PRODOTTI
Comunicato Stampa

BERBERIS ARISTATA, Coriandolo, Cannella e Cromo per favorire la funzionalità del sistema digerente

La digestione è strettamente legata al nostro benessere. Spesso ce se ne accorge quando l’apparato digerente non funziona più come dovrebbe. La costipazione o la flatulenza riducono la qualità della vita. L’intestino incide inoltre sulla psiche, più di quanto finora creduto.

FotoIl sistema digerente è l’insieme degli organi e delle strutture deputate all’assunzione, all’elaborazione e all’assorbimento dei principi nutritivi (come proteine, carboidrati, lipidi, vitamine, Sali minerali e acqua) contenuti negli alimenti che mangiamo. Un apparato digerente ben funzionante è la premessa per la nostra salute. Un apparato digerente ben funzionante è fondamentale per la salute e il benessere dell’individuo, ma le patologie gastrointestinali sono tra le malattie più diffuse nella popolazione. La nutrizione è l’insieme dei processi che forniscono a tutte le cellule del corpo umano le sostanze indispensabili alla vita.

L’apparato digerente, che si estende dalla bocca all’ano, è responsabile della digestione del cibo, dell’assorbimento dei principi nutritivi nonché dell’eliminazione dei residui di cibo non digerito.

LA DIGESTIONE
Una volta che il materiale alimentare arriva nello stomaco, può essere scomposto meccanicamente e chimicamente dall’azione degli acidi e degli enzimi digestivi presenti nello stomaco. Oltre a questo organo a forma di sacco, partecipano alla digestione degli alimenti anche l’intestino tenue e due ghiandole annesse, ovvero pancreas e fegato.

Lo STOMACO è collegato all’esofago tramite una regione anatomica di collegamento chiamata cardias. Questo sfintere (ovvero un muscolo circolare) ha l’importante compito di impedire il rigurgito del cibo. Un’altra formazione muscolare circolare, il piloro, separa invece la parte terminale dello stomaco dall’intestino, con il compito di trattenere il cibo nello stomaco per il tempo necessario. Lo stomaco, dopo ogni pasto, impiega da 2 a 6 ore per svuotarsi.

La capacità dello stomaco di scomporre meccanicamente il cibo è legata alla particolare disposizione dei tre strati muscolari che lo rivestono e i cui movimenti aiutano nelle attività di miscelazione e agitazione necessarie per formare il chimo, una “poltiglia” semi digerita. All’azione digestiva concorre anche la mucosa dello stomaco con la produzione di succhi gastrici, che contengono varie sostanze, tra cui l’acido cloridrico, il pepsinogeno e il muco.

L’acido cloridrico uccide i microrganismi che riescono a giungere allo stomaco e crea un ambiente acido necessario affinché il pepsinogeno si trasformi in pepsina, un enzima che inizia la demolizione delle proteine. Il muco, invece, protegge le pareti dello stomaco dall’azione corrosiva del succo gastrico.

L’INTESTINO TENUE E QUELLO CRASSO si trovano nella parte inferiore dell’addome. L’intestino tenue è un tubo variamente ripiegato, lungo oltre 6 metri, in cui avviene il 90% dell’assorbimento del cibo. L’intestino tenue ha tre segmenti: duodeno, digiuno e ileo. Il duodeno riceve il chimo dallo stomaco e in esso sboccano le due ghiandole principali dell’apparato digerente, il fegato e il pancreas, che contribuiscono alla trasformazione degli alimenti assorbiti. Il digiuno è il tratto intestinale in cui si verifica la maggior parte della digestione e dell’assorbimento chimico. L’ileo è la parte finale dell’intestino tenue e ha anch’esso funzioni di digestione e di assorbimento.

Il PANCREAS è una ghiandola di forma allungata deputata sia alla secrezione endocrina, ovvero direttamente nel circolo sanguigno (in particolare di alcuni ormoni), sia alla secrezione esocrina, cioè in una cavità naturale o all’esterno. La secrezione esocrina gioca un ruolo fondamentale nel processo digestivo grazie alla produzione del succo pancreatico, un liquido in cui sono presenti diversi enzimi, tra cui tripsina, lipasi e amilasi. La tripsina demolisce le proteine, la lipasi i grassi e l’amilasi l’amido.

