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Clinica della Ciclotimia

11/07/07

Il Dr. Giuseppe Ruffolo, psichiatra, discute delle principali manifestazioni cliniche della ciclotimia.

Il quadro clinico della ciclotimia è complesso e ricco di manifestazioni psicopatologiche che si esprimono prevalentemente sul piano comportamentale e delle relazioni interpersonali.

Sul versante affettivo i ciclotimici mostrano alternanza continua di “alti” e “bassi, per periodi prolungati di tempo. I cicli si susseguono in maniera irregolare, i cambiamenti d’umore sono spesso repentini, mentre è rara l’interposizione di periodi di relativa stabilità del tono affettivo. L’imprevedibilità delle oscillazioni dell’umore rappresenta una delle maggiori cause di disagio per i soggetti ciclotimici, in quanto contribuisce a far vacillare il proprio senso del “sé” e produce una notevole instabilità sul piano vocazionale, comportamentale e delle relazioni interpersonali.

Le oscillazioni dell’umore dei ciclotimici possiedono una componente circadiana con caratteristiche bifasiche, ad esempio la letargia si alterna all’euforia, una ridotta produttività verbale si alterna a loquacità eccessiva, una bassa fiducia in sé stessi si sostituisce ad una fiducia eccessiva nelle proprie capacità.

E’ sul piano dei rapporti con gli altri che il disturbo procura più spesso disagi e difficoltà. I familiari e gli amici fanno notare come essi appaiano spesso privi di tatto ed ostili verso le persone che hanno intorno; in molti casi sono presenti esplosioni di rabbia a seguito di controversie di scarsa rilevanza oggettiva. Per la maggior parte del tempo i ciclotimici sono consapevoli della loro instabilità emotiva e dei loro attacchi di rabbia e ciò produce, una volta calmatisi, notevole imbarazzo per l’aver perso il controllo.

La reattività dell’umore dell’umore agli eventi è una caratteristica tipica della ciclotimia, un vero e proprio principio organizzatore del quadro clinico. Nei ciclotimici, infatti, è spesso presente, come tratto stabile fin dall'adolescenza, una particolare sensibilità emotiva agli stimoli ambientali che porta questi soggetti, da una parte a reagire ad eventi favorevoli riacquistando rapidamente gioia, entusiasmo, iniziativa e dinamicità (talora anche con eccessiva euforia ed impulsività) dall’altro ad abbattersi in caso di avvenimenti “negativi” (reali o vissuti come tali), con sentimenti di profonda prostrazione, tristezza, astenia. In quest’ottica contrarietà e delusioni anche minime possono far precipitare nello sconforto con reazioni talora clamorose o con la messa in atto di gesti autolesivi.

Risposte emotive esagerate, sia positive che negative, possono essere scatenate da ogni sorta di stimolo esterno, sia esso di natura psicologica (per esempio innamoramenti vs delusioni sentimentali), che ambientale (per esempio cambiamenti metereologici o cambiamenti di fuso orario), fisico (per esempio, immobilità vs iperattività) o chimico (per esempio, farmaci o sostanze di abuso).



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