EDITORIA
Comunicato Stampa

Delitti di usura, dal passato al presente, un allarme che cresce in periodi di crisi

03/05/13

Due case editrici per la prima volta insieme per parlare dell’usura con gli autori Raffaella Delpoio e Giuseppe Marletta: sabato 18 maggio 2013 a Sarzana (SP).

Con il patrocinio del Comune di Sarzana, Fenoglio Editore e Edizioni C'era una volta, insieme per presentare “Papà, caro papà, ho vinto l’usura” e “Le Verità inattese”, due romanzi con finali diversi e lo stesso denominatore comune: l’usura, un fenomeno antichissimo e in crescita, che minaccia l’intera società.
Il 18 maggio di 44 anni fa veniva lanciato l'Apollo 10, preludio a ciò che il 20 luglio successivo sarebbe stato il primo allunaggio degli uomini. L'uomo riuscì in un'impresa che lasciò tutti a bocca aperta, unendo tutte le popolazioni della Terra in una grande conquista. Piantò una bandiera in un suolo che non era del proprio pianeta. Riuscì a superare ogni forma di ostacolo alla missione... 44 anni dopo, sulla Terra, si combatte ancora contro un fenomeno sempre più attuale in periodo di crisi: l’usura, vero e proprio delitto alla persona, nella sua dignità fino a portare le vittime al suicidio. Una piaga che minaccia l’economia del paese, con concentrazioni in Campania, Lazio e Sicilia e un giro di affari stimato tra 20-30 miliardi di euro. A contribuire alla crescita del fenomeno, il credit crunch, la contrazione dell’offerta di credito dei classici canali di finanziamento, che non concedono prestiti in un contesto in cui la crisi dell’economia non offre garanzie. Si direbbe “il cane che si morde la coda”.
In Italia la legge che disciplina diritti e tutele delle vittime dell'usura è la L.108/1996. Non sempre però le vittime denunciano l’usuraio. “Chi, svolgendo un'attività economica, è caduto nelle mani dell'usuraio può liberarsene in un solo modo: denunciandolo il più presto possibile. Così facendo potrà ottenere dallo Stato, attraverso il Fondo di solidarietà per le vittime dell'usura, un mutuo senza interessi da restituire entro dieci anni”. Così inizia la pagina di approfondimento sull’usura, nel sito del Ministero dell’Interno. Nel suo libro, Raffaella Delpoio testimonia come è uscita dall’usura proprio denunciando il suo aguzzino: è la storia di una miseria portata dall’usura, una miseria dignitosa di cui l’autrice non si vergogna, “dove emergono valori, dove emerge e vince la giustizia, vince lo Stato, vincono le Forze dell’Ordine, un libro in cui puoi dire e fare il nome di chi ti ha rovinato senza paura di morire… perché la tua morte l’hai già vissuta,” - come commenta l’autrice stessa - questa sono io, questa è la vera storia, che trasmette anche il messaggio che mai bisogna giudicare, perché esiste un Ente preposto che giudica nel nome di tutti noi, nel nome del popolo italiano”.
I due autori hanno deciso di presentarsi insieme al pubblico per parlare dello scottante tema dell’usura, vissuto in prima persona da Raffaella Delpoio e affrontato più volte nella sua attività professionale da Giuseppe Marletta, Maggiore dei carabinieri in servizio a Borgo Val di Taro.
Dal momento in cui la Delpoio decise di denunciare il suo usuraio, la sua vita cambiò radicalmente, poiché acquistò fiducia nelle Istituzioni. Il libro “Papà, caro papà, ho vinto l’usura” di Raffaella Delpoio è una cronistoria fedele del suo dramma, durato circa un anno e mezzo (dal momento del prestito all’ingresso dei finanzieri per una verifica fiscale), con riflessioni molto forti e coinvolgenti, che colpiscono il lettore in quanto lo trasportano immediatamente, e senza alcun filtro, nella dolorosa spirale dell’usura, che avviluppa le vittime quasi senza far loro accorgersene, stringendole in una morsa che può sembrare inesorabile ma che, invece, è contrastabile adeguatamente con gli strumenti previsti dalla legge. Proprio questo è il messaggio del libro: può accadere di rivolgersi a persone che rivelano poi una doppia personalità (da dottor Jekyll a mister Hyde), costringendoti a subire la loro bieca volontà, ma tutto ciò è superabile, seppur con molte difficoltà, con una grande forza di volontà, rivolgendosi alle Istituzioni dello Stato che, laddove intervengano prontamente, riescono a risolvere queste gravi situazioni.
Nel libro di Marletta, invece, Giulia - una giovane donna affermatasi nella vita a prezzo di grossi sacrifici, vedrà ad un certo momento la sua vita naufragare, costretta - a causa di un prestito con interessi usurari ereditato da un suo congiunto - a scegliere tra le proprie aspirazioni e la dignità della sua famiglia. La sua fu una scelta ambientata nella Sicilia degli anni ’70, in cui la protagonista scelse di rinunciare ai propri sogni in nome di valori più alti, la famiglia, assumendo il grave ricatto che portò la sua vita in una direzione diversa, con un finale che lasciamo scoprire al lettore.
Il romanzo “Le Verità inattese” di Giuseppe Marletta affonda le sue radici in scenari storici e geografici ben ricostruiti dalla perizia che contraddistingue l’autore, sia nella risoluzione del giallo che coinvolgerà i protagonisti, sia in quella dell'indagine culturale e sociale, con aspetti ancora attuali nella società contemporanea come l’usura e la sua abilità ad entrare nella psicologia umana e trasmettere l’animo delle persone, buono o cattivo che sia.

Appuntamento con gli autori Raffaella Delpoio e Giuseppe Marletta, insieme all’avv. Luigi Pace - del Foro di La Spezia, patrocinante in Cassazione ed esperto in Scienze Criminologiche, che ha assistito la Delpoio nel procedimento penale avviato con la sua coraggiosa denuncia -, in collaborazione con la libreria “L’altro luogo”, sabato 18 maggio 2013, alle ore 17:00, presso il Centro di aggregazione sociale “A. Barontini” nella Val di Magra, a Sarzana (SP), Via Ronzano 2.

ufficiostampa@cera1volta.it



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