ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

Anna MANIGRASSO a Monti: un aumento dei pedaggi sarebbe una provocazione

29/12/11

Un'eventuale decisione nella direzione paventata, apparrebbe in netto contrasto con il richiamo generale ad assumere sacrifici in vista di un miglioramento complessivo della capacità competitiva del Paese. Siamo certi che il richiamo, da Monti più volte autorevolmente espresso, debba valere per tutti e, dunque, anche per concessionari che fino ad ora hanno goduto di vantaggi francamente sproporzionati al reale livello del servizio assicurato ai cittadini ed alle imprese che della rete autostradale sono “forzati” clienti.

Anna Manigrasso, Presidente di TRANSFRIGOROUTE ITALIA ASSOTIR, l'Associazione italiana delle imprese di autotrasporto, ha scritto oggi una lettera aperta a Mario Monti ed al Ministro Passera per metterli in guardia, dopo le voci ormai numerosissime, circa un imminente aumento dei pedaggi autostradali.
Senza entrare nel merito delle richieste avanzate dai concessionari all’ANAS, e da questa girati al Governo, all'Associazione degli autotrasportatori appare assolutamente fuori luogo che si dia luogo ad un ulteriore aumento dei pedaggi autostradali, ove si consideri che i miglioramenti apprezzabili dei servizi, che soli potrebbero giustificarli, nel corso del 2011 non ci sono stati ovvero sono sfuggiti a pressoché tutti gli utenti della rete autostradale e, tra essi, a quelli che maggiormente la utilizzano: i trasportatori.
La Presidente nazionale di T.I. ASSOTIR intende soprattutto sottolineare come, una eventuale decisione nella direzione paventata, appaia in netto contrasto con il richiamo generale ad assumere sacrifici in vista di un miglioramento complessivo della capacità competitiva del Paese.
"Siamo certi che il richiamo, da Lei più volte autorevolmente espresso, debba valere per tutti e, dunque, anche per concessionari che fino ad ora hanno goduto di vantaggi francamente sproporzionati al reale livello del servizio assicurato ai cittadini ed alle imprese che della rete autostradale sono “forzati” clienti", scrive la Manigrasso.
Ed aggiunge: "l’Autotrasporto italiano - la cui debolezza affonda in motivazioni strutturali mai seriamente affrontate e come tali ben precedenti alla attuale fase recessiva - ha superato oggi ogni limite di sopportazione in conseguenza degli aumenti continui dei costi, derivanti prevalentemente da soggetti che operano non in virtù del mercato, ma di pubbliche concessioni/autorizzazioni, specifiche riserve di legge o situazioni di plateale oligopolio (Società concessionarie autostradali, Compagnie di assicurazione, società petrolifere".
Infine la Manigrasso ricorda come alcune Associazioni abbiano già proclamato un Fermo generale dell'autotrasporto per il prossimo 23 gennaio.
"In questo quadro" conclude la Manigrasso "è del tutto evidente che un eventuale aumento dei pedaggi assumerebbe il significato, oltre che di ingiustificato aggravio economico per le imprese, anche di una vera e propria provocazione tale da rendere se possibile ancora più difficile trovare una via d’intesa atta a scongiurare un’agitazione i cui riflessi sullo sforzo di risanamento e di crescita, cui autorevolmente ci sentiamo richiamati dalle SS.LL., non sfuggiranno di certo".
L'Associazione ha convocato intanto il proprio Comitato Direttivo per il prossimo 14 gennaio, data nella quale deciderà come comportarsi nel caso il Fermo del settore venisse confermato.



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