Caronte e la lettura espressiva

Un libro, una parte di noi contenuta in quelle pagine. Una moltitudine di sensazioni che necessitano di essere espresse.

Un libro, una parte di noi contenuta in quelle pagine. Una moltitudine di sensazioni che necessitano di essere espresse. Il lettore è come “un traghettatore di emozioni”, questa l'immagine pensata da Francesca Saba, la quale tiene diversi laboratori di lettura espressiva a Cagliari. Come riuscire a comunicare in modo preciso ed espressivo ciò che si prova attraverso dei semplici caratteri stampati?
I punti cardine per una lettura espressiva sono diversi: una voce chiara, una dizione corretta, una postura adatta a ciò che si vuole comunicare, un ritmo di lettura conforme al ritmo del testo. La dizione mette in evidenza le differenze della lingua, ad esempio quelle tra vocali chiuse e aperte nella lingua italiana, delle quali, perlopiù, non ci accorgiamo. Un passo decisivo ai fini della comunicazione è la comprensione profonda del messaggio che l'autore vuole trasmettere al lettore. Per questo motivo occorre analizzare il testo dal punto di vista grammaticale e logico, abilità che si sviluppa grazie alla conoscenza dell'interpunzione, del vocabolario standard della lingua e del contesto intorno al quale il testo è stato scritto. Nella lettura, a differenza della recitazione, è necessario catturare l'attenzione dell'ascoltatore con il solo ausilio della pagina scritta, bisogna evitare, quindi, l'uso di codici secondari, non verbali. I gesti e il movimento del corpo sono oggetti di disturbo per il destinatario, così come l'uso di un medesimo tono nella lettura di descrizioni ed elenchi di parole.
Queste capacità si possono potenziare soltanto attraverso l'esercizio costante, la ricerca dei colori espressivi e la ripetizione dei passi interessati, abilità acquisibili tramite dei corsi di lettura espressiva.

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