Cani e gatti anziani: prendiamocene cura!
Anche se a volte un po’ triste, l’invecchiamento è un processo naturale. Diventando anziano il nostro amico cane o gatto va incontro ad una serie di modifiche che riguardano sia il corpo, alcuni organi in particolare, sia la mente e le loro emozioni.. un po’ come noi insomma!? Vediamo assieme quali sono i principali cambiamenti e come possiamo aiutarli.
In Europa, grazie anche ai progressi della medicina veterinaria, l’aspettativa di vita di cani e gatti è in costante aumento.
Invecchiando il nostro Amico andrà incontro a tanti cambiamenti, sia fisici che mentali: come nostri compagni di vita si meritano di essere accompagnati al meglio in questo processo, ricambiando tutto l’amore e la dedizione che loro ci hanno sempre dimostrato.
FASI DELLA VITA: LE MANIFESTAZIONI DI INVECCHIAMENTO
Come per noi, anche per cane e gatto l’invecchiamento è un processo naturale, la cui velocità dipende da diversi fattori fra cui certamente:
• Genetica
• Taglia – questo soprattutto per quanto riguarda i cani, che come sappiamo invecchiano prima se sono di taglia grande
• Alimentazione
• Fattori stressanti ambientali
CAMBIAMENTI FISIOLOGICI ASSOCIATI ALL'ETÀ
Il normale processo di invecchiamento è associato con una diminuzione della massa muscolare, vale a dire del tessuto magro e con un aumento della massa grassa o tessuto adiposo. Le ossa subiscono un processo di invecchiamento che determina la diminuzione della loro massa. Le cartilagini dei cani anziani diventano meno resilienti, riescono a rigenerarsi molto meno in risposta all'attività intensa o ai traumi, e in alcuni casi, il cumulo di questi cambiamenti e patologie determina l’insorgere dell’osteoartrite. Il rischio di sviluppare problemi alle articolazioni aumenta nei cani ad un’età compresa tra 5-7 anni e più vecchi.
Come per gli esseri umani, così per i cani le competenze del sistema immunitario diminuiscono con l’età. La riduzione di questa risposta è uno dei meccanismi che si ritiene giochi un ruolo in alcune malattie degenerative, come le osteoartriti, il cancro e la maggior suscettibilità alle infezioni. Un problema abbastanza comune nel cane anziano è lo sviluppo della CATARATTA e, quindi, di una capacità di vedere ridotta.
All'interno di casa, invece, cerca di non spostare oggetti e mobili, in modo che lui possa fare affidamento anche sulla sua memoria, oltre che sulla vista, per ricordarsi dove sono posizionati gli ostacoli e le vie di accesso a lui adatte. Potrebbe essere di aiuto utilizzare essenze diverse nelle varie stanze dell’abitazione, in modo che, colleghi un determinato odore alla cucina ed un altro al luogo dove è posizionata la sua cuccia.
Un altro problema nel cane anziano può essere rappresentato dalla riduzione dell’udito. Se il tuo cane non risponde più prontamente al richiamo, non è che all'improvviso è diventato disobbediente, ma è probabile che non ci senta più bene. Poni molta attenzione a situazioni di potenziale pericolo attorno a lui, perché altrimenti richiamarlo potrebbe diventare difficile.
Un altro aspetto critico della vita dei cani anziani sono i problemi a denti e gengive: denti con tartaro portano a gengive infiammate, che possono veicolare il problema ad altri organi interni. Una buona igiene orale è importante per garantire anche un buono stato di salute in generale.
Infine vi vorrei parlare dei cambiamenti delle funzioni cognitive nei cani anziani, dovute a cambiamenti funzionali del sistema nervoso centrale. La sindrome di disfunzione cognitiva o CDS in veterinaria si riferisce ad un insieme di cambiamenti comportamentali nel cane anziano (geriatrico), che non hanno una causa organica e che possono comprendere disorientamento, ansietà, perdita della memoria, ridotta capacità ad apprendere o a reagire a cambiamenti ambientali.
