SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Allergie e Ambiente. A Brindisi la decima edizione delle Giornate allergologiche brindisine

15/09/11

Un convegno, con specialisti dalle più prestigiose università italiane,ospiterà il 25 anniversario dell'Aia, associazione italiana di Aerobiologia e la presentazione della rivista "The Allergist's Journal" organo ufficiale Aisai, assoociazione italiana specialisti allergologi e immunologi-clinici.

Specialisti allergologi e immunologi di tutt’Italia si incontreranno a Brindisi il 16 e 17 settembre, presso il Grande Albergo Internazionale. L’occasione è il Corso convegno “Update in Allergologia e Immunologia Clinica” – decima edizione delle Giornate Allergologiche brindisine - nell’ambito del quale si terrà il XXV anniversario Aia, associazione italiana di aerobiologia. Oltre 200 sanitari si confronteranno sulla malattia allergica e i disturbi immunologici, sulle terapie farmacologiche e gli interventi di prevenzione.
Il 25% degli italiani soffre di allergie, e nel 2020 si raggiungerà il 30%: un soggetto su 4. Se poi si contano anche tutti gli episodi sporadici, le cifre del problema arrivano quasi a raddoppiare.
E i bambini sono la categoria più esposta. Questi gli argomenti trattati nel Congresso nazionale che vedrà la presentazione di una nuova rivista, “The Allergist’s Journal” (organo ufficiale Aisai) che nasce come “forum cartaceo” e con una mission ben precisa migliorare la condizione del paziente allergopatico attraverso il miglioramento dell’allergologo immunologo clinico.
"Nell'arco di pochi anni - spiega Augusto Arsieni, componente del direttivo Aisai (Assoc. Ital. Specialisti Allergologi e Immunologi clinici), e responsabile dell’Ambulatorio di Allergologia presso l’ASL di Brindisi - se non saranno adottate opportune misure di prevenzione e diagnosi precoce, l'incidenza di casi di allergie potrà raggiungere anche il 40% sull'intera popolazione".
Il programma scientifico vuole rappresentare per tutti i partecipanti un valido aggiornamento sui principali aspetti fisiopatologici, clinici, diagnostici, terapeutici e gestionali delle malattie allergiche ed immunomediate. Saranno affrontate anche tematiche di stretta attualità e sperimentazioni scientifiche con nuovi e importanti risultati. Per esempio, "la diagnostica molecolare è un nuovo oggetto di studio. Stiamo sperimentando nuovi sistemi per diagnosi di allergie complessi - continua Arsieni - anziché limitarsi a identificare in generale l'alimento o gli alimenti a cui si è allergici, questa metodica consente di scoprire direttamente le proteine che causano l'allergia. Ad esempio, l'allergene che c'è nei crostacei è molto simile a quello che si trova nell'acaro della polvere. Ed è importante saperlo per chi presenta una delle due allergie conclamate. I pazienti che presentano sensibilizzazioni multiple potranno quindi identificare la componente che causa il problema senza grandi quantità di test e potranno eventualmente essere trattati con terapie desensibilizzanti mirate. Lo studio procede con la diagnostica in vitro, tramite un semplice prelievo di campione di sangue".
La società in cui viviamo, sempre più pulita e sterilizzata influenza e rende più fragile il nostro sistema immunitario che, non avendo più lavoro di difesa contro le infezioni da svolgere, arriva a commettere errori frequenti, come le reazioni nei confronti di allergeni che in realtà sono innocui. La presenza di varie allergie e di vari livelli di incidenza impongono un nuovo modo di curare la popolazione, non più in modalità generalizzate ma tramite terapie personalizzate.



