ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

Contrasto all’evasione fiscale: deludenti i dati sui Comuni umbri

Deludenti i dati sul contrasto all’evasione fiscale e contributiva nei Comuni umbri, tranne uno

Sono deludenti i dati sul contrasto all’evasione fiscale e contributiva nei Comuni umbri che emergono dal rapporto del Servizio Lavoro, Coesione e Territorio della UIL, secondo la rielaborazione per l’Umbria, condotta dalla UILCA regionale.

A livello nazionale, su un totale di 7.656 comuni, sono solo 215 quelli che hanno attivato la procedura per la compartecipazione al contrasto dell’evasione fiscale nell’ultimo esercizio. Fra questi, l’unico in Umbria è il Comune di San Giustino, che conferma un impegno sistematico in questo genere di attività già messo in campo negli anni precedenti.

In pratica, l’incidenza percentuale dei Comuni attivi su questo fronte è del 2,9% a fronte dell’1,4% dell’Umbria, corrispondente appunto ad un solo comune sui 92 complessivi ubicati nel territorio regionale.
In termini di gettito riconosciuto ai Comuni, sono state stornate dall’Amministrazione finanziaria risorse complessive pari ad euro 6.533.569 euro, segnando un incremento dello 0,66% sul 2020, dei quali 10.331,67 a favore del Comune di San Giustino (spettanza anno 2022), dato in calo del 55,29% rispetto all ’esercizio precedente, a cui si aggiungono i 200 euro incassati dal Comune di Marsciano (spettanza anno 2021).

Inoltre, sempre a livello nazionale, sono 49 le città capoluogo di provincia che hanno attivato un’attività di contrasto all’evasione fiscale per le quali hanno beneficiato di assegnazioni finanziarie con riferimento alle spettanze del 2021. Nessuna città umbra è tra queste.

“Si tratta di risorse importanti” dice Luciano Marini, Segretario Generale UILCA Umbria. “Sulla base del complessivo quadro di riferimento, spetta ai Comuni una quota del 50% delle maggiori entrate erariali riscosse a seguito della loro partecipazione alle attività di accertamento in relazione ad un lungo elenco di imposte che comprende: IRPEF, Imposta sui redditi delle Società, IVA, imposte di registro, ipotecarie, catastali, comprensive di interessi e sanzioni, oltre alle sanzioni applicate in materia di contributi previdenziali ed assistenziali. In ogni caso, le valutazioni che si possono fare in proposito non possono che essere di grave insufficienza dell’impegno messo in campo, soprattutto se riferito agli elevati tassi di evasione fiscale e contributiva italiani, stimati in circa 108 miliardi di euro.”

Una situazione sulla quale incidono sicuramente i condoni passati e presenti, che non agevolano di sicuro le attività di accertamento e contrasto. Invece, secondo la UILCA, sarebbe una strada da percorrere con fermezza e decisione, al fine di poter reperire risorse aggiuntive da destinare al potenziamento dei servizi a favore dei cittadini o, quanto meno, alla riduzione delle tasse nei confronti di chi adempie fino in fondo ai propri obblighi fiscali, ristabilendo maggior equità e giustizia sociale.

“Per realizzare tutto ciò” conclude Marini “pare imprescindibile uniformare l’attività di contrasto in tutti i Comuni italiani, soprattutto in quel 97% che non agisce, proprio perché rappresentano il livello di maggior prossimità sul territorio, utilizzando all’uopo le risorse del PNRR, investendo maggiormente nella formazione del personale e in strumenti informatici adeguati, a favore degli Enti Locali.”

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