Da Ernst&Young, 4 strategie per monetizzare i propri contenuti

Ernst & Young, nella sua analisi del settore Media & Entertainment, suggerisce le 4 dimensioni del valore per creare un'offerta di contenuti digitali che massimizzino il fatturato.

In Italia il 40% della popolazione over 14 è disponibile a pagare per accedere a contenuti di qualità, percentuale che supera il 50% nella fascia d’età compresa tra i 14 ei 44 anni.

Si tratta di circa 11,5 milioni di individui, interessati prevalentemente a film e musica e, in misura minore, a quotidiani, corsi on line e contenuti televisivi.

Sono i dati che emergono dallo studio di Erns&Young dal titolo “Monetizing digital media: creating value consumers will buy“.

Le aziende più innovative del settore Media & Entertainment (M&E) stanno dunque riuscendo a monetizzare i propri contenuti, creando pacchetti premium di prodotti e servizi personalizzati e costruiti ad hoc sulle esigenze degli utenti.

La ricerca è molto interessante. Peccato che non si faccia riferimento esplicito al settore dell’editoria digitale. La parola eBook compare solo una volta nel testo dello studio, in particolare nell’introduzione, quando si fa riferimento al fatto che i netbook stanno perdendo terreno rispetto all’avanzare di eBook Reader e tablet.

Tuttavia, come evidenzia Luca Pellizzoni, partner di Ernst&Young in Italia, in generale:

I consumatori, progressivamente, si stanno abituando a nuove modalità di accesso e fruizione, rese possibili dai media digitali. Sfruttando questa trasformazione, le aziende del settore avranno l’opportunità di monetizzare i propri contenuti sviluppando strategie di valorizzazione capaci di individuare e soddisfare le reali aspettative dei consumatori con offerte a pagamento mirate.

Vale dunque la pena evidenziare le quattro strategie suggerite che rappresentano le 4 dimensioni del valore di un’offerta di contenuti per massimizzare il proprio fatturato:

1) COSA: creare format e contenuti aggiuntivi, ossia distribuire contenuti e informazioni in formati specifici pensati in funzione delle esigenze dei consumatori e degli “schemi” sui quali saranno fruiti, senza dimenticare l’opportunità di fornire contenuti esclusivi;

2) QUANDO: lavorare sul timing, ossia sviluppare un modello di distribuzione non più lineare (come in un palinsesto tv), ma che faccia leva sulla flessibilità e sulla disponibilità dei contenuti in ogni momento;

3) DOVE: accrescere disponibilità e interoperabilità, ossia rendere disponibili i contenuti da diversi tipi di dispositivo, abilitando a pagamento un “digital locker” o archivio virtuale;

4) COME: rendere i contenuti condivisibili. Si tratta di strategie di valorizzazione capaci di individuare e soddisfare le reali aspettative dei consumatori con offerte a pagamento mirate. Un esempio per tutti è Pagare il contenuto con un tweet, come vi raccontavamo qualche post fa: gli utenti hanno la possibilità di condividerli all’interno dei propri social network, diffondendoli e valorizzandoli.