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Come funziona la rivalsa del datore di lavoro in caso di sinistro

La rivalsa del datore di lavoro è il diritto dell'impresa a ottenere il risarcimento per un dipendente infortunato durante un'incidente anche esterno all'azienda.

pixabayQuando un dipendente di un'azienda resta coinvolto in un incidente stradale o in qualsiasi altro sinistro, ci sono anche altri soggetto che subiscono un danno. Oltre al danno morale e al danno riflesso (ai familiari della vittima), anche il datore di lavoro ha diritto ad un risarcimento.

Gli oneri del datore di lavoro in caso di sinistro del dipendente

La legge stabilisce che il dipendente di un’azienda che subisce un infortunio, ha il diritto a conservare il posto di lavoro. Per tale motivo l'azienda deve corrispondere al dipendente:
Stipendio;
TFR;
Tredicesima;
contributi;
altri eventuali corrispettivi;
Assunzione nuovo dipendente sostituto

Nel caso in cui un dipendente dovesse assentarsi dal lavoro, per un infortunio più o meno grave, si palesano altri tipi di danni per il datore di lavoro, proprio per l'assenza del dipendente. I costi fissi da corrispondere al dipendente sono la base, il costo per un'assunzione temporanea è un'altra parte della spesa. Inoltre, nel caso in cui il dipendente fosse un operaio specializzato o un tecnico con mansioni specifiche, il datore di lavoro potrebbe, per l'assenza del dipendente, anche rallentare le lavorazioni o perdere una commessa.

Ciò potrebbe accadere perché non è semplice trovare in pochi giorni un dipendente con le stesse qualifiche, e un eventuale periodo di formazione per un nuovo dipendente allungherebbe i tempi, provocando un ulteriore danno al datore di lavoro.

Bisogna considerare, inoltre, il danno per il datore di lavoro, quando quest’ultimo deve ricorrere ad altri lavoratori con le stesse professionalità, oppure a risorse di altre aziende, per rispettare gli accordi sottoscritti, con costi ulteriori.

Molte compagnie di assicurazione tendono a evitare di riconoscere il diritto di rivalsa, ricorrendo a specifiche clausole o facendo ostruzionismo.

Il datore di lavoro ha il diritto di agire direttamente nei confronti della compagnia, per conto proprio, senza doverlo fare di concerto con il dipendente infortunato.

Cosa stabilisce la legge?
L’altro articolo degno di menzione è l’art. 144 del codice delle assicurazioni private, il quale stabilisce che il danneggiato del sinistro causato dalla circolazione di un veicolo con obbligo di assicurazione, ha azione diretta di risarcimento del danno nei confronti dell’impresa di assicurazione del responsabile civile.

Tutte le operazioni da svolgere prima e dopo la richiesta di risarcimento, richiedono la massima attenzione e competenza, per tale motivo bisogna rivolgersi a studi professionali specializzati in risarcimento rivalsa del datore di lavoro. Uno dei consulenti più preparati a livello nazionale, è Tutelaprima. Lo studio, infatti, possiede competenze specifiche, inerenti tutto l’iter da seguire. Tutto ciò, proprio perché, spesso, il danno che si configura per il datore di lavoro è molto ampio (costi stipendi, TFR, ritardi su commesse ecc.). Non bisogna dimenticare, inoltre, che si tratta di un tema scivoloso, molto complesso e richiede competenze avanzate.



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