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ASHWAGANDHA (Withania somnifera): l’antico segreto ayurvedico

Grazie alle sue proprietà antiossidanti, endocrine e immunomodulatorie, l' Ashwagandha è utilizzato da oltre 3.000 anni nella medicina ayurvedica per gestire stress, ansia e infiammazione. Nota per la sua capacità di ridurre il declino cognitivo correlato a infiammazione e neurodegenerazione, è biodisponibile e attraversa la barriera ematoencefalica, il che la rende terapeutica per condizioni come il diabete mellito di tipo 2, il deterioramento cognitivo lieve (MCI) e le malattie neurodegenerative.

FotoAshwagandha (Withania somnifera L. Dunal) è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Solanaceae. Originaria dell'India, Nepal e Sri Lanka, cresce anche nel bacino mediterraneo, specialmente in Sicilia e Sardegna. Raggiunge fino a 1,7 m di altezza e produce frutti simili a bacche arancioni o rosse. In fitoterapia si utilizzano soprattutto le radici, ricche di principi attivi come i withanolidi, alcaloidi, saponine e flavonoidi. Il termine “ashwagandha” deriva dal sanscrito ashva (cavallo) e gandha (odore), in riferimento all’intenso odore della radice e alla forza che si ritiene conferisca, “come un cavallo”.

L'Ashwagandha è considerata un adattogeno : supporta il sistema surrenale , aumentando potenzialmente l'energia a basso livello o attenuando quella affaticata. Può aiutare a migliorare la concentrazione, combattere lo stress, supportare la crescita muscolare, la virilità e la fertilità e favorire la perdita di peso L'Ashwagandha apporta numerosi benefici per la salute! La ricerca moderna ne evidenzia il potenziale per migliorare la salute mentale, la qualità del sonno e le prestazioni fisiche.

USO TRADIZIONALE
L’uso dell’Ashwagandha affonda le sue radici nella medicina tradizionale indiana (Āyurveda), dove è documentata da oltre 3000 anni nei testi classici come il Charaka Samhita e il Sushruta Samhita. In questo contesto, la pianta era classificata come Rasāyana, ovvero appartenente a quella classe di rimedi rigeneranti e rivitalizzanti in grado di aumentare la longevità, rafforzare il corpo, migliorare la memoria e la vitalità sessuale. Il suo uso era particolarmente raccomandato nei bambini debilitati, negli anziani, nei convalescenti e nei guerrieri per rinforzare il sistema nervoso, aumentare la massa muscolare e migliorare la resistenza psicofisica. Secondo la dottrina tridoshica dell’Āyurveda, Withania somnifera equilibra i dosha Vata e Kapha, risultando utile in stati di iperattività mentale, stress, affaticamento cronico, artrite, insonnia e infertilità.

In ambito tibetano e unani (medicina greco-araba), la pianta era nota per le sue proprietà toniche, antinfiammatorie e afrodisiache. La radice, essiccata e polverizzata, veniva spesso mescolata con miele, latte caldo, burro chiarificato (ghī) o decotti di altre erbe per migliorarne l’assorbimento e potenziarne l’efficacia.

Alcuni preparati ayurvedici storici contenenti ashwagandha, come il Ashwagandharishta (tonico liquido fermentato) e il Chyawanprash, venivano e vengono ancora oggi utilizzati per rafforzare il sistema immunitario, migliorare la digestione, e stimolare la funzione sessuale. Il suo significato simbolico e rituale è legato all’energia del cavallo (ashva), animale sacro e potente nella cultura vedica, da cui prende il nome. Secondo la tradizione, l’assunzione della radice conferiva forza vitale, ardore sessuale e spirito guerriero, tanto da essere considerata una delle erbe principali per i Kshatriya (la casta dei guerrieri).

L’antica saggezza ayurvedica ha quindi attribuito a Withania somnifera un valore terapeutico olistico, che oggi trova crescente conferma nella letteratura scientifica contemporanea.
Secondo le ultime scoperte Ashwagandha contiene oltre 47 elementi chimici che contribuiscono a rafforzare il nostro sistema immunitario.

I componenti chimici includono principalmente alcaloidi come anferina e isopellertierina. Altri componenti includono lattoni steroidei, withanoloidi con glucosio e persino gruppi acilici. Più in dettaglio, si trovano principalmente withaferine, anferina, isopellertierina, sitonidoside XI e X, sitoindoside VII e VIII.

