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Cambio automatico sempre più diffuso nelle auto italiane

20/10/16

Il cambio automatico si è molto diffuso negli Stati Uniti a partire dagli anni cinquanta, mentre è meno usato in Europa, anche se ultimamente si sta diffondendo ampiamente grazie alle nuove tecnologie.

Il cambio automatico è un tipo di cambio che permette negli autoveicoli di variare il rapporto di trasmissione automaticamente, senza l’intervento da parte del guidatore.
Il primo brevetto di un cambio automatico venne presentato in Italia nel 1931, e i modelli Oldsmobile del 1940 furono i primi veicoli ad avere un cambio completamente automatico.

Negli anni ottanta si è avuto un salto tecnologico grazie all’introduzione della quinta marcia, aumentando il rendimento energetico dei cambi nei lunghi viaggi. Con l'introduzione dei computer di bordo e con l’elettronica sempre più avanzata, le funzioni del cambio si sono trasferite direttamente nell'elettronica. Il controllo dei rapporti da parte del computer rende il cambio marcia più preciso e veloce, dando anche la possibilità al guidatore di indicare al computer quale rapporto inserire. In alcuni casi i modelli di auto, il cambio automatico è in grado di riconoscere lo stile del guidatore e adattarsi di conseguenza.
Ormai il cambio automatico è un optional accessibile a tutti e presente su quasi tutti i modelli di auto, indispensabile per chi macina molti chilometri al giorno, per chi volesse la comodità o per chi guida in centri abitati con traffico intenso ed incolonnamenti.

Il cambio automatico però richiede una manutenzione diversa dal cambio manuale data la sua costruzione differente, per garantire affidabilità e durata nel tempo. Importante è la sostituzione dell’olio, operazione che va ripetuta approssimativamente ogni 60.000 km di guida, ma può variare in base al modello dell’auto e allo stile di guida.
Inoltre, una volta estratto l’olio esausto dal cambio, è necessario eseguire una pulizia approfondita per rimuovere tutti i possibili detriti che potrebbero danneggiare il cambio una volta introdotto l’olio nuovo.
Particolare attenzione deve essere data anche alla tipologia di olio da introdurre, preferendo l’uso di oli semisintetici piuttosto di quelli minerali.

Queste operazioni devono essere eseguite presso officine autorizzate dotate di attrezzature adatte. Il lavoro a volte può essere oneroso, motivo per cui molti automobilisti posticipano sempre più questa operazione, ignorando i possibili danni molto gravi, ad esempio rottura degli ingranaggi, continuando a correre con l’olio esausto.

Rivolgetevi al vostro meccanico di fiducia, oppure alle ormai numerose officine specializzate nella manutenzione del cambio automatico!



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