Contando i nostri passi. Da mezzanotte alle sei
Un romanzo del pensiero che si confronta e lotta per uscire dal caos dell’animo umano per lo scrittore Iuri Lombardi.
Una conversazione di sei ore, da mezzanotte alle sei di mattina tra due amici che analizzano la loro vita affrontando temi di natura sociale e civili. Terza interlocutrice una luna “pallida, come il volto di una donna misteriosa”. “Contando i nostri passi – da mezzanotte alle sei” parte dunque da una riflessione allo scoccare della mezzanotte: mezzanotte vista come ora della rivelazione, come epilogo e premessa.
La ricerca dell’autore ha il suo referente privilegiato nel reale, è col reale che si misura il pensiero e in esso assume sostanza comunicabile. Romanzo del pensiero dunque, ma del pensiero che si confronta e lotta col caos cercando di organizzarlo attraverso una faticosa, agonica verbalizzazione.
Quando smette i panni del filosofo, Iuri Lombardi scende in strada ed è lì che il suo percorso conoscitivo prende nuova forza: il reale non è più solo pensato e descritto, è altresì provocato, tentato e, finalmente, vissuto con autentica “dedizione al vagabondaggio”.
Scrive l’autore: “Ciò che mi ha sempre affascinato, mi ha lasciato tramortito dallo stupore è da sempre la strada. Vivere la strada non da viandante, da ignaro o qualunque passante, ma proprio abitarla, aspirarne le malefatte, gli odori, cercare in essa, come si cerca in fondo a un bicchiere, noi stessi”.
Vivere la storia, comprenderla, è anche questo; e Lombardi ci riesce in virtù della sua arte, l’arte dello scrivere, che lo libera da moralismi e pregiudizi donandogli il privilegio della non ricattabilità, cioè una forma di salvezza.
Iuri Lombardi è un grande interprete di Firenze – città che “ti incatena, ti inchioda, ti entra in testa come un tarlo in un pezzo di legno” – in grado di esprimere un male di vivere reale, autentico, senza l’estetismo di un’esistenza che si specchia nel proprio malessere spesso costruito. È un autore, Iuri, che scrive in uno stato alterato, senza difese se non la propria arte (forse più poetica che narrativa), in una soglia esistenziale pericolante, un limite incerto che si misura solamente contando i propri passi.
“Contando i nostri passi – da mezzanotte alle sei”, Romano Editore, 134 pagine, euro 15,00. Disponibile in libreria e online sul sito www.romanoeditore.com