Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni: “Investiti 15 miliardi in Italia negli ultimi 3 anni”
Claudio Descalzi, numero uno di Eni, sottolinea i recenti risultati positivi della società: superato stress-tess del mini barile e crescita produttiva al 15%
Eni supera i propri competitor nel numero di scoperte e passa lo stress-test. La società, amministrata da Claudio Descalzi, conferma nel frattempo gli investimenti in Italia e il ruolo chiave del nostro Paese come sede principale del Know-how della società.
Claudio Descalzi: l’intervista a “Corriere Economia” dell’AD di Eni
Superamento dello stress-test del mini-barile e maggior numero di scoperte rispetto ai competitor: l’Eni è più forte, come ha sottolineato l’AD Claudio Descalzi in un’intervista a Corriere Economia, e continuerà a puntare sull’Italia, che resta centrale nelle strategie del gruppo: “Abbiamo speso più di 15 miliardi nell’ultimo triennio. Una massa notevole, come una legge finanziaria, e continuiamo a farlo. Chi dice “volete abbandonare l’Italia” non legge i nostri bilanci – ha dichiarato il manager sottolineando che l’Italia è la sede di un know-how importantissimo – Tutta la parte di calcolo e i modelli proprietari, tutta la ricerca scientifica e l’ingegneria sono qui”. Sui risultati di Eni nei tre anni della sua gestione, Claudio Descalzi ha evidenziato come Eni sia uscita “molto bene” dallo stress-test, registrando una crescita produttiva del 15% e un abbassamento dei costi di struttura da 2,2 a 1,4 miliardi l’anno: “La cura dimagrante c’è stata ma è avvenuta rafforzando i muscoli dell’Eni. E senza mandare a casa nessuno, cosa che non definirei proprio banale. L’industria nel suo complesso ha perso in questo periodo 440 mila persone, noi invece ne abbiamo assunte mille”. In linea con questi dati il rapporto scoperte-produzione di giacimenti: dal 2009 ad oggi 260%. “Un’anomalia” la definisce ironicamente il manager: “Dal 2009 a oggi le major hanno scoperto il 30% di quello che hanno prodotto e per questo si trovano nella necessità di fare qualche acquisizione. Noi abbiamo trovato giacimenti “giant” ogni due anni. Speriamo di replicare i successi, anche se forse più a lungo termine dovremo fare qualcosa”.
Claudio Descalzi: formazione e carriera dell’Amministratore Delegato di Eni
Classe 1955, originario di Milano, Claudio Descalzi è l’attuale Amministratore Delegato della società Eni, nominato alla guida del gruppo nel maggio del 2014. Oltre alla Laurea Honoris Causa, conferitagli dall’Università di Tor Vergata per le politiche a sostegno dell’ambiente, Claudio Descalzi si è laureato presso l’Università di Milano, in Fisica. Inizia la sua esperienza in Eni nel 1981, attivo come ingegnere di giacimento. In seguito diventa Project Manager, guidando nel corso degli anni ’90 le consociate dell’azienda in Nigeria e Congo, maturando competenze professionali che lo renderanno idoneo a ricoprire importi incarichi manageriali, rivestendo nel biennio 2000 - 2001 il ruolo di Direttore dell’area geografica per il Medio Oriente, Africa e Cina. Tra il 2002 e il 2005 l’incarico di Claudio Descalzi si estende anche all’Italia. Tra il 2005 e il 2014 inizia la sua ascesa ai vertici della società, diventando Vice Direttore Generale di Eni, Chief Operating Officer e infine Amministratore Delegato.