Da alcuni studi sembra che sia possibile collegare questa sindrome all'accumularsi di danni ossidativi a livello delle cellule del cervello. Infatti, il cervello sembra particolarmente suscettibile ai danni ossidativi provocati dai radicali liberi a causa del suo alto contenuto di lipidi, dell’elevato grado di attività metabolica ossidativa e alla limitata capacità a rigenerarsi.
Con il tempo assistiamo fra l’altro a una diminuzione della loro massa magra, spesso associata ad un aumento della massa grassa, i fabbisogni nutrizionali cambiano in relazione a cambi del loro metabolismo. Inoltre anche le loro funzioni organiche e il loro sistema immunitario risentono dell’età.
Fra i cambiamenti più evidenti che un proprietario può notare nel suo cane o gatto dovuti all’età, vi sono ad esempio l’incanutimento dei peli della testa (cioè diventano bianchi), le variazioni di peso, la diminuzione di attività e una diminuzione di vista, olfatto o udito. Quest’ultima situazione in particolare spesso compromette seriamente la capacità di adattamento a situazioni o cambiamenti, provocando nel nostro amico uno stato di stress.
MA A CHE ETÀ POSSIAMO DEFINIRE ANZIANO IL NOSTRO AMICO?
Anche se i cambiamenti sono graduali, per convenzione la vita dei nostri cani e gatti viene suddivisa in diverse tappe, ai quali corrispondono diverse necessità. La classificazione attuale prevede di cominciare a considerare anziano (senior) quando raggiunge l’ultimo quarto della sua speranza di vita. Questo significa ad esempio che un gatto, che possiamo considerare mediamente vive 14 anni, andrà considerato senior a partire dagli 10-11 anni di età circa, un cane di taglia piccola-media attorno ai 9 anni, mentre un cane di razza grande o gigante potrebbe aver bisogno di alcuni accorgimenti già a partire dai 6-7 anni.
L’età chiamata geriatrica è quella invece che raggiungono i nostri amici più fortunati, quella che va oltre la loro normale aspettativa di vita. Per l’età geriatrica varranno gli stessi accorgimenti di cui parleremo per il cane e gatto anziani, anche se potrebbe essere necessario qualche aiuto ulteriore.
ALIMENTAZIONE DEL CANE E GATTO ANZIANI
Una buona e sana alimentazione è sempre importante per mantenere in salute cane e gatto. Questo è però ancor più vero nel caso di animali anziani, dove l’alimentazione gioca un vero e proprio ruolo di medicina preventiva, volta a evitare e appunto prevenire le più comuni patologie e a rallentare l’invecchiamento.
In linea generale quello che dovremo valutare è prima di tutto il suo stato fisico. Abbiamo detto infatti che con l’età i nostri amici tendono ad accumulare qualche kg di troppo e al contempo possono perdere la loro massa magra.
Al contrario di quello che comunemente si pensa, l’apporto proteico NON va diminuito in un cane o gatto anziano, a meno che non sia presente una patologia renale cronica, che necessiterà di una valutazione medico veterinaria accurata. Le proteine della dieta infatti servono al nostro amico anziano per contrastare la perdita di massa magra e per sostenere il sistema immunitario che perde di efficienza durante l’ultima fase della loro vita. Il consiglio è quindi di somministrare con la dieta proteine di ottima qualità (= di origine animale, quelle più facilmente utilizzabili dall'organismo di un carnivoro) in quantità non inferiori o addirittura leggermente superiori a quelle previste per il mantenimento di un animale adulto.