Da Brindisi parte “The ALLERGIST’s JOURNAL”

L’evento scientifico di Brindisi (X edizione delle Giornate Allergologiche Brindisine) è anche sostanzialmente finalizzato a promuovere il lancio di una nuova rivista scientifica (allegato) che avrebbe la velleità di costituire un piccolo forum cartaceo intorno al quale confrontarsi e soprattutto ritrovarsi in un momento in cui diventa fondamentale, all’interno della riprogrammazione delle politiche sanitarie, ribadire pubblicamente l'importanza storica e scientifica delle nostre applicazioni ed i pericoli insiti nella mancata introduzione di queste nella pratica clinica.
“Allergist’s Journal” ha una mission estremamente chiara: migliorare la condizione del paziente allergopatico ed immunopatico. Per il raggiungimento di questo scopo è indispensabile il miglioramento della figura dell’allergologo-immunologo clinico.

La rivista con progetto grafico del maestro Giancarlo Montelli (curatore, fra l’altro, delle copertine de “L’Espresso” ) e impaginazione a cura de Il Raggio Verde edizioni si avvarrà della direzione scientifica del dott. Augusto Arsieni. Direttore responsabile Antonietta Fulvio.


A Brindisi nell’ambito del congresso si celebrerà il XXV° ANNIVERSARIO dell’A.I.A. (Associazione Italiana di Aerobiologia).

L’Associazione Italiana di Aerobiologia (AIA) promuove l’interesse culturale ed applicativo nel campo dell’Aerobiologia, disciplina alla quale si rivolgono le competenze di biologi, medici, fisici, agronomi, ecc. L’Aerobiologia si occupa dello studio della qualità dell’aria attraverso la rilevazione e la valutazione quali-quantitativa delle sue componenti biologiche outdoor ed indoor (ad esempio: pollini, miceti, alghe, ecc.), delle loro variazioni nel tempo e nello spazio in rapporto alle diverse condizioni meteorologiche, climatiche e delle loro interazioni con inquinanti che influenzano le attività umane e la qualità della vita.
Una delle attività principali che caratterizzano l’Associazione è la gestione della Rete Italiana di Monitoraggio in Aerobiologia (RIMA) collegata alla Rete Europea EAN-EPI. Settimanalmente sul web viene diffuso il bollettino con i livelli di presenza giornaliera in aria di oltre 40 famiglie o generi di pollini e spore fungine e indicazione della tendenza prevista per la settimana successiva nelle dieci aree geo-climatiche-vegetazionali che tengono conto della complessità del territorio nazionale.
Calendari pollinici e sporologici sono periodicamente preparati analizzando i dati su base decennale. A R.I.M.A. afferiscono circa sessanta Centri di Monitoraggio diffusi su tutto il territorio nazionale che effettuano il campionamento, il riconoscimento morfologico, il conteggio delle particelle osservate, la memorizzazione e il trasferimento dei dati alla Banca dati.




AUMENTANO LE MALATTIE ALLERGICHE
Un rilevante problema di salute pubblica
di Augusto Arsieni

Le malattie allergiche sono in continuo aumento nei paesi industrializzati, compresa l’Italia.
a) Si calcola che circa il 30% della popolazione sia affetta da rinite allergica, che nell’infanzia in questi ultimi anni è incrementata dal 6 al 9% e nell’adolescenza dal 14 al 17%.
b) In aumento anche il numero di pazienti affetti da asma bronchiale che, nel nostro paese, colpisce l’10% degli adulti e più del 13% dei bambini in età scolare. In questa età si arriva fino al 20% se si considerano anche le forme di asma lieve.
c) Netto è l’incremento anche della dermatite atopica che negli ultimi anni è aumentata dal 6 al 10%.
d) Stanno aumentano inoltre altre malattie di origine allergica quali le orticarie, gli eczemi, le allergie agli alimenti e agli additivi alimentari, ai farmaci, alle punture di insetti ed al latice. Si può dire che quasi il 50% delle persone ha sintomi di allergia o riferisce di aver avuto almeno una volta nella vita un disturbo di origine allergica.
e) Molte allergie causano malattie importanti tanto che sono centinaia di migliaia le ore lavorative perse ogni anno in Italia a causa di malattie allergiche e si registrano annualmente circa 60.000 giornate di degenza ospedaliera, con costi per ricoveri e cure assai elevati per il sistema sanitario e per i singoli cittadini.

