Cos'è la sabbiatura e le sua applicazioni nella lavorazione meccanica
Che cos'è la sabbiatura e come avviene in un processo di lavorazione
La sabbiatura è un processo di pulizia mediante il quale si riporta una superficie allo stato originale asportandone la parte superficiale
Durante questo procedimento, con un getto d’aria singoli granelli di materiale abrasivo vengono proiettati ad alta velocità sulla superficie da pulire. Le piccole dimensioni del granello aumentano la pressione specifica sul punto d’impatto, staccando lo strato che si vuole rimuovere e riducendolo in polvere. A questo punto il granello, deviato dall’impatto, si allontana dall’oggetto sabbiato in uno o più pezzi. Gli abrasivi più utlizzati oltre alla sabbia sono il bicarbonato di sodio, il garnet, il carbonato di calcio e il ghiaccio secco.
Il bicarbonato di sodio, grazie alle sue caratteristiche emollienti ed alla fine granularità consente una pulizia efficace su qualsiasi tipo di superficie anche le più fragili. Viene utilizzato soprattutto nel settore alimentare, nella pulizia di alluminio ossidato, acciaio inossidabile, plastica o cromature, circuiti elettrici, idraulici, parti in gomma.
Il garnet è un cristallo naturale inerte che non polverizza. La durezza di questo materiale permette il suo completo riciclo. La completa assenza di ferrite conferisce al garnet la non-ossidabilità e ciò consente il suo utilizzo per sabbiature su materiali come acciaio inox, ed alluminio.
Il ghiaccio secco (-78°C) è un materiale inodore e incolore. Questo tipo di sabbiatura si chiama criogenica, gli unici residui della lavorazione sono costituiti dal materiale distaccato dalla superficie. Il ghiaccio secco viene "lanciato" sulla superficie da pulire per mezzo di aria compressa. Lo sporco, grazie al salto termico dalla temperatura ambiente a quella del ghiaccio perde adesività con la superficie e l'aria lo stacca definitivamente senza rovinarla.
Quanto più dura è la graniglia usata e tanto più la sabbiatura sarà incisiva su superfici dure. Questo parametro è strettamente legato alla durezza del materiale da preservare. Per esempio, la dimensione tipica della sabbia per sabbiatura è variabile fra la 0/1 e la 0/3 (per cui i granelli hanno dimensione massima prossima, rispettivamente, a 1 mm e 0,250 mm. Aumentando le dimensioni del granello aumenta la forza dell’impatto fra questo e l’oggetto sabbiato; si preferisce quindi una graniglia grossa quando si deve asportare strati teneri ancorati su materiali duri.
La sabbiatura è un procedimento piuttosto rapido perché consente velocità di lavorazione abbastanza alte per la media delle operazioni meccaniche comuni. Nonostante ciò bisogna segnalare che la velocità di esecuzione è molto influenzata dalla durezza e dallo spessore dello strato da rimuovere, ma anche dalla durezza del materiale sottostante; fattori che possono rendere la sabbiatura anche molto più lenta del normale.
L’ambito di applicazione è svariato e comprende il settore edile, industriale, navale, privato. Nello specifico viene applicato per effettuare la pulitura di strutture architettoniche annerite dal tempo e dallo smog, rimuovere graffiti, scritte, muffe, muschi, macchie, ruggine, vernici ed è perfetta anche per l'incisione di iscrizioni ed immagini su marmo e pietre .
E’ utilizzata anche per la distruzione dei dati contenuti negli hard disk o nei CD-ROM. Si tratta di uno dei metodi più sicuri per evitare che particolari programmi possano recuperare i dati dal supporto danneggiato. Dopo aver terminato le registrazioni contabili delle transazioni eseguite, le banche effettuano periodicamente una sabbiatura dei CD che memorizzano le transazioni finanziarie
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