Continua la raccolta fondi pro terremotati nei supermercati di Despar Nordest: superati i 250.000 euro complessivi
Nelle prime due settimane erano stati raccolti 192.000 euro, i clienti “insistono” a donare con generosità. Francesco Montalvo: “Non vogliamo dimenticare i nostri concittadini colpiti dal sisma”. Il Friuli Venezia Giulia si dimostra particolarmente solidale.
L’emergenza terremoto in Emilia Romagna continua, anche se la cronaca ha spodestato la notizia dalle prime pagine e dai titoli di testa dei telegiornali. La frequenza delle scosse è diminuita e le attività stanno lentamente ricominciando, ma gli sfollati in Regione sono tuttora circa 14.000, quasi 10.000 dei quali ancora ospitati nelle tendopoli.
“Non possiamo né vogliamo dimenticare i nostri concittadini delle province colpite dal sisma”, spiega Francesco Montalvo, responsabile del Centro Distributivo Despar Nordest per il Veneto e l’Emilia Romagna, “per questo nei nostri supermercati Despar, Eurospar e Interspar prosegue la raccolta fondi iniziata lo scorso 25 maggio.
Nelle prime due settimane avevamo raccolto alle casse circa 96.000 euro grazie alle libere donazioni dei nostri clienti. Despar Nordest ha poi raddoppiato la somma, arrivando a sfiorare i 192.000 €, messi a disposizione della Regione Emilia Romagna.
La generosità dei nostri clienti non si è però fermata, e alla somma già raccolta possiamo ora aggiungere altri 57.000 euro, arrivando così a quasi 260.000 euro complessivi. Ci auguriamo davvero che tutto ciò possa contribuire alla rinascita del territorio e delle comunità colpite dal terremoto”.
Non stupisce più di tanto che, in questa gara di solidarietà, il contributo maggiore venga proprio dal Friuli Venezia Giulia: ad oggi sono infatti quasi 32.000 le microdonazioni effettuate dai clienti dei supermercati Despar, Eurospar e Interspar della Regione, con un valore medio di 2,05€.
La solidarietà dei friulani e dei giuliani ha trovato spazio ed espressione anche sulla pagina Facebook di Despar Nordest, con numerosi messaggi di solidarietà ai cittadini dell’Emilia, e anche qualche utile consiglio da parte di chi nel 1976 ha sperimentato sulla propria pelle la stessa emergenza.
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