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Carenza di ferro: più efficace l'integrazione con ferro colloidale

Il ferro è un nutriente essenziale per il benessere del nostro organismo poiché è un minerale necessario per la produzione dell'emoglobina, proteina presente nei globuli rossi che serve a trasportare l'ossigeno in tutto il corpo. Il ferro, inoltre, interviene nella costruzione della mioglobina, proteina che si lega all'ossigeno presente nelle fibre muscolari, ed entra a far parte di vari enzimi che svolgono ruoli fondamentali in numerose reazioni metaboliche.

FotoIl ferro, seppur presente in piccola quantità nel nostro organismo, è un elemento indispensabile in quanto svolge numerose funzioni. Tra le principali vi sono:

• Trasporto dell'ossigeno: il ferro è il componente fondamentale dell'Emoglobina, proteina contenuta nei globuli rossi, deputata al trasposto dell'ossigeno dai polmoni alle cellule di tutto l'organismo, e della Mioglobina, proteina deputata al trasporto dell'ossigeno alle cellule muscolari.
• Metabolismo energetico: il ferro è un elemento indispensabile in tutti i processi metabolici in quanto componente dei citocromi e partecipa al metabolismo dei nutrimenti dai quali l'organismo ricava energia.
• Sintesi del DNA: il ferro è un cofattore enzimatico indispensabile per la crescita e la differenziazione cellulare.
• Funzionamento del sistema immunitario in quanto elemento indispensabile per la proliferazione e maturazione delle cellule immunitarie.

Vista l'importanza che il ferro assume per il nostro organismo, è importante che i suoi livelli rispettino sempre il fabbisogno individuale.

La carenza di ferro, è una condizione molto diffusa, riguarda infatti l'80% della popolazione mondiale ed è considerata la carenza nutrizionale più diffusa al mondo.

Gran parte del ferro contenuto nell’organismo si trova nell’emoglobina. L’emoglobina è il componente dei globuli rossi che consente di trasportare l’ossigeno ai tessuti dell’organismo. Inoltre, il ferro è un componente importante delle cellule muscolari ed è necessario per la formazione di molti enzimi dell’organismo.

L’organismo ricicla il ferro: quando i globuli rossi muoiono, il ferro in essi contenuto torna al midollo osseo che lo utilizza per produrre nuovi globuli rossi. Ogni giorno viene persa una piccola quantità di ferro, principalmente a causa dello sfaldamento della mucosa intestinale; questa quantità viene in genere rimpiazzata da 1-2 milligrammi di ferro assorbiti quotidianamente con il cibo. Le donne perdono una quantità maggiore di ferro con il ciclo mestruale e a volte la quantità persa non viene completamente sostituita dal ferro assorbito con il cibo.

Il cibo contiene due tipi di ferro:

• Ferro eme: i prodotti di origine animale contengono ferro eme. Viene assorbito molto meglio rispetto al ferro non eme.
• Ferro non eme: la maggior parte degli alimenti e degli integratori di ferro contiene ferro non eme, che rappresenta più dell’85% del ferro contenuto nella dieta media. Tuttavia, l’organismo assorbe meno del 20% del ferro non eme ingerito. Il ferro non eme viene assorbito meglio se consumato insieme a proteine animali e alla vitamina C.

La normale assunzione di ferro con la dieta può non essere sufficiente a rimpiazzare il ferro perso (dato che, in genere, in una dieta normale viene assorbito meno del 20% del ferro). Di conseguenza, la maggior parte dei soggetti con carenza di ferro deve assumere integratori per via orale, di solito una o due volte al giorno. Il ferro viene assorbito meglio a stomaco vuoto, 30 minuti prima dei pasti o 2 ore dopo i pasti, specie se il pasto comprende alimenti che ne riducono l’assorbimento, come le fibre vegetali, gli alimenti che contengono fitati (compresi il pane integrale, la crusca, i fagioli, la soia e le noci), il caffè e il tè.

Tuttavia, l’assunzione di integratori di ferro a stomaco vuoto può causare indigestione e stipsi. Per questo alcune persone devono assumere gli integratori durante i pasti. Gli antiacidi e gli integratori di calcio possono altresì ridurre l’assorbimento di ferro. L’assunzione di vitamina C sotto forma di succhi o integratori aumenta l’assorbimento di ferro, così come mangiare piccole quantità di carne, che contiene la forma di ferro meglio assorbibile (ferro eme). L’uso degli integratori di ferro può rendere le feci nere, un effetto collaterale innocuo.

FERRITINA E LIVELLO DI FERRO BASSO
La ferritina è una proteina deputata allo stoccaggio del ferro. Il dosaggio della sua concentrazione nel sangue indica la quantità di questo minerale nell'organismo e di conseguenza ci suggerisce l'entità delle riserve di ferro a disposizione di tutto il corpo.