Le radici contengono principalmente withanolidi. Questi componenti sono noti soprattutto per la loro utilità medica. Le radici, d'altra parte, sono ricche di ferro. I withanolidi hanno caratteristiche simili agli steroidi e possono essere utilizzati come integratori senza effetti collaterali. Questi componenti sono stati utilizzati in numerosi studi scientifici per verificarne gli effetti e rimarrai sorpreso nello scoprire che hanno dimostrato di avere ottimi risultati sul sistema immunitario e sulla prevenzione del cancro. Tra gli alcaloidi, l'Ashwagandha contiene principalmente withanina. Altri alcaloidi includono anaferina e anadrina, isopelletierina, cuscoigrina, colina, 3-α-gloilossitropano, pseudotropina, tropina, pseudowithanina, withananina, sonniferinina, somnina e sonniferina.

Le foglie di Ashwagandha contengono principalmente withanolidi, ovvero lattoni steroidei. Quindi, in totale, otteniamo 35 diversi tipi di withanolidi insieme a 12 alcaloidi e pochi sitoindosidi.

MECCANISMI D’AZIONE E ATTIVITÀ ADATTOGENA
Ashwagandha è considerata un potente adattogeno. Modula l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), normalizzando i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress cronico (1). Contestualmente, promuove la produzione di DHEA e testosterone, migliorando energia, vitalità e resilienza. I withanolidi agiscono sui recettori GABAergici con effetto ansiolitico simile a quello delle benzodiazepine ma senza effetti sedativi marcati (2). Tali composti regolano anche l’attività dei geni associati a infiammazione cronica e stress ossidativo (3).

ASHWAGANDHA E SALUTE MENTALE
Numerosi studi hanno evidenziato l’efficacia dell’ashwagandha nel trattamento di ansia, depressione e insonnia (4,5). In uno studio randomizzato in doppio cieco, 240 mg/die di estratto di radice hanno ridotto significativamente i livelli di cortisolo e migliorato la qualità della vita nei soggetti stressati (6).

NEUROPROTEZIONE E PREVENZIONE DELLE MALATTIE NEURODEGENERATIVE
Ashwagandha esercita un’azione neuroprotettiva grazie alla sua capacità di contrastare l’accumulo di β-amiloide e proteine tau fosforilate, implicate nella patogenesi di Alzheimer e Parkinson (7). Stimola la neurogenesi attraverso la via Wnt/β-catenina e promuove la rigenerazione assonale e sinaptica (8).

ATTIVITÀ IMMUNOMODULANTE E ANTINFIAMMATORIA
Grazie alla modulazione dei linfociti T, delle cellule NK e alla riduzione delle citochine pro-infiammatorie (TNF-α, IL-6), l’ashwagandha mostra attività immunoregolatrice utile in patologie autoimmuni e infiammatorie croniche (9). È particolarmente studiata per l’artrite reumatoide, con riduzione del dolore e miglioramento della mobilità (10).

EFFETTI SULL’APPARATO CARDIOVASCOLARE E RESPIRATORIO
Ashwagandha regola la pressione arteriosa, riduce i livelli di colesterolo LDL e migliora la funzione endoteliale (11). È usata per prevenire malattie cardiovascolari e in caso di affaticamento cronico. Svolge inoltre un’azione benefica in patologie respiratorie croniche come asma e bronchite, migliorando la funzione polmonare (12).

RUOLO NEL MICROBIOTA INTESTINALE E NELLA FUNZIONE DIGESTIVA
Studi recenti hanno mostrato che Withania somnifera può modulare il microbiota intestinale, favorendo la crescita di batteri benefici (come Lactobacillus e Bifidobacterium) e riducendo le disbiosi associate a stress e infiammazione cronica (13). L’effetto prebiotico indiretto contribuisce a migliorare digestione, assorbimento e funzione immunitaria intestinale.

ONCOLOGIA INTEGRATA E PROPRIETÀ ANTITUMORALI
Ashwagandha è oggetto di numerose ricerche in ambito oncologico per la sua capacità di indurre apoptosi nelle cellule tumorali, inibire la proliferazione cellulare e contrastare l’angiogenesi (14). I withanolidi (in particolare Withaferina A) inibiscono la via NF-κB e STAT3, coinvolte nella sopravvivenza tumorale (15). Viene impiegata come supporto per ridurre gli effetti collaterali della chemioterapia e per migliorare la qualità di vita nei pazienti oncologici (16).

SALUTE MITOCONDRIALE E LONGEVITÀ
Ashwagandha protegge la funzione mitocondriale e riduce la produzione di specie reattive dell’ossigeno (ROS) (17). Stimola la biogenesi mitocondriale tramite attivazione del PGC-1α e migliora l'efficienza respiratoria cellulare, contribuendo alla prevenzione della senescenza cellulare e delle malattie degenerative (18).

