CORDYCEPS SINENSIS: il segreto per Vitalità e Resilienza
Il Cordyceps sinensis è un fungo che cresce e si sviluppa esclusivamente nelle montagne del Tibet, tra i 3.000 e i 5.000 m d'altezza. Il cordyceps è un ascomiceta parassita, ovvero un fungo che si moltiplica parassitando insetti attraverso delle spore. Aiuta a migliorare la salute generale, con effetti positivi su energia, immunità, metabolismo e benessere psicofisico.
I funghi, appartenenti a un regno distinto e separato da quello vegetale e animale, rappresentano un prezioso alleato per mantenersi in salute L'impiego terapeutico dei funghi, che contano oltre un milione e mezzo di specie, affonda le radici nell'antichità, con particolare riferimento alle pratiche mediche tradizionali orientali.
Negli ultimi dieci anni, la comunità medica ha dedicato crescente attenzione a queste risorse naturali, con un notevole aumento degli studi scientifici che hanno evidenziato una vasta gamma di meccanismi d'azione. Questi comprendono benefici per il sistema immunitario, il microbiota e il controllo dell'infiammazione di basso grado, nonché supporto neurologico in alcuni casi.
I funghi medicinali sono stati utilizzati per millenni in Oriente a scopo terapeutico; il loro “leggendario” effetto sulla promozione della salute, della vitalità e delle capacità adattative dell’organismo è supportato da un numero sempre crescente di studi scientifici, ragion per cui il loro utilizzo ha destato l’interesse anche di medici, biologi e nutrizionisti. Si tratta di rimedi contenenti numerosissimi composti con varie attività biologiche la cui azione è sinergica e “adattogena”, quindi molto più complessa e completa di quella di una qualsiasi molecola da essi isolata.
I funghi sono “modulatori di risposta biologica” e “potenziatori delle difese dell’organismo”, sono in grado di aumentare la resistenza aspecifica ad agenti stressogeni, siano essi di natura fisica, chimica o psico-emotiva. Recenti studi scientifici hanno evidenziato i meccanismi di regolazione omeostatica, a livello immunitario e neuroendocrino, che sottendono alla loro azione, ma soprattutto al sostegno dell’organismo in presenza di un carico allostatico; questo è il motivo per cui i funghi sono parte integrante di supporti sia preventivi che integrativi in corso di terapie farmacologiche anche antioncologiche.
CORDYCEPS SINENSIS
Nel Ben Cao Gan Mu scritto da Li Shizen (1518-1593), uno dei più importanti testi classici della Medicina Cinese, vengono descritte oltre venti specie di funghi medicinali e tra queste troviamo Cordyceps Sinensis. Il nome Cordyceps deriva dal latino cord e ceps che significano rispettivamente clava e testa e sta ad indicare la morfologia del fungo. È originario del Tibet dove cresce tra i 3000 e i 5000 metri s.l.m. e furono proprio i pastori tibetani che notarono per primi gli effetti del fungo; i loro yak se ne nutrivano e diventavano più attivi sia fisicamente che sessualmente. Il primo esemplare di Cordyceps fu portato in Francia da un gesuita e fu presentato per la prima volta ad un congresso scientifico a Parigi nel 1726.
È un fungo considerato parassita (ma forse sarebbe più giusto dire simbionte) che cresce e si sviluppa su varie specie di insetti (in particolare Thitarodes armoricanus) che vivono sotto terra; le spore del fungo vengono ingerite o penetrano nel corpo dell’insetto attraverso i suoi pori respiratori. Fungo e insetto convivono per un certo tempo, poi, quando l’insetto muore (o forse viene ucciso dall’occupante), il Cordyceps occupa la cavità del corpo sostituendosi ai tessuti dell’ospite e sviluppando il corpo fruttifero che esce generalmente dalla testa dell’insetto crescendo a forma di clava lunga circa 5-15 cm. È curioso notare che il fungo, durante la sua convivenza con l’insetto, rilascia nel corpo del suo ospite sostanze immunomodulanti che potenziano le difese immunitarie dell’animale nei confronti di virus e batteri. Questo comportamento del Cordyceps spiega perché i cinesi lo hanno chiamato Dong Chong Xia Cao: pianta d’estate, insetto d’inverno. Oggigiorno questo fungo viene coltivato.