I valori medi di ferritina nell'adulto sono:

• 20-120 microgrammi/L per le donne
• 20-200 microgrammi/L per gli uomini

Valori troppo bassi di ferritina possono indicare una situazione di carenza chiamata anemia. Una eventuale carenza si manifesta con sintomi quali affaticamento, pallore e debolezza.

L'anemia da carenza di ferro viene anche chiamata anemia sideropenica o anemia marziale. Quando i livelli di ferro sono insufficienti viene prodotta meno emoglobina con conseguente diminuita ossigenazione di cellule, tessuti e organi. Inoltre, una carenza di ferro comporta l'alterazione di numerosi processi metabolici a cui il ferro partecipa attivamente.

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sono 1 miliardo e 600 milioni le persone affette da questa condizione e si stima che in occidente le persone maggiormente a rischio siano le donne in età fertile e le donne in gravidanza.

CAUSE DELLA CARENZA DI FERRO
Vediamo le principali cause che possono determinare una carenza di ferro:

• Perdite di sangue: perdite di sangue possono provocare una riduzione dei livelli di ferro. I sanguinamenti possono essere esterni attraverso ferite, epistassi, emorroidi, ciclo mestruale abbondante, oppure anche interni, come nel caso di ulcere, ernie iatali, malattie infiammatorie intestinali e parassitosi.
• Gravidanza/allattamento: in queste due condizioni il fabbisogno di ferro è aumentato in quanto parte del ferro deve essere trasferito al nascituro o al neonato durante l'allattamento.
• Sport di resistenza: gli atleti che effettuano sport di resistenza aerobica sono i maggiormente a rischio a causa di una combinazione di fattori come aumentata sudorazione, stress ossidativi o infiammazioni.
• Apporto ridotto: una dieta non equilibrata, diete drastiche, disturbi alimentari possono compromettere il corretto apporto di ferro all'organismo.
• Malassorbimento: alcuni disturbi intestinali come diarrea, colon irritabile, morbo di Crohn possono determinare un diminuito assorbimento di ferro dalla dieta.
• Interventi chirurgici: Alcuni interventi chirurgici all'intestino possono compromettere la capacità di assorbimento del ferro.
• Carenza di vitamine: in particolare carenza vitamina C, vitamina B12 e acido folico (vitamina B9) che favoriscono l'assorbimento del ferro.

I principali sintomi causati da una carenza di ferro nell'organismo sono:

• Stanchezza, affaticamento e debolezza
• Colorito spento, pallore
• Anemia
• Bruciore alla lingua
• Labbra screpolate o irritate
• Vertigini e capogiri
• Mani e piedi freddi
• Unghie fragili
• Perdita di capelli
• Rigidità e affaticamento muscolare
• Mal di testa
• Insonnia

È giusto precisare che, oltre alla valutazione dei sintomi, per stabilire la mancanza di ferro è bene ricorrere ad analisi del sangue mirate. I rimedi per la carenza di ferro possono aiutare ad integrare questo minerale e a contrastare stanchezza, debolezza, anemia e gli altri sintomi. I rimedi naturali per la carenza di ferro possono trovarsi sotto forma di integratori alimentari, prodotti che come dice la parola stessa vanno ad integrare la nostra dieta ma non sostituiscono un'alimentazione sana ed equilibrata.

Gli integratori e i rimedi per aumentare in modo naturale il ferro possono avere differenti meccanismi d'azione e agire a diversi livelli:

• Favoriscono l'assorbimento del ferro
• Forniscono un supporto di ferro
• Promuovono la produzione di globuli rossi e contrastano l'anemia sideropenica
• Diminuiscono stanchezza fisica e debolezza muscolare

In generale, gli integratori di ferro sono formulati in modo da ridurre il più possibile gli effetti collaterali, per essere ben tollerati e per facilitare l'assorbimento di ferro motivo per cui spesso si trovano nella stessa formulazione ferro e vitamina C.

Gli integratori alimentari di ferro possono essere formulati in:

• Compresse
• Capsule
• Flaconcini pronti da bere
• Stick orosolubili
• Film orodispersibili
• Sciroppi
• Gocce

e possono essere assunti singolarmente o in associazione a terapie farmacologiche prescritte, sotto controllo medico.

Gli integratori per la carenza di ferro possono contenere anche vitamine e sali minerali che in modo sinergico agiscono sulla mancanza di ferro e combattono i sintomi principali come anemia, stanchezza fisica e debolezza muscolare.