Il FEGATO è un organo che si trova nella parte superiore dell’addome, percorso da un intreccio di capillari sanguigni, e ha diverse funzioni. Come organo accessorio dell’apparato digerente produce la bile, un liquido privo di enzimi digestivi ma ricco di sali, che frammenta le sostanze grasse in goccioline microscopiche, creando un’emulsione di grassi. La bile prodotta nel fegato viene immagazzinata nella cistifellea, che la rilascia nel duodeno quando è presente cibo contenente grasso. Nel fegato avviene anche la sintesi di colesterolo, glucosio e trigliceridi; inoltre questo organo controlla il metabolismo delle proteine e contribuisce all’eliminazione delle sostanze tossiche: farmaci, droghe e veleni passano al vaglio di questo organo che, per quanto possibile, li neutralizza spezzando o trasformando tali molecole in altre meno attive e, quindi, meno pericolose per l’organismo.

L’ASSORBIMENTO
Il risultato della digestione è un liquido detto chilo, formato da acqua, piccole molecole organiche e sali minerali. L’assorbimento, cioè il passaggio dei nutrienti che costituiscono il chilo nella circolazione sanguigna e quindi a tutto l’organismo, avviene attraverso la mucosa intestinale, ovvero la parete interna dell’intestino. Questa è ripiegata in numerosissime pliche e presenta migliaia di piccole espansioni sottili, simili alle dita di un guanto, dette villi intestinali. La superficie di ogni villo è, a sua volta, rivestita da numerose estroflessioni ancora più piccole chiamate microvilli.

Le sostanze che non sono state digerite nella prima parte del canale alimentare passano nel secondo tratto dell’intestino, ovvero l’intestino crasso.

La funzione principale dell’intestino crasso è quella di assorbire l’acqua e gli elettroliti, in particolare sodio e potassio, e convertire il contenuto rimanente in feci più solide.

L’intestino crasso è composto da tre parti: cieco, colon, retto. Il cieco contiene numerosi batteri che costituiscono il microbiota, comunemente detto flora intestinale, in grado di demolire molte sostanze organiche che i nostri enzimi non sono capaci di digerire. Questo tratto intestinale termina in una formazione detta appendice, che contribuisce alle difese dell’organismo. Il colon forma una grande U capovolta e si divide in colon ascendente, trasverso e discendente.

DISTURBI DELL’APPARATO DIGERENTE e INTEGRAZIONE
A tutti può capitare con relativa facilità di fare i conti con sintomi e disturbi gastrointestinali, a partire dai classici fastidi legati al processo digestivo come gonfiore, nausea, eruttazione eccessiva e mal di stomaco. Diversi fattori come una dieta poco salutare, l'uso eccessivo di antibiotici, lo stress e le malattie possono alterare la funzionalità dell’apparato digerente. Ripristinarla quindi può contribuire a migliorare la digestione e l'assorbimento dei nutrienti, ed a sostenere il sistema immunitario.

Esistono diversi integratori alimentari naturali tra cui scegliere, come ad esempio capsule di enzimi digestivi (utili per sostenere la scomposizione dei cibi) e probiotici (per promuovere un ambiente intestinale sano). Gli integratori per l'apparato digerente sono progettati per sostenere la salute e il corretto funzionamento del sistema digestivo. Possono essere utilizzati per alleviare sintomi come bruciore di stomaco, indigestione, stitichezza o per migliorare la digestione e l'assorbimento dei nutrienti. Tra questi troviamo:

• Enzimi digestivi: questi integratori contengono enzimi che aiutano a digerire i carboidrati, le proteine e i grassi presenti negli alimenti. Gli enzimi digestivi possono essere utili per persone che hanno problemi di digestione, oppure disturbi come la pancreatite o l'intolleranza al lattosio.

• Probiotici: i probiotici sono integratori che contengono batteri "buoni" o microrganismi benefici per il sistema digestivo. Aiutano a mantenere un equilibrio sano della flora batterica intestinale, migliorando la digestione, la funzione intestinale e il sistema immunitario intestinale. Alcuni esempi di probiotici sono il Lactobacillus e il Bifidobacterium.

