Debutta alla casa delle culture di roma 'la malattia della morte'
14/19 giugno 2011 La malattia dell’aMorTe liberamente ispirato dai “Testi Segreti” di Marguerite Duras Adattamento e Regia Natachà Daunizeau con Pino Calabrese Un uomo che potreste essere e … Letizia Letza Una sconosciuta che potreste conoscere...
La pièce La malattia della morte, ispirata ai “Testi segreti” di Marguerite Duras con l'adattamento e regia di Natachà Daunizeau, rivive in una messa in scena coraggiosa e fuori dagli schemi. Per la prima volta infatti viene rappresentata con protagonisti un uomo e una donna (Pino Calabrese e Letizia Letza) mentre storicamente è stata rappresentata in forma di monologo. Di fronte al pubblico, due personaggi rinchiusi in una stanza, fissati in una sorta di fermo-immagine. La loro fragilità è messa a nudo e influenzata dai flussi del mare. Quell'oceano Atlantico tanto amato dalla Duras che viene esaltato in tutta la sua energia grazie alle immagini in proiezione. Forte è l'attrazione sessuale che lega i protagonisti, così come il loro legame intellettuale. Lui racconta alla donna incubi inconfessabili e sogni sopiti. Lei osserva, ascolta, attende ponendosi a metà strada tra lo spettatore e l'amante-interlocutore.
Note di Regia
La Malattia della Morte, è il più controverso, provocante e scandaloso tra i tre “Testi Segreti” di Marguerite Duras. La Malattia della Morte o dell’Amore - come mi piace pensare - racconta la storia d’amore di un uomo e una donna, due esseri, due anime perse, in una stanza d’albergo con balcone in riva al mare in un luogo battuto dall’Atlantico.
Tra fondali, immagini e riflessi, due vite sono sospese in un fermo-immagine, come immortalate da una lente cinematografica su quel set che è la vita stessa.
Attraverso sguardi, pensieri, parti del corpo, emozioni e sentimenti inconfessabili, lì, rinchiusi nella stanza, un uomo, che potreste essere voi, e una sconosciuta, che potreste anche conoscere, mettono in scena un gioco erotico… Un lungo coito anche fisico e metaforico vissuto come un viaggio ai limiti dell’Eros. (Natachà Daunizeau)
Art Director Luci: Massimiliano Zaganelli
Immagini: Alfredo Fiorillo
Grafica e Scenografia: Marc Reynaud
Editing & Grafica Video: VisualDesigners
Mixer video: Samir Iacovone
Tecnico: Flavio Mainella
Organizzazione: Associazione culturale 28divino
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere