Disponibile l’e-book “ Diritto penale sostanziale e processuale dell’Unione Europea” (Exeoedizioni)
Interessi finanziari, lotta al terrorismo contrasto ai grandi affari criminali. Evoluzione delle competenze dell'UE nel diritto penale.
Nell’opera viene anzitutto ricostruita l’evoluzione delle competenze dell’U.E nel campo del diritto penale e della procedura penale, dagli originali Trattati di Roma sino all’entrata in vigore del Trattato di Lisbona e analizzati gli atti normativi con cui si esercita, in tale materia, la competenza dell’Unione.
Sul piano del diritto penale sostanziale, l’opera prende le mosse dalla c.d. Convenzione PIF. La protezione degli interessi finanziari della Unione Europea è settore vitale per l’esistenza stessa della Unione e, anche dal punto di vista giuridico, è di estremo interesse ed attualità.
L’opera analizza la Convenzione, la sua attuazione nell’ordinamento italiano e l’avvenire della protezione degli interessi finanziari UE e del diritto penale europeo alla luce del recente Trattato di Lisbona con particolare riguardo al terrorismo e al contrasto alla grande criminalità organizzata.
Dal punto di vista del diritto processuale si sofferma poi sul rafforzamento della cooperazione giudiziaria nel settore penale e sull’istituzione di Eurojust, che, dal 2002 costituisce uno degli organismi dell’Unione fra i più originali ed incisivi contrastare le nuove forme di criminalità organizzata transnazionale, agevolare il coordinamento tra le autorità nazionali responsabili dell’azione penale e prestare assistenza nelle indagini, nonché intervenire per la prevenzione di possibili conflitti di giurisdizione.
Due importanti capitoli di approfondimento sono inoltre dedicati alla Decisione quadro 2002/465/GAI del 13 giugno 2002 che ha istituito le quadre investigative comuni e alla Decisione Quadro 2005/212/GAI
relativa alla confisca di beni, strumenti e proventi di reato e mutuo riconoscimento dei provvedimenti di confisca.
Chiudono questa importante e completa trattazione un excursus sulle vicende che hanno portato all’approvazione della prima Direttiva europea in materia di processo penale dopo l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona e le scelte di compromesso fatte dal legislatore europeo in materia di riconoscimento delle sentenze penali straniere.
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