Dipendenze: a Senigallia il Raduno di Primavera del San Nicola
Da oltre 12 anni un’occasione di confronto e testimonianza per chi ha affrontato e sta affrontando un percorso di recupero.
Ritorna a Senigallia, domani 31 maggio, il Raduno di Primavera del Centro San Nicola, uno degli appuntamenti più significativi dell’anno per chi ha affrontato o sta affrontando un percorso di recupero dalle dipendenze. L’iniziativa, che si svolge ormai da oltre 12 anni, rappresenta una sorta di crocevia per la comunità del San Nicola, ovvero per gli ospiti – gli attuali, quelli che hanno da poco completato il follow-up e coloro che hanno completato il percorso di recupero da tempo – nonché per i loro familiari e anche per lo staff del Centro che include psicoterapeuti, educatori, counsellors e operatori specializzati nel supporto alle dipendenze. Nell’edizione di quest’anno, il Centro San Nicola accoglierà circa 140 persone.
Gli ex pazienti, in particolare quelli che hanno completato il follow-up hanno infatti la possibilità di offrire il proprio supporto, e raccontare le esperienze vissute, a chi sta affrontando adesso il percorso di riabilitazione. Hanno così la possibilità di mettere in pratica l’ultimo dei 12 passi, il metodo terapeutico seguito dal Centro San Nicola. I familiari, invece, hanno un’ulteriore opportunità di comprendere meglio il percorso di recovery, anche attraverso il confronto con altre famiglie che hanno vissuto esperienze simili e in questo modo possono apprendere come supportare più efficacemente il proprio caro, offrendo speranza e supporto a chi è ancora nel percorso e condividendo la propria esperienza con la famiglia. Il confronto con gli ex pazienti infine è per gli attuali ospiti la dimostrazione che è possibile uscire da una dipendenza.
Tra le attività che si terranno ne corso della giornata, c’è il gruppo multifamiliare, un momento che si rifà ad un modello di intervento terapeutico che coinvolge sia i familiari degli ospiti attuali che quelli degli ex ospiti, insieme allo staff terapeutico del Centro.
“Si tratta probabilmente – spiega Filippo Manoni, operatore del Centro San Nicola – di uno dei momenti più sentiti della giornata che i familiari, spesso, affrontano con sentimenti contrastanti. Talvolta, uno degli aspetti che incide nello sviluppo di una dipendenza può essere proprio una lacuna all’interno del sistema familiare. Ciò significa rendere consapevole la famiglia di alcuni suoi propri aspetti disfunzionali e questo per molti si rivela un dato molto difficile da accettare”.
Nel pomeriggio gli ospiti attuali metteranno in scena una rappresentazione teatrale. Un evento come questo suscita spesso reazioni differenti nei singoli ospiti. La trama della rappresentazione è sempre legata al percorso di recupero: dal caos iniziale della dipendenza, agli sforzi per rimettere ordine nella propria vita.
“Il laboratorio teatrale – sottolinea Manoni – ha un significato più profondo nel percorso di recupero. Lo sviluppo di una dipendenza infatti ha spesso ricadute sul rapporto con il proprio corpo e con la percezione della realtà. Attraverso il teatro, gli ospiti riprendono consapevolezza della propria fisicità e, letteralmente, dello spazio che occupano nel mondo, il che ha un impatto notevolmente positivo sulla percezione di sé, nonché sul più ampio costrutto di identità”.
La giornata si conclude poi con la consegna degli attestati che vengono consegnati agli ex ospiti che hanno completato il follow-up con successo. È il momento in cui si riconosce anche formalmente che questi ospiti hanno portato a termine il percorso del San Nicola. Il Centro San Nicola conferma così la propria mission: non solo accompagnare le persone nel percorso di recupero, ma condividere le esperienze, le difficoltà che occorre superare, e l’impegno necessario per portare a termine il percorso.