fulvio Caldarelli con Aldo Colonetti e Gillo Dorfles - padre storico del design italiano - sul tema dell’arte nella pubblicità, intitolata Eni e il bello della comunicazione. Reportage, brevi saggi e interviste si susseguono senza soluzione di continuità in una narrazione a più voci che, nelle sue variazioni sul tema, non teme dissonanze e varietà di registri. Un viaggio originale e appassionante consigliato a quanti – nel supermarket frastornante di testate generaliste e di settore - continuano ad apprezzare il piacere dell’approfondimento. Perché, a ben notare, complesso non vuol dire complicato.

Sul sito www.faustolupettieditore.it: sommario e pagine della rivista da sfogliare on line, informazioni su arretrati, abbonamenti e pubblicità.

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