MUSICA
Comunicato Stampa

Ai margini la canzone contro l’omofobia del cantautore siciliano Giuseppe Cucè rimossa da Youtube

07/04/14

Il video pubblicato su Youtube a metà febbraio aveva totalizzato oltre 22 mila visualizzazioni, con numerosi commenti di apprezzamento e di sostegno, 400 feedback positivi e solo 6 negativi.

FotoIl video pubblicato su Youtube a metà febbraio aveva totalizzato oltre 22 mila visualizzazioni, con numerosi commenti di apprezzamento e di sostegno, 400 feedback positivi e solo 6 negativi.

Il 21 marzo, proprio in coincidenza del primo giorno di Primavera, Youtube ha deciso di oscurarlo e chi clicca per vederlo può leggere: Questo video è stato rimosso perché i relativi contenuti hanno violato i Termini di servizio di Youtube, è quanto appare quando si prova a far partire il video al vecchio indirizzo.

Il cantautore Giuseppe Cucè, ovviamente, ha scritto al colosso informatico che si è limitato a rispondere: ‘L’abbiamo rimosso perché ha ricevuto troppe segnalazioni’. Ogni utente può segnalare il contenuto di un video se lo considera inappropriato, e dopo un certo numero Youtube può decidere di rimuoverlo.

È una storia che rasenta l’assurdo, ma è anche una triste storia di omofobia. Al di là di chi ha segnalato il video, lascia abbastanza perplessi la decisione dei responsabili di Youtube, che si sono limitati a raccogliere le segnalazioni, senza preoccuparsi di verificarne il contenuto.

Il video raccontava senza troppi giri di parole cosa volesse dire essere vittime di omofobia: sulla pelle del cantante erano scritte le offese più comuni rivolte alle persone omosessuali, perché, come ci aveva raccontato Giuseppe Cucè: ‘Il livido fisico dopo un paio di giorni può sparire, ma l’insulto, le parole che ti scrivono addosso, quelle logorano di più’.

Il messaggio del video però non si limita a denunciare l’omofobia di cui sono vittime le persone LGBT, ma lancia un messaggio di speranza: perché le cose possono cambiare. ‘All’inizio volevamo chiudere il video con un bacio tra due uomini – spiega il cantautore – ma il gesto della mano che ti lava di dosso le parole, e non si capisce se è una mano di un uomo o di una donna, è molto più efficace. Rappresenta un gesto d’amore che tutte le persone che ci amano possono fare, non solo il nostro compagno o la nostra compagna, ma gli amici, la famiglia’.

“Ai margini" è soprattutto un invito a vivere mettendo a nudo la propria interiorità, relegarsi ai margini sostanzialmente è una negazione non solo del proprio essere, ma soprattutto l'accettare una schiavitù. La scelta di affrontare la vita, esporsi... vale la libertà, certo, la scelta non è facile: decidere come proseguire la propria vita tra il male, le umiliazioni che rendono schiavi, e la consapevolezza che cavalcando la scelta questa possa rendere molto più liberi. Non è in chiave negativa - pur trattando il tema dell’omofobia - ma è di speranza, di coraggio e non di rassegnazione.

‘Mi è sempre sembrata un po' inutile la disapprovazione dell'omosessualità. È come disapprovare la pioggia. Siate liberi nella vostra sessualità’, conclude Giuseppe Cucè che non si è arreso e ha ripubblicato "Ai margini" sul suo canale Youtube.

http://youtu.be/uKNca-4UYtM



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