Compravendite immobiliari. Valutazione della sensibilità dei vicini e dell'amministratore
Compravendita immobili: Quando si acquista un immobile bisognerebbe valutare non solo lo qualità intrinseca degli impianti di sicurezza ma anche la disponibilità dei condomini ad affrontare tematiche pertinenti l'incolumità delle persone e del bene "casa"
Sempre piu’ frequentemente gli organi di stampa riportano notizie come queste:
"Sconvolto da una relazione sentimentale finita male, prima si è tagliato le vene dei polsi con una lametta poi, nel timore di non riuscire a mettere in atto il gesto estremo, è andato in cucina ed ha aperto il gas . Il gesto folle di un trentanovenne di origine milanese ha rischiato di far saltare in aria un intero condominio composto da 14 appartamenti."
“Fino a qualche anno fa abitava nel nostro condominio una signora anziana e molto "svanita". Una sera si addormentò con il gas acceso. L’acqua bollente era tracimata dalla pentola ed aveva spento la fiamma; casualmente me ne accorsi e chiamai i Vigili del Fuoco; quella volta ci andò bene, “
Che fare in questi casi? Chi ha in casa un sensore che avvisa per le fughe di gas? A parte il problema legato all’incolumità ci si può tutelare con una polizza assicurativa? Se avete un vicino di casa "a rischio" come vi comportate?
La problematica , pare molto sentita dai proprietari di unità collcate in condomini di non recente costruzione (problematiche che fra l’altro riguardano anche i rischi elettrici , gli incendi e l'avvelenamento da anidride carbonica).
Trova soluzione nella installazione da parte di tutti i condomini (pare lapalissiano affermare che diversamente non avrebbe senso) di identiche apparecchiature da installare nei singoli appartamenti. Le soluzioni tecniche più opportune , evidentemente, vanno assunte colloquiando con imprese specializzate; Spesso un buon apparecchio tutela da tutti e quattro i rischi (n.d.r gas,elettrico,incendio, ossido di carbonio)
A parere di chi scrive la migliore soluzione consiste nell’ installazione di rilevatori di metano collegati ad un' elettrovalvola che blocchi l'emissione di gas metano e nello stesso tempo avvii automaticamente un aspiratore che incameri ed evaqui il gas fuoriuscito, il contemporaneo stacco della linea elettrica, l’ accensione di luci di emergenza. Esistono varie soluzioni: Il tecnico saprà suggerire la migliore in base alle esigenze ; sarà inoltre opportuno controllare i tubi di conduzione del gas (sia quelli in gomma che quelli in rame , eventualmente da portare all'esterno) che non siano usurati o presentino perdite. Altra precauzione importante è installare termocopie sui fornelli che interrompano il gas se si spegne la fiamma. Per le cucine di nuova generazione sono obbligatorie ed a tale coercizione non si può che rivolgere un plauso.
Ma paradossalmente il problema piu' grosso è un altro : i limitati poteri su cui può far conto l'amministratore condominiale nell’imporre e verificare che TUTTI abbiano ottemperato alla delibera. Se l'assemblea condominiale , per ovviare alle serie problematiche illustrate, optasse per la obbligatorietà da parte di tutti i condomini di fornirsi ed installare valvole di sicurezza a chiusura automatica che interrompessero automaticamente l'afflusso di gas in caso di perdite, avrebbe l'amministratore condominiale i poteri per accedere all'unità immobiliare e constatare l' effettivo avvenuto posizionamento? Secondo le norme attuali indicate nel Codice Civile la risposta è no.
E allora che fare, ? Almeno fino alla riforma del condominio in discussione in Parlamento e che potrebbe prevedere i necessari poteri per entrare coattivamente nell'appartamento, l' assemblea potrebbe deliberare che sia il condominio ( e non il condomino) ad acquistare per tutti identiche valvole di sicurezza e che l’ amministratore disponga la loro installazione solamente dopo che tutti i condomini abbiano pagato la quota spettante anche se a tale risultato dovesse pervenire d’imperio, previo decreto ingiuntivo forte dei poteri di cui all' art. 63 delle disposiz. att.ne codice civile. Appare evidente che dopo aver pagato l’ apparecchiatura il condomino non avrebbe più interesse ad opporsi alla sua installazione.
In casi patologici non rimarrebbe che chiedere l'intervento della Autorità Giudiziaria che imponga al condomino l'osservanza della delibera e disponga i criteri postumi di verifica , fino ad autorizzare la Polizia e Vigili del Fuoco ad entrare nei locali.
Vantaggi ne deriverebbero anche da un punto di vista patrimoniale: nella stipula della Polizza Incendi -RCT , l’amministratore potrebbe negoziare un minor premio visto che l’adozione delle cautele sopra illustrate implicherebbero sensibile diminuzione del rischio.
Ennio Alessandro Rossi
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