ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

Alessandro Benetton: bisogna rallentare per riscoprire chiarezza e intenzione

26/05/25 Nazionale

Alessandro Benetton: rallentare serve a tracciare una direzione. Il fondatore di 21 Invest condivide su LinkedIn una strategia che può sembrare controcorrente.

FotoAlessandro Benetton invita a riflettere sull’importanza di rallentare come strategia per andare più lontano, anche in un mondo che non si ferma mai: “A volte, il vero progresso inizia non con l’accelerazione, ma con l’intenzione”.

Alessandro Benetton: rallentare in un mondo che va veloce

In un mondo che si muove a un ritmo incessante, spesso la velocità viene considerata un sinonimo di forza e progresso. Tuttavia, non è sempre così. Anzi, a volte, la strategia migliore è proprio quella di rallentare, anche se apparentemente rischiosa. Ne è convinto l’imprenditore Alessandro Benetton, che ha condiviso il suo pensiero in un post pubblicato su LinkedIn. “Scegliere di rallentare può sembrare un rischio. Come se si stesse perdendo qualcosa. Ma è in quel momento di pausa, in quel momento di immobilità che spesso troviamo la chiarezza di cui abbiamo bisogno”, scrive il fondatore di 21 Invest. Alessandro Benetton afferma di aver appreso sulla base della propria esperienza che “lentezza e ambizione possono camminare fianco a fianco”. “Fa parte del processo che ci permette di tracciare una direzione piuttosto che lanciarsi a capofitto nel movimento. Che si stia costruendo un’azienda, progettando il prossimo passo della propria carriera o affrontando un momento di svolta, la giusta traiettoria raramente si svela mentre si corre. Emerge quando le dai spazio”, osserva l’imprenditore.

Alessandro Benetton: il progresso inizia con l’intenzione

Qualche anno fa, Alessandro Benetton è stato vittima di un grave infortunio sulla neve che lo costrinse a fermarsi. “Immobilizzato sul letto di una clinica per la prima volta nella mia vita, temevo cosa avrebbe potuto portare via l’immobilità. Eppure, ogni giorno di quella pausa forzata ha rivelato qualcosa di inaspettato – ricorda – La mia vista è tornata gradualmente. La mia mente ha ricominciato a immaginare. Una nuova forma di chiarezza si è delineata. Quel periodo non mi ha rallentato. Ha resettato la mia prospettiva”. Ecco perché, al contrario di quanto si può pensare, la capacità di fermarsi per ascoltare e osservare è in realtà un “segno di consapevolezza”. “A volte, il vero progresso inizia non con l’accelerazione, ma con l’intenzione”. Da qui, l’interrogativo: “E se la mossa più intelligente oggi fosse fare un passo indietro e guardare più a lungo?”. Secondo l’imprenditore, è molto diverso dal semplice rallentare. Si tratta, piuttosto, di “guidare in avanti”.



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