ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

Decreto sovraindebitamento: per Uilcem approvazione subito ed estensione ai lavoratori in mobilità

15/02/12

Uilcem denuncia lo stravolgimento del decreto sul sovraindebitamento delle famiglie in discussione in questi giorni e chiede di riprendere immediatamente il dibattito nel quadro della riforma sugli ammortizzatori

Lo stralcio della procedura di esdebitazione per i cittadini che non possono più fare fronte ai loro impegni finanziari dal Decreto n. 212 del 22 dicembre che nei prossimi giorni sarà definitivamente convertito in legge è un grave errore. Ad esprimere il giudizio è la UILCEM (Unione Italiana Lavoratori Chimica Energia Manifatturiero) che nel dicembre scorso aveva lanciato l’allarme sul sovraindebitamento dei lavoratori annunciando l’attivazione di un servizio di assistenza e prevenzione del fenomeno con punti di ascolto e sostegno nelle aziende del comparto.

Secondo UILCEM si è perso del tempo prezioso per aiutare un Paese in cui nelle imprese sta crescendo vertiginosamente il ricorso alla cessione del V dello stipendio e all’anticipo del TFR e dove oltre il 50% del reddito annuo delle famiglie viene già destinato a far fronte a debiti per beni o servizi incomprimibili, come ricorda ISTAT. La procedura di esdebitazione inizialmente introdotta dal Decreto “recante disposizioni urgenti in materia di composizione delle crisi da sovraindebitamento e disciplina del processo civile" avrebbe consentito ai soggetti sovraindebitati di concordare con i creditori un piano di ristrutturazione dei debiti e chiudere ogni contenzioso.

“Su questo tema si è fatta una enorme confusione prefigurando una sovrapposizione, in realtà inesistente, con la legge sul sovraindebitamento delle pmi, la 3/2012 e a rimetterci è l’intero Paese e tutti i lavoratori in difficoltà – ha dichiarato il segretario della UILCEM Augusto Pascucci – Come Uilcem continueremo in ogni caso a lavorare per creare dei punti di assistenza ai lavoratori e di prevenzione di questo fenomeno anche attivando opportune forme di collaborazione con soggetti già attivi nel campo della legalità e dell’accesso al credito” .

“Mi auguro che la questione venga riaffrontata al più presto e che si colga anche l’opportunità di collegarla al tema del welfare contrattuale di nuova generazione e alla riforma degli ammortizzatori sociali consentendo anche ai lavoratori in mobilità di beneficiare dei meccanismi di estinzione controllata dei debiti. Venendo meno la principale fonte di reddito, questi lavoratori e i loro nuclei familiari rischiano un vero collasso. In questo senso – ha proseguito Pascucci – spero anche che sul punto della costituzione dei Organismi di Composizione della Crisi, il Governo non escluderà le parti sociali. I sindacati, per la loro presenza nei luogi di lavoro, potrebbero dare un grosso contributo per fronteggiare il fenomeno del sovraindebitamento che è difficile da intercettare perché vissuto con vergogna e in totale solitudine”.

Su questi temi UILCEM sta svolgendo seminari di formazione dei propri quadri dirigenti in vista dell’attivazione di un servizio di assistenza e prevenzione del sovraindebitamento nelle aziende dei suoi comparti di riferimento.

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