ECONOMIA e FINANZA
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Breve storia dell’Unione Europea (IV parte)

07/04/15

Nella scorsa puntata della nostra rubrica dedicata all’Unione Europea abbiamo parlato dei fondamentali Accordi di Schengen.

FotoPer tutte le informazioni sugli accordi e ciò che hanno determinato tra i paesi membri, leggete l’articolo “Breve storia dell’Unione Europea III Parte”

Ciò che è importante sapere sugli accordi di Schengen e di cui ancora non abbiamo parlato in modo approfondito, è che essi, proprio perché accordi, per entrare in vigore e diventare vincolanti tra tutti i paesi aderenti devono essere ratificati. Ciò è stato fatto con il Trattato di Amsterdam, nel 1997.

Il trattato di Amsterdam

Il trattato di Amsterdam è entrato in vigore il primo maggio del 1999, ratificando il trattato di Maastricht. Esso poneva come fondamentali quattro obiettivi, tra cui l’occupazione e i diritti dei cittadini erano argomenti di primo piano. Altro obiettivo del trattato era il rafforzamento della sicurezza all’interno dei territori dell’unione e della libera circolazione.

Obiettivo altrettanto fondamentale, ma di respiro internazionale, era una maggiore coesione degli stati membri per garantire una maggiore influenza dell’Unione sul piano internazionale. Ultimo punto fondamentale era una ristrutturazione dell’architettura istituzionale, in previsione degli allargamenti successivi dell’Unione.

Il trattato di Amsterdam fu firmato il due ottobre del 1997 da quindici stati membri, ed oltre a creare una nuova scala di obiettivi introduceva anche varie novità. Come abbiamo già accennato, una di queste novità era l’implementazione degli accordi di Schengen nel sistema comunitario, ma fu istituita anche la regolamentazione per la “cooperazione rafforzata” e un sistema di numerazione per gli articoli del Trattato Europeo (sempre per una maggior chiarezza).

Lo stesso anno in cui entrò in vigore il trattato di Amsterdam si ebbe anche l’unica (nella storia dell’UE) dimissione in blocco di tutta la Commissione Europea (che ha comunemente preso il nome dal suo Segretario Generale, Santer). La Commissione, in carica dal 1995 fino al momento delle dimissioni, fu accusata di corruzione, abuso di potere e frode. Si dimise quando fu ormai chiaro che non avrebbe più avuto la fiducia del Parlamento.

La carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea

La Carta dei Diritti Fondamentali fu proclamata in versione solenne il 14 novembre del 2000. La genesi di tale carta risaliva all’anno precedente, in cui fu istituito un organo chiamato Convenzione di Redigere il Progetto di Carta.

La proclamazione della Carta ha definito un gruppo di diritti e di valori fondamentali all’interno dell’Unione Europea, in modo che essi potessero essere garantiti a tutti i cittadini. La Carta ha poi enunciato i valori fondamentali dell’Unione: Dignità, Libertà, Uguaglianza, Solidarietà, Cittadinanza, Giustizia.

E tu, cosa pensi della Carta dei Diritti fondamentali? La ritieni attuale, oggi come oggi in questa unione europea?



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