• Ferro, gli integratori contengono vari sali di ferro che hanno lo scopo di essere facilmente assorbiti a livello intestinale
• Vitamina C, permette la massima assimilazione di ferro e svolge un'azione antiossidante
• Vitamina B12, interviene nella produzione dei globuli rossi
• Acido folico (vit.B9), contrasta l'anemia e rientra anch'esso nella produzione dei globuli rossi

I rimedi e gli integratori di ferro possono essere utili sia per una mancanza di ferro sia per una richiesta maggiore da parte dell'organismo, come in gravidanza o negli sportivi. Gli integratori per la carenza di ferro in gravidanza sono formulati per venire incontro alle necessità della futura mamma e solitamente contengono anche acido folico, importante per lo sviluppo del feto.

VANTAGGI della FORMULAZIONE COLLOIDALE SPRAY
Il ferro colloidale spray è molto comodo per i suoi benefici. La via di somministrazione sublinguale e buccale costituiscono, oggi, un’importante alternativa alla tradizionale via orale. La somministrazione sublinguale prevede il posizionamento del prodotto sotto la lingua. La somministrazione buccale, invece, ne prevede la collocazione tra le gengive e la guancia. Le regioni sublinguali e buccali sono rivestite da un epitelio squamoso stratificato non cheratinizzato. Sotto l’epitelio c’è la lamina propria e la sottomucosa costituita da tessuto connettivo, vasi sanguigni, vasi linfatici e muscoli lisci. Questa grande vascolarizzazione fa sì che le molecole possano essere assorbite rapidamente e siano immesse direttamente nella circolazione sistemica attraverso la vena cava superiore.

Le vie di somministrazione sublinguale e buccale hanno una serie di vantaggi:

• assorbimento più rapido: rispetto alla via di somministrazione orale;
• maggiore biodisponibilità: le molecole assorbite attraverso i vasi sanguigni entrano direttamente nella circolazione sistemica e bypassano i processi metabolici del primo passaggio epatico;
• scarsa metabolizzazione salivare: la saliva possiede una bassa attività di enzimatica;
• bypass della degradazione gastrica: il pH acido dello stomaco può deteriorare le molecole degli attivi a differenza del pH della bocca che è relativamente neutro;
• facile somministrazione: utile per i pazienti che presentano difficoltà della deglutizione.

Le vie di somministrazione sublinguale e buccale hanno dimostrato di essere un’alternativa efficace alla tradizionale via orale, soprattutto quando è richiesta un’azione rapida dei principi attivi. Inoltre, sono utili per le molecole che subiscono un’elevata clearance epatica o degradazione nel tratto gastrointestinale e per i pazienti che hanno difficoltà a deglutire.

Il ferro colloidale puro risolve brillantemente i problemi legati all’assorbimento duodenale della solita assunzione orale che rappresenta solo una percentuale, circa 10-15%, del ferro introdotto.

L’inconveniente è sempre stato superato somministrando dosi elevate di ferro. In letteratura si consigliano 100-200 mg di ferro elementare per somministrazione orale al dì da proseguire per alcuni mesi con l’obiettivo di reintegrare i depositi esauriti (Camaschella C. et al, 2015; Lopez A. et al, 2015). Recenti reviews segnalano che il ferro non assorbito date le sue capacità ossidanti non sia innocuo ma anzi possa danneggiare la mucosa intestinale con numerosi effetti collaterali. La presenza di un elevato valore di ferro nelle feci è associato ad un cambiamento della flora microbica intestinale con proliferazione delle specie patogene e diminuzione di quelle eubiotiche (Zimmermann MB et al, 2010). La terapia marziale transmucosale rappresenta una valida e sicura alternativa alla somministrazione di ferro per OS.

L’assunzioene di ferro colloidale sublinguale risolve questa difficoltà gastrica perché è inodore e insapore, basta spruzzarlo in bocca, così viene immediatamente assorbito dalle mucose e non coinvolge l’apparato digerente. In questo modo viene ottimamente tollerato dall’organismo e puoi procedere con un’assunzione senza problemi in qualsiasi momento della giornata.

La biodisponibilità del Ferro Colloidale– che dipende dalla nanotecnologia applicata a tutto il processo produttivo – permette l’apporto ottimale di ferro elementare con soli 20 spruzzi giornalieri, vantando appunto una biodisponibilità di circa 5 volte superiore alla media dei più comuni sali ferrosi. Infatti con 20 spruzzi giornalieri per gli adulti (15 per i ragazzi) si soddisfa ottimamente il fabbisogno di ferro giornaliero oltre a quello che si assorbe mediamente attraverso il cibo.

La formulazione in nanotecnologia oltre che a favorire l’assorbimento riduce al minimo gli effetti collaterali gastrointestinali dei normali integratori ferrosi come diarrea, stitichezza, nausea, vomito, dolori addominali e colorazione nera delle feci.

https://www.drmax.it/rimedi-per/carenza-di-ferro



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