Anche se i grassi, specialmente di origine animale, sono un fattore importante per aumentare l’appetibilità della ciotola che prepariamo a un cane e gatto anziano, dobbiamo ricordarci che questi apportano un altissimo numero di kcal per grammo. Nonostante questo i grassi sono, nella maggior parte dei casi, un’ottima fonte di energia per i nostri amici, specialmente i così detti MCT (Medium Chain Triglycerides – Trigliceridi a Media Catena) contenuti nell’olio di cocco. Gli MCT hanno dimostrato di avere molte interessanti proprietà, sia per mantenere un intestino sano, che come supporto a livello cerebrale. Uniche limitazioni ai grassi per i nostri Amici anziani sono quindi le kcalorie totali (non esageriamo! ricordate che il loro metabolismo è rallentato) e alcune patologie come ad esempio la pancreatite, evenienza purtroppo abbastanza comune nel cane anziano.
La dieta del nostro amico dovrà contenere inoltre un adeguato apporto di fibre alimentari, essenziali per mantenere un transito intestinale regolare e per supportare la normale flora microbica presente nel tratto gastroenterico. Nel caso il nostro amico non gradisca molto le verdure (ad esempio quasi tutti i gatti), potremo utilizzare della crusca di frumento o dello psillio (macinato di cuticole senza aromi aggiunti). Quale soluzione scegliere sarà compito del Vet che vi segue in questo percorso.
Fra i minerali da integrare, oltre al classico calcio che serve ad un animale carnivoro e che specialmente nelle diete casalinghe non è apportato nelle giuste quantità, dobbiamo certamente ricordare zinco e selenio, di cui parleremo come antiossidanti.
COMBATTERE L’INFIAMMAZIONE
È stato dimostrato che uno stato infiammatorio di bassa intensità, ma cronico può avere un effetto deleterio sull’organismo, velocizzando il processo di invecchiamento. Contrastare l’infiammazione cronica, anche in animali apparentemente sani, è quindi un punto essenziale per aiutare un cane o gatto anziani. Una delle condizioni più comuni che predispongono all’infiammazione cronica è certamente l’obesità. La sterilizzazione, la diminuzione dell’attività fisica associata ad una generale diminuzione del metabolismo possono infatti far aumentare di peso il nostro cane o gatto quando giunge in età avanzata. Questo stato di sovrappeso è accompagnato da una infiammazione sistemica a bassa intensità. Primo passo sarà quindi riportare il nostro Amico al peso forma oppure, meglio ancora, prevenire questa condizione! Pesarli un paio di volte l’anno ci aiuterà a non farci ingannare dal nostro Amore per loro, che ci porta di sicuro a vederli sempre perfetti e in piena forma!
PERLE DI ACIDI GRASSI OMEGA-3
L’integrazione di acidi grassi essenziali Omega-3 è il passo successivo. Sia nell’uomo che negli animali infatti gli acidi grassi della famiglia Omega-3 hanno dimostrato un elevato potenziale di riduzione dell’infiammazione. In particolare, quelli che più ci interessano all’interno di questa famiglia sono EPA e DHA, derivati dal pesce e dal krill. EPA e DHA non devono mai mancare nella dieta del nostro amico, i miei pazienti lo sanno dato che li prescrivo quasi sempre, ma nel caso di un animale anziano sono davvero immancabili aiuti per la prevenzione di svariate patologie, fra cui anche l’insufficienza renale cronica, principale causa di mortalità per malattia nel gatto.
Per combattere infiammazione possiamo utilizzare anche alcune piante. Una delle più interessanti è senza dubbio la Curcuma . Altre piante molto interessanti sono la Boswellia serrata, specialmente in caso siano presenti patologie infiammatorie articolari, e l’Aloe vera, pianta ricca di enzimi e micronutrienti particolarmente benefici e dalle notorie attività antinfiammatorie.
AIUTARLI CON MOLECOLE ANTIOSSIDANTI
Ogni cellula è sede di meccanismi ossidativi intensi, che le servono ogni giorno per produrre energia e per questo il corpo necessità di molecole ad attività antiossidante che possano neutralizzare le molecole ossidanti prodotte. Tutto è questione di equilibrio fra molecole ossidanti e anti-ossidanti e il processo di invecchiamento è velocizzato proprio dall’ossidazione cellulare. Lo stress ossidativo inoltre sembra essere correlato anche all’invecchiamento cerebrale e in effetti una loro integrazione aiuterà i nostri Amici anche a contrastare la normale perdita di funzioni cognitive dovute all’età.
