Compravendita immobiliare. Problematiche sorte dopo l'acquisto. La Ristrutturazione post rogito
Frequentemente dopo un acquisto recente di un immobile, lo stesso viene affidato ad una ditta edile per l'esecuzione di lavori di ristrutturazione. Si pone il problema di quale Iva applicare per determinati materiali quali porte, piastrelle, rubinetteria etc.
L’Iva con aliquota agevolata al 10% trova applicazione nei lavori di recupero del patrimonio edilizio realizzati su fabbricati residenziali. Si noti che dal 13 maggio 2011 per usufruirne non occorre indicare in fattura il costo della manodopera utilizzata .Prima di tale data l’indicazione era obbligatoria per beneficiare del 36% sulle spese di recupero del patrimonio edilizio e del 55% sulle spese per il risparmio energetico).
Tornando al tema l'Iva al 10% si applica, in particolare, a:
- prestazioni di servizi dipendenti da contratti di appalto o d’opera relativi alla realizzazione degli interventi di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione
- acquisto di beni, con esclusione di materie prime e semilavorati, forniti per la realizzazione degli stessi interventi di restauro, risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia.
L’aliquota agevolata si applica, inoltre, alle forniture dei cosiddetti beni finiti, ossia a quei beni che, benché incorporati nella costruzione, conservano la propria individualità (ad esempio, porte, infissi esterni, sanitari, caldaie, eccetera).
L’agevolazione spetta sia quando l’acquisto è fatto direttamente dal committente dei lavori, sia quando ad acquistare i beni è la ditta ( contratto di appalto) o il prestatore d’opera (contratto d'opera ) che li esegue.
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