Case di ringhiera – Dichiarazione di Achille Colombo Clerici al Corriere della Sera in sede di intervista pubblicata in data 22 dicembre
Le case di ringhiera a Milano presentano un modello abitativo che costituisce l’anello di congiunzione fra la corte agricola ed il condominio operaio.
Case di ringhiera – Dichiarazione di Achille Colombo Clerici al Corriere della Sera in sede di intervista pubblicata in data 22 dicembre 2010:
Le case di ringhiera a Milano presentano un modello abitativo che costituisce l’anello di congiunzione fra la corte agricola ed il condominio operaio.
La loro storicità sta dunque nell’essere una tipologia edilizia di passaggio dalla cultura della città agricolo-commerciale dei primi dell’Ottocento alla cultura della città industriale-finanziaria dei primi del Novecento.
Oggi, la loro condizione urbana dipende dalla qualità del quartiere.
Nelle zone centrali, eleganti, storiche le case di ringhiera sono state oggetto di operazioni di recupero curate nello stile e nella qualità.
Il loro fascino deriva dal fatto che esse propongono una vita di una certa vivacità; non solo improntata a quella dell’antico cortile milanese nel quale convergeva la vita esterna della famiglia, ma vagamente riecheggiante anche la vita bohemienne.
Attirano giovani coppie, managers, operatori nel campo della comunicazione, della moda, del design, delle arti figurative, che fanno tendenza.
Nelle zone popolari e periferiche le case di ringhiera sono rimaste nell’abbandono e nel degrado, spesso occupate da immigrati che vi trovano la prima accoglienza.
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