• Prebiotici: i prebiotici sono sostanze non digeribili che servono da nutrimento per i batteri benefici presenti nell'intestino. Promuovono la crescita e l'attività dei probiotici, favorendo così un ambiente intestinale sano. Gli esempi di prebiotici includono l'inulina, il frutto-oligosaccaride (FOS) e i galatto-oligosaccaridi (GOS).

• Fibre: le fibre alimentari sono importanti per la salute dell'apparato digerente. Possono aiutare a migliorare la regolarità intestinale, prevenire la stitichezza e favorire una digestione sana. Gli integratori di fibre possono includere la fibra di psillio, la gomma di guar, la pectina di mela o altri tipi di fibre solubili o insolubili.

Anche le vitamine svolgono un ruolo essenziale per la salute dell'apparato digerente. Esse forniscono sostanze nutritive fondamentali che supportano il corretto funzionamento del sistema digestivo e contribuiscono alla digestione, all'assorbimento dei nutrienti e alla salute generale dell'apparato digerente.

TRA QUESTE TROVIAMO:

• VITAMINA A. La vitamina A è coinvolta nella produzione di enzimi digestivi e nel mantenimento delle membrane mucose dell'apparato digerente. Inoltre, può contribuire alla produzione di bile, che è essenziale per la digestione dei grassi. La vitamina A può essere trovata in alimenti come carote, spinaci, zucca, pesce e latticini.

• VITAMINA B COMPLEX. Le vitamine del complesso B, tra cui la tiamina (B1), la riboflavina (B2), la niacina (B3), l'acido pantotenico (B5), la piridossina (B6), l'acido folico (B9) e la cobalamina (B12), svolgono un ruolo cruciale nella produzione di enzimi digestivi che scompongono carboidrati, proteine e grassi. Inoltre, le vitamine del complesso B possono aiutare a mantenere un sistema nervoso sano, che influisce sulla funzione digestiva. Alimenti ricchi di vitamine B includono cereali integrali, carne, pesce, uova, legumi e verdure a foglia verde.

• VITAMINA C. Questa vitamina è un potente antiossidante che può proteggere le cellule dell'apparato digerente dai danni dei radicali liberi. Inoltre, la vitamina C è coinvolta nella produzione di collagene, una proteina che aiuta a mantenere la salute delle pareti dell'intestino. Agrumi, fragole, kiwi, peperoni e broccoli sono ricchi di vitamina C.

• VITAMINA D. La vitamina D svolge un ruolo importante nell'assorbimento del calcio, che è fondamentale per il normale funzionamento dei muscoli, compresi quelli del tratto digestivo. Inoltre, la vitamina D è coinvolta nella regolazione del sistema immunitario, che può influire sulla salute dell'apparato digerente. La vitamina D può essere sintetizzata dalla pelle attraverso l'esposizione al sole e può anche essere trovata in alimenti come pesce grasso, uova e latticini fortificati.

• VITAMINA E. Si tratta di un potente antiossidante, che può aiutare a proteggere le cellule dell'apparato digerente dai danni causati dai radicali liberi. Inoltre, può contribuire alla riduzione dell'infiammazione dell'intestino. Alimenti ricchi di vitamina E includono noci, semi, olio di germe di grano e verdure a foglia verde.

Tra i fitoterapici specifici, particolarmente utili al sistema digestivo, gli integratori come ViMetabol VIVIDUS che contengono:

BERBERIS ARISTRATA
È una pianta legnosa, di colore giallo brunastro all’esterno e giallo brillante all’interno. La pianta cresce originariamente in zone di montagna del Nepal, India e Sri Lanka. È stata usata nella medicina tradizionale per il suo contenuto di cloridrato di berberina, una sostanza che ha dimostrato benefici per la salute contro l’ipercolesterolemia.

La Berberis aristata, una pianta della famiglia delle Berberidacee, associata ad una dieta appropriata e ad un corretto stile di vita, si propone come un valido alleato nel trattamento delle disfunzioni digestive.
Nella sua radice infatti, è contenuta la berberina, un alcaloide che ha la capacità di ridurre i livelli ematici del colesterolo LDL, cosiddetto "cattivo", e di migliorare il profilo glicemico, grazie ad un'azione insulino-mimetica.

