ECONOMIA e FINANZA
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Detrazioni lavoro Dipendente 2022

La Legge di Bilancio approvata dal Governo Draghi nel dicembre 2021 ha introdotto importanti modifiche in materia di detrazioni per alcune categorie sociali, tra cui i lavoratori dipendenti.

FotoCon la riforma IRPEF 2022 sono state introdotte importanti novità, chiarite in merito alla loro applicazione e operatività dall’Agenzia delle Entrate con Circolare n.4/E del 2022.

Di quali novità si tratta?

Legge di Bilancio e detrazioni lavoro dipendente 2022
In relazione alle detrazioni da lavoro dipendente, la Legge di Bilancio 2022 ha introdotto significative novità per quanto concerne le modalità di calcolo delle detrazioni IRPEF, ossia l’imposta applicata sul reddito complessivo del soggetto, composto dai beni patrimoniali e reddituali. Da gennaio 2022, infatti, è cambiato il sistema di tassazione, con riformulazione delle aliquote e degli scaglioni IRPEF e l’introduzione di un diverso sistema di detrazione applicato in base al reddito, andando di fatto a modificare le regole applicate per l’ottenimento del Bonus Renzi, di fatto abolito.

Una riforma pensata allo scopo di ridurre la pressione fiscale tanto per le imprese quanto per le fasce più deboli della popolazione e i lavoratori dipendenti.

Vediamo ora quali sono le modifiche apportate.

Novità Aliquote Irpef 2022
Una delle principali novità introdotte dalla L. n.324/2021 (ossia la Legge di Bilancio) in materia di riforma IRPEF riguarda la riduzione da 5 a 4 delle aliquote applicabili con conseguente rimodulazione in relazione ai vari scaglioni di reddito.

In base alle modifiche apportate ne deriva che l’imposta lorda si determina applicando ai vari scaglioni di reddito le seguenti aliquote:

aliquota del 23% per redditi fino a 15.000 euro;
aliquota del 25% per redditi oltre 15.000 euro e fino a 28.000 euro;
aliquota del 35% per redditi oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
aliquota del 43% per redditi oltre 50.000 euro.
Pertanto, non solo si è ridotto il numero delle aliquote applicabili, ma anche il loro valore percentuale che, di fatto, si traduce per il datore di lavoro in un versamento dell’IRPEF inferiore rispetto al passato. Nel caso di reddito fino a 15.000 euro, ad esempio, applicando un’aliquota del 23%, l’importo dovuto è di 3.450 euro che si riduce ulteriormente a fronte delle modifiche introdotte in materia di detrazione IRPEF 2022.

Nuove misure detrazioni IRPEF lavoratori dipendenti
Altra significativa novità è la modifica apportata all’art.13 del TUIR, riguardante specifiche detrazioni dall’imposta lorda per redditi derivanti da lavoro dipendente o da redditi a questo assimilabili.

Sulla base di questa modifica, ne risulta la detrazione spettante dall’imposta lorda, in rapporto al periodo di lavoro nell’anno, è pari a:

1.800 euro per redditi fino a 15.000 euro, con un importo minimo della detrazione spettante pari a 690 euro (che aumenta in misura non inferiore a 1.380 euro in caso di lavoro a tempo determinato);
1.910 euro per redditi compresi tra i 15.000 e i 28.000 euro. La detrazione, in questi casi, è aumentata del prodotto tra 1.190 euro e l’importo corrispondente al rapporto tra 28.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 13.000 euro (Tradotto in calcolo, la formula da applicare è la seguente: 1.910 + 1.190 x [(28.000-25.000) /13000]);
1.910 euro,per redditi compresi tra i 28.000 e i 50.000 euro. La detrazione, in questi casi, spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 50.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 22.000 euro. Inoltre, se il reddito complessivo è superiore a 25.000 euro, ma inferiore a 35.000, dal primo periodo di paga del 2022, spetta un’ulteriore detrazione di 65 euro quale correttivo alle detrazioni precedentemente riproporzionate.
Alla determinazione del reddito complessivo ai fini IRPEF, ovviamente, concorrono molti parametri (la presenza di figli a carico, la retribuzione lorda, i giorni lavorati, ecc…). Tutti questi determinano l’IRPEF lorda. Quella netta, invece, si ottiene sottraendo tutte le detrazioni applicabili (ad esempio quelle per i figli a carico, per ottenere le quali è possibile presentare domanda all’Inps per l’ottenimento dell’Assegno Unico).

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