IL CORDYCEPS SINENSIS CONTIENE:
• Cordycepina: un nucleoside purinico ad effetto antibiotico;
• Ergosterolo ed Ergosterolo palmitato: si tratta di un precursore della vitamina D2 contenuto nei funghi e lieviti;
• Acido Cordycepico: che è semplicemente D Mannitolo, zucchero che tra le altre funzioni ha quella di facilitare l’ingresso di sostanze chimiche bioattive a livello cerebrale;
• Polisaccaridi: oltre al già citato acido cordycepico, contiene anche ciclofurani, β-glucani, b-mannani ad azione immunomodulante;
• Sali minerali: sodio, potassio, calcio, magnesio, ferro e zinco;
• Vitamine: E, K, B1, B2 e B12;
• Tutti gli aminoacidi essenziali;
CORDYCEPS SINENSIS SECONDO LA MEDICINA CINESE
Nome cinese: Dong Chong Xia Cao
Parte utilizzata: intero fungo
Natura: neutra
Sapore: dolce
Meridiani destinatari: polmone, rene
Azioni: tonifica lo yin del Polmone, tonifica lo yang del Rene, calma la tosse e la dispnea, trasforma i catarri
Indicazioni: impotenza, calo della libido, lombalgia, astenia con sudorazione spontanea, stati di convalescenza, tosse e dispnea
Posologia: da 4,5 a 12 grammi die
Controindicazioni: patologie con interessamento del Biao
Nell’antica Cina, data la non facile reperibilità e quindi l’alto costo del fungo, solo l’imperatore ed una ristretta cerchia di dignitari di corte erano in grado di cibarsene con lo scopo di migliorare la propria salute e prolungare la vita. Una piccola quantità di fungo (circa 5 grammi) veniva inserita nello stomaco di un’anatra che poi veniva cotta e mangiata nel corso di una settimana.
È considerato un potente tonico, più forte del Ginseng, un rimedio per la stanchezza, la fatica e per la convalescenza dopo malattie debilitanti; ha un largo seguito che lo ritiene un afrodisiaco sia nell’uomo che nella donna e un trattamento efficace in alcuni tipi di impotenza. Le sue naturali condizioni di crescita ad altezze così elevate nell’Himalaya, caratterizzate da basse temperature e ridotta concentrazione di ossigeno, hanno indotto questo fungo a ottimizzare la capacità di utilizzazione dell’ossigeno per produrre energia. È un fungo che lavora quindi principalmente sulla “Loggia Acqua” arancione, sistema genito-urinario, anche se le sue capacità di migliorare il metabolismo energetico lo rendono un rimedio estremamente utile per la “Loggia Terra” (giallo, stomaco, milza e pancreas) e per la “Loggia Legno” (verde, fegato e vescicola biliare).
CORDYCEPS SINENSIS SECONDO LA RICERCA CONTEMPORANEA
AZIONE IMMUNOMODULANTE E ANTIMICROBICA
Cordyceps sinensis, come del resto tutti i funghi medicinali, possiede una gran quantità di polisaccaridi (soprattutto beta-glucani) ad alto peso molecolare che sono dotati di una importante azione immunomodulante. I polisaccaridi contenuti nel Cordyceps aumentano l’attività fagocitaria, inoltre, legandosi a specifici recettori di membrana localizzati sulla superficie di cellule di presentazione dell’antigene (macrofagi, ecc.) e di cellule natural killer, stimolano la produzione di citochine specifiche a seconda dello stimolo; in altre parole potenziano e accelerano la risposta immunitaria aspecifica rendendola più efficace. Il Cordyceps è l’unico rimedio presente in natura che possiede delle sostanze denominate nucleosidi alterati dotati di un’attività antireplicativa nei confronti di microrganismi e cellule tumorali: queste sostanze una volta incorporate nel DNA di microrganismi o cellule tumorali, lo danneggia impedendone la sopravvivenza. D’altra parte il Cordyceps è capace di agire sul sistema immunitario contrastando situazioni di iper-reattività immunitarie (allergie, patologie autoimmuni).
AZIONE DI SUPPORTO IN ONCOLOGIA
Cordyceps sinensis consente di migliorare l’efficienza dei trattamenti antineoplastici tradizionali in quanto determinando una riduzione degli effetti collaterali sia di chemioterapia che di radioterapia permette di mantenere il sistema immunitario più efficiente rispetto ai soggetti che non usano alcun tipo di supporto. In particolare stimola la produzione di globuli rossi e bianchi ed è capace di ridurre sia i danni midollari che quelli intestinali indotti dai trattamenti chemioterapici e radioterapici.