Molte reazioni allergiche da alimenti, anche di estrema gravità come nel caso dello shock anafilattico, insorgono in soggetti che sanno di essere allergici ad una sostanza ma non sanno dell’esistenza di allergeni comuni alla sostanze cui sono allergici.
Periodicamente si legge sulla stampa di casi mortali intervenuti per reazioni anafilattiche da ingestione di alcuni alimenti (è classico il caso delle arachidi o noccioline americane), da somministrazione di farmaci o da punture di insetti.

Con il termine anafilassi vengono indicate alcune sindromi allergiche di estrema gravità, in cui vi sia pericolo di vita (shock anafilattico, che costituisce la più grave emergenza in allergologia, edema della glottide, crisi asmatica).
Nei paesi occidentali questa grave manifestazione clinica è in continuo incremento e responsabile di una incidenza di ricoveri in pronto soccorso di 9,7/100.000 e di 154 decessi/1.000.000 pazienti ricoverati e, secondo alcune stime, il 5% degli adulti può avere una storia di anafilassi.
Gli agenti più frequentemente responsabili sono i seguenti:
* Farmaci (nel 70-80% dei casi): penicilline ed altri antibiotici (cefalosporine, etc.), anestetici e preanestetici, miorilassanti.
* Veleni da punture di insetti (in Italia, da punture di Imenotteri: api, vespe, calabroni), responsabili del 10% circa dei casi di shock anafilattico grave, talora ad esito letale.
* Allergeni alimentari, responsabili del 9% circa dei casi di shock anafilattico. Nei bambini gli allergeni alimentari sono rappresentati essenzialmente dalla proteine del latte, dell’uovo e del pesce, nonché da alcuni vegetali (ad esempio dalle arachidi), mentre negli adulti sono costituiti soprattutto da alimenti di origine vegetale, specialmente in soggetti affetti da “febbre da fieno”, per alcune cross-reattività tra pollini ed alimenti vegetali.
* Lattice della gomma, impiegato per la produzione di numerosi manufatti (guanti, cateteri ed altri strumenti medico-chirurgici, giocattoli, materiali di abbigliamento, equipaggiamenti sportivi, etc.), causa di oltre il 12% delle reazioni anafilattiche intraoperatorie.
Nella maggior parte dei casi le reazioni anafilattiche gravi sono precedute, nello stesso paziente, da manifestazioni cliniche di minor gravità (ad esempio, orticaria o lieve crisi asmatica), il cui significato clinico e prognostico deve essere ben valutato dallo specialista allergologo, che deve eseguire o prescrivere gli accertamenti diagnostici necessari, consigliando poi il paziente ad attuare tutte le opportune misure di prevenzione.

Problemi emergenti sono rappresentati dalle allergie alimentari e da quelle provocate da allergeni presenti nell’ambiente domestico, lavorativo o urbano. L’inquinamento ambientale deve ulteriormente stimolare le Istituzioni, le Regioni ed i Comuni ad una maggiore sensibilità nei confronti dell’ambiente di vita dell’uomo.
E’ necessaria un’attenzione anche verso le piante, alberi e i pollini che vanno a formare l’arredo urbano e le sostanze contenute in solventi e vernici contenuti nel materiale delle nostre abitazioni. Occorre una sensibilità politica e sanitaria nella scelta di piante adatte al decoro urbano, nonché attenzione alla composizione delle vernici utili alla tinteggiatura degli edifici.
Al fine di prevenire reazioni da allergie alimentari siamo impegnati a sensibilizzare le autorità sanitarie, le famiglie ed il personale addetto alle mense scolastiche per la preparazione e il confezionamento di pasti che diano garanzie di sicurezza.



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