Certificazioni dei materiali a contatto con gli alimenti
Abbiamo deciso di scrivere questo articolo in seguito alle molte richieste sulle certificazioni dei materiali a contatto con gli alimenti. Richieste spesso confusionarie derivanti dai requisiti di un ambiente non semplice ed in continua evoluzione...
Abbiamo deciso di scrivere questo articolo in seguito alle molte richieste sulle certificazioni dei materiali a contatto con gli alimenti. Richieste spesso confusionarie derivanti dai requisiti di un ambiente non semplice ed in continua evoluzione.
I requisiti richiesti dai regolamenti per le certificazioni dei materiali a contatto con gli alimenti devono essere adottati e rispettati da tutte quelle organizzazioni che producono materiali che possono avere un contatto diretto ed indiretto con gli alimenti.
Questi materiali possono essere macchinari, piani, contenitori e materiali per il confezionamento a contatto. Tutte le organizzazioni produttrici di cui sopra, per il rispetto dei requisiti obbligatori della sicurezza alimentare devono rispettare questi regolamenti.
Certificazioni dei materiali a contatto con gli alimenti
Quindi. È realmente una certificazione? No. Impropriamente si parla delle certificazioni dei materiali a contatto con gli alimenti, Quando in realtà è una dichiarazione MOCA, un obbligo, che è tenuta a rilasciare l’azienda produttrice sulla base del rispetto dei requisiti applicabili avvalorata da test analisi di riferimento.
Sono molte le attività ispettive che vengono effettuate da organismi di certificazione per aiutare le aziende nel raggiungimento di questo obbiettivo ed avvalorarne i risultati. Ma non sono necessarie in quanto un’organizzazione può arrivare all’obbiettivo anche da sola.
Le normative obbligatorie di riferimento
I requisiti obbligatori per i materiali a contatto con gli alimenti sono molteplici ed è veramente un mondo in continuo movimento. Vuoi per la ricerca dei nuovi materiali vuoi per la sostenibilità. Vediamo le normative obbligatorie di riferimento:
Reg CE CE 1935/04 – Il regolamento base che contiene i requisiti di riferimento per i materiali e gli oggetti che possono essere utilizzati in contatto con gli Alimenti;
Reg CE 2023/06 – Il regolamento che definisce le buone pratiche di fabbricazione dei materiali che possono essere utilizzati per il contatto alimentare;
Reg CE 10/11 – Il regolamento specifico per i requisiti dei materiali plastici che possono essere utilizzati a contatto con gli alimenti. Questo regolamento riporta varie modifiche;
Reg CE 1906/15 – Il regolamento che definisce l’utilizzo delle plastiche riciclate nella produzione dei materiali a contatto con gli alimenti;
Reg CE 450/09 – Il regolamento per le specifiche sui materiali attivi ed intelligenti che possono venire a contatto con gli alimenti;
FDA: 21– Il regolamento che devono rispettare quelle organizzazioni che operano nel mercato statunitense. PART 172, food additives permitted for direct addition to food for human consumption ; PART 174, Indirect Food Additives : General.
Un’organizzazione che necessiti di una dichiarazione di conformità MOCA avrà quindi sue strade:
In caso di realtà strutturate, quest’ultime possono scegliere di seguire l’iter singolarmente, con l’assistenza di un laboratorio di analisi, di tecnici e strutture adeguate al contesto. Immettendo sul mercato prodotti sicuri secondo le giuste caratteristiche e con a sostengo evidenze sulla loro conformità al contatto alimentare;
In caso di realtà più piccole o dove vi sia interesse di seguire questa via, collaborare con un organismo di certificazione che valuterà:
La conformità alle buone pratiche di fabbricazione GMP;
Il sistema per l’assicurazione della qualità dei processi aziendali;
Il sistema di controllo e monitoraggio dei parametri qualitativi per il contatto con gli alimenti;
La valutazione, le dichiarazioni di conformità in base alla normativa applicabile.
La verifica volontaria di un ente terzo potrà sicuramente essere un valore aggiunto, che permetterà spendibilità commerciale e la prevenzione di possibili contestazioni e sanzioni inerente alla messa in commercio di prodotti non in linea con i requisiti.
L’organismo di certificazione dopo l’effettuazione della verifica documentale e su campo rilascerà una certificazione di prodotto con una validità che potrà variare dai 3 ai 5 anni.
Ambito volontario delle certificazioni dei materiali a contatto con gli alimenti
Oltre al rispetto dei quattro punti cardine dei requisiti obbligatori, ovvero:
operare secondo buone pratiche di produzione;
l’assicurazione e del controllo qualità dei prodotti;
tracciabilità dei prodotti e materiali;
documentazione inerente alle evidenze ed alle dichiarazioni di conformità,
L’organizzazione può dotarsi anche di certificazioni volontarie in questo campo.Le norme e standard per le Certificazioni dei materiali a contatto con gli alimenti sono utili per affermare a livello internazionale la capacità dell’organizzazione di produrre, trasformare ed effettuare lavorazione rispettando i requisiti applicabili.
Includendo anche requisiti che in genere sono prioritari dell’ambito puro food. Vediamo:
Norma Iso 22000 per la creazione di un sistema di gestione per la sicurezza alimentare in ambito di produzione di materiali adatti al contatto dell’alimento. Riconosciuta a livello internazionale come la norma di sistema per la sicurezza alimentare ma non riconosciuta da GFSI;
Standard Fssc 22000 norma privata riconosciuta da GFSI come i due seguenti, che unisce i requisiti di un sistema di gestione Iso 22000 unendo anche i prerequisiti della norma Iso 22004 per il packaging e specifici requisiti di GFSI.
Standard BRC Packaging standard privato per le organizzazioni che operano nel contesto della GDO anglosassone;
Standard IFS Packaging standard privato per le aziende che operano nell’area della GDO franco, tedesca, applicato in tutta Europa ed anche in Italia.
Queste norme e standard per le Certificazioni dei materiali a contatto con gli alimenti richiedono il totale rispetto dei requisiti obbligatori, richiedendo l’implementazione di un sistema di gestione con requisiti che vanno al di là della sicurezza alimentare.
Oltre a queste norme e standard si possono affiancare delle soluzioni per l’utilizzo di materiali della filiera della carta sostenibile, materiali biodegradabili o altri.
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