AZIONE CARDIOVASCOLARE
Cordyceps sinensis, grazie al suo contenuto di adenosina e altri nucleosidi, migliora la circolazione sanguigna in particolare a livello coronarico determinando un effetto protettivo nei confronti di eventi ischemici. Svolge inoltre un’azione di regolarizzazione del battito cardiaco (tachicardie, aritmie).
AZIONE EPATOPROTETTIVA
Cordyceps sinensis migliora la funzionalità epatica, riduce rapidamente e significativamente gli indici epatici (transaminasi, gamma gt, fosfatasi alcalina) ed ha un azione protettiva nei confronti di sostanze epatotossiche come l’alcool; pertanto può risultare utile per rallentare la progressione di epatopatie quali steatosi epatica, epatite virale cronica e cirrosi epatica
AZIONE METABOLICA
Cordyceps sinesis riduce i livelli di colesterolo LDL e trigliceridi ed aumenta contemporaneamente quelli di colesterolo HDL. Inoltre migliora il metabolismo glucidico riducendo i picchi sia di iperglicemia che di ipoglicemia e abbassando l’emoglobina glicata. Esistono prove scientifiche sufficienti che Cordyceps migliora la secrezione di insulina da parte del pancreas, inibendone la degradazione. Allo stesso tempo, riduce il livello ossidativo, uno dei principali responsabili dell’insulino-resistenza. Come se non bastasse, favorisce il graduale assorbimento del glucosio dall’apparato digerente al circolo sanguigno. Uno studio pubblicato nel 1999 sul Bollettino Biologico e Farmaceutico ha mostrato che questo peculiare essere vivente era in grado di stabilizzare la glicemia nei ratti diabetici iperglicemici indotti da farmaci. I ricercatori di questo studio hanno concluso che i benefici ottenuti erano dovuti ad un aumento degli enzimi epatici, della glucochinasi epatica e dell’isoforma 2 del trasportatore del glucosio (GLUT-2).
Azione sul metabolismo energetico cellulare e sull’apparato respiratorio Cordyceps sinensis aumenta i livelli di ATP (molecola che rilascia energia alla cellula). Cordyceps sinensis cresce a elevate altitudini dove la temperatura e la concentrazione di ossigeno sono basse; queste condizioni hanno fatto sì che il fungo sviluppasse strategie per migliorare l’utilizzo dell’ossigeno e la produzione di energia cellulare. Cordyceps sinensis, a causa di queste condizioni di crescita, più degli altri funghi medicinali, è particolarmente efficace nel rilasciare ossigeno a livello tissutale e cellulare. Tutto questo spiega la sua capacità nel migliorare la funzionalità respiratoria in patologie quali asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva. Inoltre Cordyceps sinensis è in grado di ridurre i mediatori chimici responsabili della sintomatologia allergica e asmatica.
AZIONE ANTIOSSIDANTE E ANTI-INVECCHIAMENTO
Cordyceps sinensis è dotato di una potente attività antiossidante soprattutto nei confronti dei radicali liberi dell’ossigeno che sono in grado di danneggiare le cellule di tessuti e organi e quindi, in definitiva, di accelerare i tempi di invecchiamento cellulare. Inoltre è in grado di svolgere una azione protettiva a livello cerebrale combinata con un recupero delle funzioni cognitive.
AZIONE ANTIDEPRESSIVA
Cordyceps sinensis migliora l’equilibrio dei neurotrasmettitori (coinvolgendo i sistemi adrenergici e dopaminergici ma non quelli serotoninergici) determinando un effetti antidepressivo.
AZIONE NEFRO-PROTETTIVA
Cordyceps sinensis migliora la funzionalità renale e pertanto può essere utile nella insufficienza renale e nelle nefropatie, anche di tipo autoimmune.
AZIONE A LIVELLO DEL TESSUTO OSSEO
Cordyceps sinensis inibisce la differenziazione e la proliferazione degli osteoclasti (le cellule che distruggono l’osso) e induce la proliferazione degli osteoblasti (cellule che ricostruiscono l’osso). Queste azioni suggeriscono un suo possibile impiego nella osteoporosi.
AZIONE A LIVELLO SESSUALE
Cordyceps sinensis aumenta la libido sia nell’uomo che nella donna, migliora l’erezione maschile e il quadro spermatico (aumento del numero e del tasso di sopravvivenza degli spermatozoi con riduzione delle malformazioni spermatiche).
