ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

Conto deposito o BTP Italia? Ecco quale scegliere

27/05/25 Nazionale

Da martedì 27 fino a venerdì 30 maggio si terrà una nuova emissione del BTP Italia, il titolo di Stato indicizzato all’andamento dell’inflazione italiana che, secondo quanto comunicato dal MEF, offrirà ai risparmiatori una cedola reale minima garantita pari all’1,85% annuo. Alla vigilia di questo appuntamento, Facile.it ha confrontato questo prodotto con i rendimenti dei conti deposito. Ecco cosa è emerso.

ZerborDa martedì 27 fino a venerdì 30 maggio si terrà una nuova emissione del BTP Italia, il titolo di Stato indicizzato all’andamento dell’inflazione italiana che, secondo quanto comunicato dal MEF, offrirà ai risparmiatori una cedola reale minima garantita pari all’1,85% annuo. Alla vigilia di questo appuntamento, Facile.it ha confrontato questo prodotto con i rendimenti dei conti deposito. Ecco cosa è emerso.

La simulazione ad un anno
Nella prima simulazione Facile.it ha considerato un arco temporale breve: 12 mesi. L’analisi è stata realizzata utilizzando il rendimento di un conto deposito vincolato a un anno (3,30%), mentre per il BTP Italia è stata considerata la cedola minima garantita dell’1,85%, ipotizzando un valore d’acquisto pari a 100 euro e una cessione integrale alla pari alla fine del primo anno.
Con queste condizioni, investendo una somma pari a 10.000 euro, il guadagno minimo garantito netto con il BTP Italia sarebbe pari a 161 euro. Per il conto deposito, invece, il guadagno netto arriverebbe a 224 euro.
Trattandosi di un BTP Italia, però, è fondamentale ricordare che il rendimento è legato anche all’andamento dell’inflazione, pertanto il guadagno netto reale potrebbe essere superiore rispetto a quello stimato. Di contro, cedere il titolo prima della sua naturale scadenza esporrebbe il risparmiatore al rischio di perdite qualora il prezzo di vendita fosse inferiore rispetto a quello di acquisto.

La simulazione a quattro anni
Nella seconda simulazione Facile.it ha preso un arco temporale più lungo: 48 mesi. Per il BTP Italia, sempre considerando un investimento da 10.000 euro e una cedola reale minima garantita all'1,85% (valore d’acquisto pari a 100 euro e cessione integrale alla pari alla fine del quarto anno) il rendimento netto arriverebbe a 679 euro.
Per il conto deposito, invece, Facile.it ha questa volta considerato un conto vincolato a 4 anni con tasso di interesse lordo annuo pari al 3,45%, che porterebbe ad un guadagno netto pari a 941 euro.
Anche in questo caso, nell’analisi non è stato preso in considerazione l’effetto dell’inflazione sul rendimento del BTP Italia, che potrebbe avere un impatto positivo e più significativo in un arco temporale così lungo, facendo salire ulteriormente il guadagno legato al Titolo di Stato.

«Nella scelta dello strumento più adatto è importante non limitarsi a valutare il rendimento, ma è bene considerare anche diversi altri fattori, tra i quali la propensione al rischio, l’orizzonte temporale e l’obiettivo che si vuole raggiungere», spiegano gli esperti di Facile.it. «Il conto deposito, ad esempio, è una soluzione particolarmente adatta a chi non vuole bloccare la propria liquidità per un periodo eccessivamente lungo, a chi non vuole rischiare (poiché garantito fino a 100.000 euro dal FITD) e capace di assicurare buoni rendimenti. Il BTP Italia di prossima emissione, invece, sono strumenti di investimento più a lungo termine pensati per proteggere i risparmiatori dall’inflazione e offrono i maggiori benefici – come, ad esempio, il bonus fedeltà dell'1% – a chi li tiene fino a scadenza, in questo caso sette anni».



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