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Concerto del 1° maggio: i segreti della sicurezza

17/05/10

ATS ci svela le problematiche relative alla gestione della sicurezza del concerto del 1° maggio a Roma, in piazza S.Giovanni. Gli addetti alla sicurezza diventano dei veri angeli custodi che hanno la responsabilità di garantire l'incolumità degli spettatori e l'arrivo dei soccorsi nel più breve tempo possibile.

L’ATS Around The Show è una società di servizi per lo spettacolo che dal 2000 svolge servizi di assistenza e sicurezza nei maggiori eventi live in italia. Nel corso degli untimi anni è stata chiamata puntualmente, in stretta collaborazione con la società Option One, a gestire la sicurezza del mega concerto del 1° Maggio in Piazza S. Giovanni a Roma.
Anche quest’anno, grazie alla competenza e alla precisione organizzativa del team creato da ATS, non si sono verificati incidenti e non ci sono stati eventi spiacevoli.
Quella del 1° Maggio non è una situazione semplice da gestire, migliaia di persone, assiepate sin dal giorno prima sotto un cielo rovente, che attendono l’arrivo e l’esibizione dei loro beniamini.
Si può facilmente immaginare quali siano le difficoltà che ci si trova a fronteggiare in una situazione di questo tipo: problemi dovuti al caldo e alla calca, malori, svenimenti, cali di pressione..
Non è un caso che siano stati consumati interamente due bilici (TIR) di acqua, distribuiti dagli operatori della sicurezza gratuitamente a tutti gli spettatori durante tutto l’arco della giornata. Non prima, ovviamente, di aver stappato la bottiglietta davanti agli occhi di chi la riceveva, per evitare che potesse essere usata, ancora piena, come oggetto di lancio contro gli artisti sul palco…
Ma la funzione degli “addetti alla sicurezza” è principalmente quella di salvaguardare gli spettatori da improvvisi malori dovuti alla ressa, al caldo e allo stress, ed evitare in tutti i modi situazioni di calca sotto palco che possano portare ad eventi anche tragici.
Al contrario di come solitamente sono visti dal pubblico, ovvero persone con modi bruschi e molti muscoli che si frappongono tra loro e la star di turno, gli operatori di sicurezza sono dei veri angeli custodi con grandi responsabilità. Forse per questo hanno la faccia sempre seria.
Per poter garantire la sicurezza del pubblico la strategia più importante da mettere in atto è quella di studiare i percorsi che attraversano tutta la piazza per far si che le autoambulanze possano giungere ovunque nel minor tempo possibile. Nel caso del concerto del 1° Maggio l’ostacolo più grande, ci spiega Fabio Marsili, titolare dell’ATS, è rappresentato dalla discontinuità del terreno sul quale devono essere stabilmente piantate le transenne per creare la gabbia anti-panico e i suddetti percorsi.
Il terreno della piazza di S.Giovanni in Laterano, non essendo uniforme, accentua il rischio che le transenne cedano alla pressione dei fan che tentano di arrivare al palco.
Solo un’attenta e minuziosa cura di ogni singola installazione può garantire un esito impeccabile.
Ne sono state montate 500..
Un po’ di numeri renderanno l’idea dello sforzo eccezionale messo in atto per questo concerto.
Sono state montate:
500 transenne anti-panico
450 transenne CETA
sono stati impegnati:
120 operatori (e solo i migliori, per questo si chiede lo sforzo congiunto di diverse società, per poter selezionare il più esperto tra il personale in forze)
sono stati distribuiti:
2 bilici (TIR) di bottigliette d’acqua
sono stati effettuati:
510 interventi di primo soccorso
Fortunatamente anche quest’anno non è successo niente di grave e tutti possono ritenersi soddisfatti.
Tuttavia la fortuna c’entra poco, ma c’entra l’abilità e l’esperienza di chi sa fare il suo mestiere e prevedere ogni rischio.



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