Per questo può essere molto utile integrare la dieta del nostro amico con zinco e selenio, minerali che intervengono attivando gli enzimi antiossidanti (SOD e Glutatione perossidasi). Anche la vitamina E è molto importante per prevenire l’ossidazione dei grassi di cui ad esempio sono formate le membrane cellulari e persino la vitamina C, pur non essendo essenziale per i nostri animali, viene prodotta in quantità minime (essenziali appunto), tanto che una sua integrazione può essere un valido supporto in più per un cane o gatto anziano.
Alcune piante utili a contrastare l’effetto delle molecole ossidanti a livello cerebrale potrebbero essere l’Angelica sinensis, molto conosciuta ed utilizzata in Medicina Tradizionale Cinese come pianta tonica, utile per contrastare anche la generale debilitazione di un animale anziano. Un’altra pianta dotata di potente attività antiossidante e che può migliorare la circolazione cerebrale del nostro Amico è il Ginko biloba, che ha dimostrato fra l’altro di migliorare la memoria a breve termine nel cane anziano.
MANTENERE UN SISTEMA DIGESTIVO ATTIVO E SANO
Il tratto gastroenterico dei nostri amici è una delle più importanti barriere di difesa del loro organismo, a perenne contatto con l’esterno (= contenuto del tratto digerente). Il sistema immunitario mucosale e il microbioma associato, dalla bocca fino all’intestino, infatti partecipano e interagiscono permettendo al nostro amico di rimanere sano negli anni. L’assunzione di antibiotici, le allergie alimentari o alcune malattie infiammatorie croniche, oltre ad una dieta industriale priva di variabilità, possono ridurre o selezionare eccessivamente la flora microbica intestinale del nostro cane e gatto, con ripercussioni difficilmente prevedibili sulla salute dell’intero organismo.
Alcuni nutrienti, come le fibre solubili o altri prebiotici, pur non avendo un reale ruolo nutrizionale in animali sostanzialmente carnivori come i nostri cani e gatti, hanno l’innegabile e importantissimo compito di aiutare i “batteri buoni”, beneficiando così sia la funzionalità digestiva generale che il benessere generale dell’organismo. I probiotici sono microrganismi vivi che, quando aggiunti alla dieta in quantità adeguate, possono produrre effetti benefici sulla salute dell’ospite.
La scelta dei ceppi batterici adatti alla situazione del vostro amico dipenderà dal vostro Vet, che valuterà, fra l’altro, la reale efficacia del prodotto basandosi su studi scientifici e sulla sua esperienza. Senza dubbio la ricerca in medicina umana lascia intravedere alcuni importanti sviluppi per l’uso di probiotici, con applicazioni pratiche nel trattamento di alcune patologie davvero interessanti!
SOSTENERE IL SISTEMA IMMUNITARIO DELL’ORGANISMO
Come abbiamo appena visto, il primo passo fondamentale per mantenere in salute il sistema immunitario un animale anziano, è prendersi cura del suo microbioma intestinale, attraverso un’alimentazione sana e fresca, con aggiunta di prebiotici e probiotici.
PIANTA E RADICE DI ELEUTEROCOCCO
Con il tempo, il sistema immunitario dei nostri amici va incontro ad un processo definito senescenza del sistema immunitario, caratterizzato da una disfunzione del sistema immunitario, ancora poco caratterizzata nel cane e quasi sconosciuta nel gatto. Anche se ancora rimangono molte zone d’ombra è comunemente accettato che una stimolazione del sistema immunitario cellulare, quello preposto fra l’altro al controllo delle cellule tumorali, nonché fondamentale nella difesa di alcune malattie croniche come la Leishamniosi, può essere considerato un valido supporto per un cane o gatto anziano.
