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Come creare e comunicare un brand

29/10/11

Cosa ci deve essere dietro un brand vincente? Quali sono gli impegni che il brand si deve saper prendere con il suo target? Come lo si crea e come lo si veicola?

Nei tre articoli più recenti di aiblog.it scopriamo la storia del PORKY'S Grill & Restaurant di Vicenza, un ristorante rustico che necessita di rilancio.

Quali sono le esigenze del cliente che vuole rilanciare il locale?

Attirare nuova clientela straniera 'americanizzando' il ristorante.
Il bacino di utenza principale del nuovo Porky's infatti è composto da un folto plotone di statunitensi stabilmente residenti nei limitrofi per lavoro.

Nasce un logo adatto al caso, cioè che riesce a esprimere tradizione, buona cucina e soprattutto una atmosfera confortevole che ora deve essere comunicata al pubblico.

Tutto nasce da un volantino che attira l'attenzione di diversi americani sul web.
Strano a dirsi ma uno in particolare ci propone di aiutarci a trovare le linee guida di un buon locale per americani.
Infatti quello che ci vuole è un ambiente autentico, non la solita visione turistica del pub americano fatto di luoghi comuni e più simili a Gardaland che ad un locale genuino.

Il nostro amico è proprio quello che ci vuole.

Voglio che la comunicazione punti su connotati seppur western ma classici e non sullo stile country.

Ora si tratta di creare il logo giusto.
Volevo stuzzicare la gente e renderlo attraente soprattutto per i significati reconditi.
Perché non giocare con la seduttività del prodotto offerto dal ristorante? Perché non fare leva in modo ironico sul piatto forte della casa?

L'ironia si basava sulla maliziosità delle immagini seducenti 'spiate' dalla serratura stavolta sostituite dall'innocente sedere di un suino. Lo trovo molto ironico ed ingenuamente provocatorio.
Da lì ad escogitare un payoff intrigante fu un passo ancor più immediato: "Don't Just Peek" (non spiare soltanto) a voler sottolineare ulteriormente l'invito… ad entrare… nel ristorante.

Ma l'aspetto più affascinante e determinante nello sviluppo di una buona comunicazione fa necessariamente leva sulla corretta interpretazione del messaggio che deve giungere alla clientela.

Il lancio di un nuovo marchio deve necessariamente fare leva sul branding, ovvero la comunicazione delle caratteristiche del locale quali:


1) qualità del cibo;

2) qualità del servizio;

3) tipicità del piatto forte;

4) personalità del marchio e della comunicazione;

5) l'intrattenimento offerto;

6) accoglienza del locale.

Tutti questi aspetti devono essere curati allo stesso modo. Non c'è un ordine di importanza vero e proprio.
Ognuno degli aspetti elencati contribuisce a creare una immagine di qualità che la comunicazione può trasformare nell'aspetto di affidabilità ovvero di una buona reputazione del locale che poi raggiunge il proprio apice in senso positivo o negativo con il passaparola.

Questi sono i requisiti minimi che una proposta seria deve avere prima di essere fatta ai clienti.

Un nodo che ho ritenuto cruciale è che per ognuno dei nostri potenziali clienti la lontananza da casa potesse essere un fattore di frustrazione.
Il locale rustico così com'era veniva ampiamente incontro alle esigenze dei clienti ma quello che mancava erano diverse cose, inclusa una comunicazione che potesse fare leva sull'immaginario collettivo della comunità americana.

Quale modo migliore per comunicare con messaggi subliminali con quella fascia inevitabilmente nostalgica del nostro target che non fossero i dipinti di Norman Rockwell?

Nei tre articoli di aiblog.it la storia viene sviscerata ampiamente e mette il lettore di fronte alle risposte del caso.



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