Uno dei primi impieghi terapeutici della berberina si trova nella medicina tradizionale, in particolare quella cinese e ayurvedica, dove da secoli questa sostanza naturale viene usata come rimedio per la dissenteria e la diarrea, in particolare quelle di origine batterica grazie alle sue proprietà antimicrobiche e di inibizione della secrezione intestinale. La berberina, inoltre, ha un effetto normalizzante sulla flora batterica intestinale e per questo motivo svolge una doppia funzione: da una parte regola la motilità intestinale, dall’altra contribuisce alla salute del nostro sistema immunitario.

Alcuni studi recenti hanno riscontrato che la berberina ha degli importanti effetti di riduzione dei trigliceridi e del colesterolo (proprietà ipocolesterolemizzanti). L’aspetto più interessante è che il meccanismo con cui questa sostanza riduce i livelli di colesterolo è completamente diverso da quello esercitato dalle statine, comunemente utilizzate per il controllo del colesterolo. Mentre questi farmaci diminuiscono la sintesi del colesterolo prodotto dall’organismo (colesterolo endogeno), la berberina aumenta l’attività ed il numero dei recettori epatici per le lipoproteine LDL – il cosiddetto colesterolo “cattivo” - facilitando la loro internalizzazione e, di conseguenza, il loro allontanamento dal sangue.

Questa proprietà è particolarmente importante e utile per chi soffre di ipercolesteromia, che può essere dovuta anche a patologie endocrine.

CORIANDOLO
Il coriandolo è una pianta aromatica che appartiene alla famiglia delle Apiaceae ed è originaria delle regioni meridionali dell’Europa e dell’Asia occidentale. Questa pianta ha una lunga storia di utilizzo sia in cucina che in campo medico. In cucina, le foglie di coriandolo, comunemente chiamate cilantro, sono spesso utilizzate come erba aromatica, mentre i semi di coriandolo sono preziosi per il loro sapore unico.

I semi di coriandolo sono ricchi di oli essenziali, tra cui il linalolo e il coriandolo, che conferiscono loro il loro caratteristico aroma e offrono benefici per la salute. Questi composti hanno dimostrato di avere effetti positivi sulla digestione e sul benessere generale dell’apparato digerente. Il coriandolo è una risorsa naturale preziosa per migliorare la salute del sistema digestivo e alleviare i disturbi gastrointestinali:

ALLEVIA LA DISPEPSIA: la dispepsia è un termine medico che si riferisce a una serie di sintomi gastrointestinali, tra cui bruciore di stomaco, senso di pienezza, gonfiore e gas. Il coriandolo è noto per le sue proprietà che aiutano a ridurre questi fastidiosi sintomi. Gli oli essenziali presenti nei semi di coriandolo possono contribuire a rilassare i muscoli dell’apparato digerente, alleviando così il disagio associato alla dispepsia.

RIDUCE IL GONFIORE ADDOMINALE: il gonfiore addominale è spesso causato da problemi digestivi, tra cui la sindrome dell’intestino irritabile (IBS). Il coriandolo ha dimostrato di avere un effetto anti-infiammatorio che può contribuire a ridurre il gonfiore addominale e i sintomi associati.

PROMUOVE LA MOTILITÀ INTESTINALE: una motilità intestinale adeguata è fondamentale per una digestione regolare e una buona salute intestinale. Il coriandolo può aiutare a migliorare la motilità intestinale, contribuendo a ridurre la costipazione e mantenendo il tratto digestivo in movimento in modo efficiente.

COMBATTE I DISTURBI GASTROINTESTINALI FUNZIONALI: i disturbi gastrointestinali funzionali, come il colon irritabile, possono essere debilitanti per chi ne soffre. Tuttavia, alcune ricerche suggeriscono che il coriandolo potrebbe contribuire a ridurre i sintomi e migliorare la qualità di vita delle persone affette da questi disturbi. L’effetto rilassante dei muscoli intestinali può portare a una maggiore comfort durante gli episodi di IBS.

CANNELLA
La cannella o cinnamono appartenente alla famiglia delle Lauraceae. La cannella è una spezia tipica dello Sri Lanka e la si ottiene tramite estrazione dalla pianta Cinnamomum verum. Sono tanti gli studi che ne hanno evidenziato i benefici per l’essere umano, in particolare, quelli utili per ridurre l’accumulo di grasso presente attorno alla vita e per far diminuire gli effetti dovuti alla presenza di un eccesso di lipidi, generalmente grazie alle sue capacità anti-infiammatorie e anti-ossidanti.