Per questo, una pianta particolarmente utile può essere l’Eleuterococco (E. senticosus) noto anche come Ginseng siberiano. Questa pianta infatti, oltre ad aiutare il sistema nervoso del nostro amico, produrrà anche un aumento delle cellulle T del sistema immunitario, quelle necessarie per accompagnare al meglio il nostro anzianotto.
Un altro punto fondamentale su cui soffermarci e di cui discutere con il notro Vet riguarda l’opportunità o meno di proseguire le profilassi vaccinali “alla cieca”. Perché si instauri una buona risposta anticorpale, il sistema immunitario del nostro amico deve essere libero da ogni stress o malattie intercorrente. Inoltre, proprie a causa del fenomeno della senescenza immunitaria e considerando i possibili effetti avversi (leggi questo libro: STEFANO CATTINELLI, SILIA MARUCELLI, Vaccini: Danni e Bugie, L'alternativa consapevole alla vaccinazione per cani e gatti, Macro Edizioni, 2016. Per la prima volta in Italia due medici veterinarie ed omeopati affrontano la controversa questione delle vaccinazioni).
Vaccinare cani e gatti anziani dovrebbe seguire una accurata ponderazione costi/benefici che vi consiglio di fare assieme al vostro Vet. Ovviamente la soluzione migliore rimane quella della titolazione anticorpale – un semplice test effettuabile anche in ambulatorio atto a verificare la copertura immunitaria eventualmente già presente nell’organismo del vostro cane o gatto.
ATTIVITÀ PER UN CANE ANZIANO
La capacità motoria di un cane anziano è più ridotta rispetto al suo alter ego giovane. Quindi, le passeggiate quotidiane e la sua attività di gioco dovranno essere ridotte, in modo da adeguarsi alla sua età e ai suoi possibili problemi articolari.
Per quanto più rallentato e con meno resistenza, è importante tenere in esercizio il nostro vecchietto. Per cui continuiamo a portarlo fuori, anche se lo troveremo più spesso a sonnecchiare nella sua cuccia. Passeggiare diventa un buon modo per stimolarlo mentalmente, con odori, rumori, l’incontro di altri cani e persone con i quali interagire. La passeggiata è, inoltre, un ottimo stimolante fisico, in quanto permette di mantenere in esercizio le sue articolazioni e la sua muscolatura.
E’ opportuno valutare la sua resistenza e scegliere la durata della passeggiata e la velocità in base alle effettive capacità di muoversi del tuo cane anziano. Anche i giochi potranno continuare ad esserci, ma dovrai ridimensionarli sulla sua nuova età. Evita salti e scatti che, se un tempo non erano un problema, su un cane anziano possono essere deleteri.
Per quanto un po’ rallentato, il tuo vecchietto si divertirà ancora a fare esercizi di ricerca olfattiva o attivazione mentale, che lo faranno sentire ancora importante nella tua vita. Inoltre lo aiuterai, in questo modo, a rallentare l’invecchiamento cerebrale mantenendolo attivo mentalmente. Un po’ come capita alle persone anziane, che continuiamo a leggere e imparare cose nuove, pur non avendo più la velocità di apprendimento dei giovani. Un’attività che può essere consigliata per il cane senior è il K9 Balance Safe and Sound, ginnastica propriocettiva, che va a lavorare sia sull’aspetto mentale che su quello motorio dell’animale.
Fonti:
• https://www.mariamayer.it/blog/post/quando-diventa-anziano-come-possiamo-aiutare-il-nostro-cane-o-gatto
• Yaguiyan-Colliard L., La dietetica legata all’invecchiamento, Speciale Alimentazione, SUMMA Animali da Compagnia n°1 gen/feb 2016, pg 23-29.
• Wynn SG, Fougère BJ: Veterinary herbal medicine: A systems-based approach. Saint Louis, Mosby, 2007.
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