FUNZIONE SESSUALE, FERTILITÀ E SUPPORTO ENDOCRINO
Tradizionalmente considerata afrodisiaca, Ashwagandha aumenta la produzione di testosterone e migliora la qualità dello sperma, la libido e l’orgasmo (19). Utile anche in menopausa per riequilibrare i livelli ormonali, migliorare l’umore e la qualità del sonno.

Modalità d’uso e sicurezza
Il dosaggio consigliato varia tra 250 e 600 mg/die di estratto standardizzato per periodi da 6 a 16 settimane. È generalmente sicura, ma controindicata in gravidanza, allattamento, ipertiroidismo e malattie autoimmuni attive. Si consiglia supervisione medica in caso di assunzione di farmaci immunosoppressori o ormonali.

Ashwagandha rappresenta una delle piante medicinali più studiate e versatili, con un profilo fitochimico che la rende adatta a molteplici ambiti clinici. Le evidenze in campo neurologico, immunitario, endocrino e oncologico ne confermano il valore in una visione integrata della salute umana. Studi futuri sono necessari per chiarire i meccanismi molecolari e definire protocolli terapeutici personalizzati.

Bibliografia
1. Bhattacharya SK, Muruganandam AV. Adaptogenic activity of Withania somnifera. Indian J Exp Biol. 2003;41(10):582–6.
2. Andrade C, Aswath A, Chaturvedi SK, Srinivasa M, Raguram R. A double-blind, placebo-controlled evaluation of the anxiolytic efficacy of an ethanolic extract of Withania somnifera. Indian J Psychiatry. 2000;42(3):295–301.
3. Widodo N, et al. Selective killing of cancer cells by Ashwagandha leaf extract and its component withanone involves ROS signaling. PLoS One. 2010;5(10):e13536.
4. Chandrasekhar K, Kapoor J, Anishetty S. A prospective, randomized double-blind, placebo-controlled study of safety and efficacy of a high-concentration full-spectrum extract of Ashwagandha root. Indian J Psychol Med. 2012;34(3):255–62.
5. Salve J, Pate S, Debnath K, Langade D. Adaptogenic and anxiolytic effects of ashwagandha root extract. J Evid Based Complementary Altern Med. 2019;24(1):48–54.
6. Lopresti AL, Smith SJ, Malvi H, Kodgule R. Efficacy and safety of Ashwagandha root extract in reducing stress and anxiety. Medicine (Baltimore). 2019;98(37):e17186.
7. Kumar P, Kumar A. Protective effect of Withania somnifera root extract on quinolinic acid-induced neurotoxicity. Neurochem Int. 2009;55(7):603–7.
8. Jayaprakasam B, et al. Withanamides in Withania somnifera protect PC12 cells from beta-amyloid induced cell death. Phytother Res. 2010;24(6):859–63.
9. Davis L, Kuttan G. Immunomodulatory activity of Withania somnifera. J Ethnopharmacol. 2000;71(1-2):193–200.
10. Ramakanth GS, et al. Evaluation of Ayurvedic treatment for rheumatoid arthritis. J Ayurveda Integr Med. 2015;6(2):95–100.
11. Raut AA, et al. Exploratory study to evaluate tolerability and efficacy of Ashwagandha extract. J Ethnopharmacol. 2012;139(3):682–6.
12. Sandhu JS, Shah B, Shenoy S, Chauhan S, Lavekar GS, Padhi MM. Effects of Withania somnifera on physical performance. AYU. 2010;31(2):169–74.
13. Pratap S, et al. Modulation of gut microbiota by Withania somnifera: a pilot study. J Diet Suppl. 2021;18(6):661–74.
14. Malik F, Singh J, Khajuria A, Suri KA, Satti NK, Singh S, et al. A standardized root extract of Withania somnifera exerts anti-tumor and radiosensitizing effects. Cancer Lett. 2007;231(1):1–12.
15. Vanden Berghe W, Sabbe L, Kaileh M, Haegeman G. Molecular insight in the multifunctional activities of Withaferin A. Biochem Pharmacol. 2012;84(10):1282–91.
16. Shah N, Kataria H, Kaul SC, Wadhwa R. Identification of heat shock protein 90 inhibitors using cell-based screening. J Biosci. 2010;35(4):501–11.
17. Dutta R, Khalil R, Green R, Mohapatra SS. Withania somnifera root extract protects against mitochondrial dysfunction. Mol Cell Biochem. 2018;448(1-2):191–203.
18. Patwardhan B, Gautam M. Botanical immunodrugs: scope and opportunities. Drug Discov Today. 2005;10(7):495–502.
19. Ambiye VR, Langade D, Dongre S, Aptikar P, Kulkarni M, Dongre A. Clinical evaluation of the spermatogenic activity of the root extract of Ashwagandha. Evid Based Complement Alternat Med. 2013;2013:571420.



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