AZIONE DI SUPPORTO PER MIGLIORARE LA FERTILITA’
Questo effetto sembra essere applicabile alla popolazione maschile e femminile. Nel caso delle donne, il fungo terapeutico tibetano stimola le funzioni endocrine, regolando gli ormoni. Dicono gli esperti: questo potrebbe essere di grande aiuto affinché al momento della fecondazione l’ovulo sia maturo, evitando l’eccesso di muco che può ostruire le tube di Falloppio. Nel caso degli uomini, sarebbe stato uno studio condotto sui maiali a fornire i dati secondo cui i maschi che hanno assunto Cordyceps militaris hanno avuto un aumento del numero di spermatozoi del 33%, così come il 29% di malformazioni e una sopravvivenza del 79% in più. Questo studio è stato pubblicato su The American Journal of Chinese Medicine (https://www.worldscientific.com/doi/abs/10.1142/S0192415X07005120). Allo stesso tempo, vale la pena sottolineare il ruolo del Cordyceps come tonificante sessuale, essendo utilizzabile sia da uomini che da donne e avendo concluso che può combattere le disfunzioni sessuali, costituendo una formidabile alternativa naturale al famoso Viagra.
AZIONE NEI TRAPIANTI
La ciclosporina, una sostanza con azione anti-rigetto, viene prodotta dalla forma asessuata del Cordyceps subsessilis (appartenente allo stesso genere del Cordyceps sinensis). Paradossalmente quindi la forma sessuata sostiene il sistema immunitario mentre la forma asessuata viene usata come immunosoppressore nei trapianti di organo. È stato ipotizzato un possibile utilizzo di Cordyceps sinensis nei trapiantati renali e cardiaci per ridurre le dosi e quindi gli effetti collaterali (renali ed epatici) della ciclosporina.
CORDYCEPS SINENSIS E ATTIVITÀ SPORTIVA
Grazie alle sue azioni sull’ATP, la funzione cardiaca, la capacità di ridurre il broncospasmo e migliorare il recupero muscolare dopo uno sforzo fisico, Cordyceps sinensis è un ottimo rimedio per supportare l’attività atletica.
L’utilizzo del Cordyceps in ambito sportivo nasce dalla pubblicità seguita alle performace sportive ottenute da atlete cinesi ai mondiali di atletica di Stoccarda e ai “Chinese National Games” nel 1993. Nell’agosto del ’93 ai Campionati Mondiali di atletica di Stoccarda, le atlete cinesi vinsero l’oro nelle gare dei 1.500, 3.000 e 10.000 metri con l’abbattimento dei rispettivi record mondiali. Sempre nel ’93 durante i “Chinese National Games” le stesse atlete abbatterono 3 record mondiali. I controlli anti-doping risultarono tutti negativi e l’allenatore dichiarò che il merito andava soprattutto all’uso di questo fungo.
Un altro studio in doppio cieco condotto nel 1998 presso l’Istituto di Ricerca dello Sport della Facoltà di Medicina dell’Università di Pechino ha valutato la clearance del lattato in vari gruppi di atleti. I dati ottenuti hanno evidenziato che, nel gruppo che assumeva la dose maggiore di Cordyceps sinensis (1000 mg/die ), la clearance del lattato, e quindi le capacità di sforzo aerobico, erano nettamente migliori.
Fonte: I FUNGHI MEDICINALI Dott. Duccio Petri, Medico di medicina generale e medicina cinese
BIBLIOGRAFIA:
• Dan Bensky, Andrew gamble – Chinese herbal Medicine Materia Medica – Eastland Press
• Massimo Muccioli, Lucio Pippa – La farmacologia cinese, sostanze e rimedi naturali della MTC – Qiu Tian San Marino
• Caterina Martucci, Grazia Rotolo – Farmacoterapia cinese – Raffaello Cortina Editore
• Georges M. Halpern – I funghi che guariscono – Edizioni il punto d’incontro
• Ivo Bianchi – Guarire con i funghi medicinali – Editoriale Programma
• Stefania Cazzavillan – Funghi Medicinali – Nuova Ipsa Editore
• Stefania Cazzavillan – Cordyceps sinensis – Nuova Ipsa Editore
• Stefania Cazzavillan – Ganoderma lucidum – Nuova Ipsa Editore
• Valentina Bianchi – I funghi medicinali – Edizioni l’età dell’acquario
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