Risalgono a più di duemila anni fa i primi scritti sulla cannella e il suo utilizzo e le annotazioni sull’uso terapeutico. La cannella era una delle spezie più preziose e ambite durante l’antichità. Nell’antico Egitto, la cannella godeva di un’aura regale, considerata un dono di inestimabile valore. Veniva utilizzata non solo per profumare gli ambienti, ma anche per arricchire gli unguenti destinati all’imbalsamazione. Gli antichi Romani erano pronti a sborsare cifre esorbitanti pur di ottenere la preziosa cannella proveniente dall’India. Durante l’epoca delle grandi scoperte geografiche, la corsa alla ricerca di nuove rotte commerciali verso l’Oriente era in parte alimentata dalla crescente domanda di spezie come la cannella.

La sua rarità e il suo valore erano così significativi che spesso veniva utilizzata come moneta di scambio e perfino come tributo.

In India, la cannella è utilizzata nella medicina ayurvedica per le sue proprietà benefiche. È impiegata per migliorare la digestione, stimolare il sistema immunitario e alleviare i sintomi del raffreddore e dell’influenza. Inoltre, è inclusa in miscele di erbe per trattare una varietà di disturbi, come problemi gastrointestinali e disturbi della pelle.

La Cannella è antiossidante ed è utile per favorire la funzione digestiva e sostenere il corretto metabolismo dei carboidrati favorendo la fisiologica regolazione di zuccheri e radicali liberi. Migliora la digestione e rallenta la velocità di svuotamento dello stomaco dopo un pasto. In tal modo regola la glicemia e riduce gli attacchi di fame nervosa, dovuta a picchi e cadute dei livelli di zucchero nel sangue.

Cura anche alcuni fastidi dell’intestino, come costipazione, diarrea, flatulenza e dispepsia.

La cannella è utile anche per ridurre la creazione di gas nello stomaco, aspetto benefico per tutti i processi digestivi, oltre che utile strumento per arginare i danni alla mucosa gastrica e tenere alla larga le infiammazioni e i disturbi gastrici.

Secondo alcune ricerche, è risultata efficace anche come coadiuvante nel trattamento del diabete di tipo 2. Sembra che, se assunta a digiuno e dopo i pasti, essa esplichi un’azione benefica che riduce i livelli di
glucosio nel sangue, grazie al cinnamtannino B1, il quale supporta i recettori dell’insulina e inibisce l’enzima che li rende passivi.

CROMO
Il cromo è un nutriente essenziale perché il corpo non ha la capacità di crearlo. Studi scientifici indicano che il cromo aiuta a supportare il corretto controllo della glicemia e può aiutare con il diabete di tipo 2.

Si ritiene che il cromo aiuti a regolare la glicemia influenzando la sensibilità delle cellule all'insulina.

Rispondendo all'insulina, lo zucchero può effettivamente lasciare il sangue ed entrare nelle cellule dove può essere usato per creare energia o immagazzinato per un uso successivo. Quando il cromo entra dal sangue nella cellula, si lega alla cromodulina, che successivamente aumenta la sensibilità delle cellule all'insulina, aumentando l'assorbimento del glucosio.

Un altro dei vantaggi del cromo è la sua capacità di ridurre l'appetito e di conseguenza l'assunzione di cibo. Una meta-analisi di studi pubblicata nel 2003 ha valutato 10 studi e ha scoperto che l'integrazione di cromo ha portato a piccole ma significative riduzioni del peso corporeo grazie alla riduzione dell'assunzione di cibo.

Uno studio americano del 2015 (1) ha mostrato che le persone integrate con cromo avevano un rischio inferiore di diabete di tipo 2 rispetto agli altri.

Fonti:
1. McIver DJ, Grizales AM, Brownstein JS, Goldfine AB. Risk of Type 2 Diabetes Is Lower in US Adults Taking Chromium-Containing Supplements. J Nutr. 2015 Dec; 145(12):2675-82.
2. https://mag.valoresalute.it/
3. https://algosfree.com/
4. https://www.microbiologiaitalia.it/



Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
Erboristeria Arcobaleno
Responsabile account:
Gentilin Maria Cristina (Titolare)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
RSS di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere