AZIENDALI
Articolo

Christian Aleotti, quando il segreto del successo significa duro lavoro, lucidità e visione

05/09/16

Intervista a Christian Aleotti, co-C.E.O. di Cellularline.

FotoIl segreto del successo non esiste, o almeno: per ogni azienda, startup e impresa, il successo può venire da scelte anche molto diverse. Christian Aleotti, lei lavora in un’azienda da quando è un adolescente, che ne pensa?

Lucidità e duro lavoro. Non sono solo parole, ma i due fattori chiave che ho capito sarebbero stati necessari per sviluppare il business iniziato dall'azienda di famiglia nel 1990. Avevo quattordici anni quando ho iniziato e che sarebbe stata dura l’ho capito subito.

Eravate agli esordi in Cellularline, l’azienda in cui lavora..

Dal lancio del primo carica batterie per auto, con cui l’azienda si fece conoscere sul mercato, alle migliaia di accessori oggi presenti nella gamma Cellularline, sono passati solamente 26 anni. “Solamente” dico perché è uno spazio di tempo che, per alcuni settori, non porta balzi di innovazione significativi ma che, per il nostro mercato, equivale a ere geologiche. Dall'iniziale intuizione di un business potenziale – la ricarica del cellulare in auto - in 26 anni Cellularline è diventato il brand leader per gli accessori dedicati a smartphone e tablet. E, per rispondere alla sua domanda, direi che il duro lavoro e la lucidità stavano esattamente in questo: capire cosa serviva al mercato (lucidità) e perseguire l’obiettivo (duro lavoro).

Christian Aleotti, in seguito alla sua esperienza in azienda, prima di diventarne CEO, è stato product manager. Cosa ha significato occuparsi del “prodotto”?

Ho iniziato a lavorare in Cellularline molto presto: quasi in anticipo sulla tabella di marcia. Ma mi ritengo estremamente fortunato in quanto ho potuto vivere gran parte dello sviluppo dell’azienda sperimentando in prima persona il lavoro in tutti i reparti, facendomi davvero le ossa con la cosiddetta “gavetta”. Questa esperienza ha avuto un impatto fondamentale sulla formazione dell’imprenditore che sono diventato oggi.
Il lavoro mi ha permesso di capire e padroneggiare tutte le fasi di sviluppo del prodotto e della vendita. Se non avessi iniziato dal magazzino e dall'ufficio tecnico, da cui partivano ordini e le attività di organizzazione per la vendita, non avrei capito cosa significa occuparsi del prodotto.

È stato più un fatto di conoscenza o di esperienza?

La conoscenza è potere. Non si diventa leader di mercato solamente per aver avuto un’intuizione, si diventa leader di mercato se ne si comprendono i meccanismi, i suoi sviluppi, i suoi rischi, le sue potenzialità e lo scenario competitivo al suo interno. E intesa in questi termini, la conoscenza è esperienza.

E poi c’è la visione..

Certamente. Per essere leader, si deve essere sempre più avanti degli altri, anticipare i tempi e le esigenze, avere la visione. E nel mercato degli accessori per device mobili, ciò di cui si occupa Cellularline, dove il tasso di innovazione è elevatissimo e i tempi di reazione sempre più brevi, esserlo è veramente sfidante. Perché avere visione comporta dei rischi: puoi anticipare le esigenze del consumatore ma ci sono infinite variabili di mercato che ne condizionano gli esiti, come la crisi economica o l’impatto dei social network.

L’attenzione alla realtà resta sempre un approdo sicuro?

Mantenere lucidità e lavorare meglio di tutti mi ha permesso di portare in azienda persone capaci e brillanti in grado di contribuire attivamente allo sviluppo e mi ha permesso di scegliere gli investitori e i partner strategici migliori. Mantenere lucidità, lo ripeto, permette di capire quali dei molteplici stimoli che riceviamo quotidianamente dall'industria dei device siano da cogliere e da sviluppare, trasformandoli in innovazione per gli utenti finali e in crescita per l’azienda. La visione sul futuro si basa sull'attenta osservazione del presente.

Cosa si aspetta dal futuro del settore?

Non mancano le sfide perché un mercato che, anno dopo anno, ha superato tutte le stime di volume di affari previste dimostra che c’è ancora tanto da fare e da creare. Tutto ciò che è stato e tutto quello che ho imparato sono le armi con cui mi appresto, assieme a tutti gli altri manager dell’azienda, a vincere queste sfide.

Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
Michela Gatti
Responsabile account:
Michela Gatti (Responsabile pubblicazioni)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
RSS di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere