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Come automatizzare il tuo Airbnb in 5 mosse

5 semplici mosse su come automatizzare il tuo Airbnb e che possono aiutarti ad allargare il tuo business senza farti impazzire.

FotoSei nel mondo degli affitti brevi e vuoi automatizzare il suo Airbnb. Le ragioni possono essere molte. Gestire uno o più alloggi in affitto breve può richiedere molto impegno in termini di tempo ed energie e quindi per non sentirsi sopraffatti dal proprio business è necessario organizzarlo meglio. O magari non ti interessa massimizzare i guadagni ma vuoi costruirti una piccola rendita passiva. Quale che sia la ragione, automatizzare il tuo Airbnb a un certo punto diventa quasi un passaggio d’obbligo. Qui di seguito cinque consigli su come automatizzare il tuo Airbnb.

1. Automatizzare il check-in
Il check-in è una delle operazioni più onerose in termini di tempo. Per il guest devi essere reperibile h 24 sette giorni su sette e tu hai anche una vita privata. Spesso mettersi d’accordo sull’orario di arrivo diventa una vera e propria impresa e così per stare dietro ai tuoi rischi di avere impegnata l’intera giornata o vederti disturbato il riposo notturno da un ospite ritardatario. Questo capita quando si tratta di una singola stanza, immagina quando hai 3 o 4 stanze da gestire o quando hai diversi alloggi dislocati in parti diversi della città.

Da diversi anni le varie piattaforme di affitti brevi come Airbnb e Booking hanno messo l’opzione di di self check-in. Questo tipo di impostazione permette agli host di rendere automatica la parte documentale del check-in, ovviamente manca la parte della consegna delle chiavi.

Un modo semplice per automatizzare la consegna delle chiavi è quello di apporle in apposite cassette chiuse a combinazione e fornire all’ospite la combinazione per poterle aprire.

Esistono però metodi più tecnologici e per certi versi anche più sicuri. Esistono aziende specializzate nel check in automatico che mettono a disposizione box di cassette di raccolta accessibili sono con apposita app (ne abbiamo parlato qui) oppure le serrature elettroniche che consentono l’utilizzo di più codici di accesso.


2. Pulizia
E’ forse l’aspetto che richiede più tempo. Se il check-in richiede disponibilità costante, la pulizia richiede tempo materiale per eseguirla. Molti host sono tentati di cercare di risparmiare denaro pulendo direttamente il proprio immobile. Ma se il tuo obiettivo è essere veramente indipendente con la tua attività, devi automatizzarla.

Per ciò che concerne la pulizia, puoi assumere un’impresa di pulizie professionale o puoi assumere persone che conosci. Il settore delle pulizie degli alloggi sta crescendo notevolmente ed è sempre più facile trovare aziende che offrono questo genere di servizio.

Quando ci si rivolge a esterni è importante stabilire una finestra temporale specifica nel quale devono effettuare le operazioni di pulizia (ad esempio, dalle 10:00 alle 15:00).

Quando lo metti sul pilota automatico, il tuo team riprenderà automaticamente da dove gli ospiti si erano interrotti, pulirà durante la finestra e non dovrai pulire il posto da solo.


3. Manutenzione
Altro step importante per automatizzare il tuo Airbnb è la manutenzione . L’assunzione di un addetto alla manutenzione assicurerà che qualsiasi cosa rotta venga riparata il prima possibile. Il manutentore lavorerà su chiamata, meglio se un libero professionista col quale poter scrivere un contratto di manutenzione. Anche in questo caso è bene fissare delle finestre temporali o dei tempi massimi di risposta.


4. Less is more
Less is more è una locuzione di lingua inglese coniata dall’architetto tedesco Ludwig Mies van der Rohe, per indicare un’architettura dedita all’essenziale.

Senza dilungarci in particolari sofismi e senza ricorrere a designer di fama internazionale, il concetto è che nel mondo degli affitti brevi è necessario creare ambienti caldi e confortevoli, ma allo stesso tempo meno oggetti e mobili sono presenti nell’immobile e minore è la probabilità che si vada incontro a danni o disagi col guest. Per cui non riempite la vostra stanza di oggetti fragili o che inibiscono i movimenti nelle stanze. Fate finta che il vostro guest sia un elefante all’interno di un negozio di cristalli.

Anche per la tecnologia discorso analogo. Fate cose semplici e che siano funzionali all’affitto breve. Sì, ad esempio, alle lampade con sensore di movimento, quelle che si accendono in autonomia quando una persona passa entro il raggio di copertura del sensore. No a comandi a distanza per aprire e chiudere le serrande.

Meno difficoltà date al vostro guest e minori saranno i problemi che vi può creare.


5. Comunicazione
E’ un’aspetto molto importante. La comunicazione col guest e con lo staff. Come supporto tecnologico si possono usare le diverse app di messaggistica o direttamente la conversazione vocale.

Col guest è importante offrirgli sicurezza. Occorre dare l’impressione di esserci. Di essere sempre sul pezzo, di conoscere l’immobile che si affitta e di rispondere alle richieste di chiarimenti o dubbi del guest.

Con lo staff, ossia gli addetti alle pulizie e manutenzione è importante che la comunicazione sia fluida. Chiedere agli addetti alle pulizie le foto dell’alloggio soprattutto in fase di check out, informazioni o foto di eventuali danni in modo da attivare i manutentori.



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