SPETTACOLO
Comunicato Stampa

Dreamland “La Terra dei Sogni è ancora il capolavoro trash più incompreso del cinema italiano e raddoppia da una idea di Alberto Rocco Maria Sala è in uscita il docufilm Dreamland 10 anni dopo

Una nuova estate è appena iniziata all’insegna dell’apocalisse pandemica: Guerre e capi di Stato che si misurano la grandezza dei pulsanti nucleari, una nuova stagione di Black Mirror che ci ricorda che siamo a un passo dal vivere sotto il controllo di macchine spaventose e, per il nostro Paese, e magari nuove elezioni che non preannunciano nulla di buono.

Ernesto NebuloniOk, ma un lato positivo c’è. Alberto Rocco Maria Sala ha ideato il docufilm “Dreamland 10 anni dopo” Dopo che è stato caricato con grande successo su YouTube il film che più ha fatto discutere critici agguerriti e fans, una delle pellicole più controverse della storia del cinema italiano: Dreamland, la Terra dei Sogni, uscito nel 2011 e interamente girato e prodotto da Sebastiano Sandro Ravagnani.
Passano gli anni e di questo film, ma soprattutto di chi vi prese parte, come ad esempio i protagonisti Franco Columbu e Ivano De Cristofaro, molto seguiti sui social, ottenendo oltre due milioni di visualizzazioni e ogni tanto ho continuato a spulciare tra i link di Ravagnani nella speranza che prima o poi tirasse fuori dal cilindro qualche altro film. E così arriviamo a oggi, quando Dreamland, la Terra dei Sogni, raddoppia attraverso il docufilm e un libro di oltre 200 pagine che è stato reso disponibile su Amazon.
Sono portato a credere che l’intera idea di Dreamland sia nata da una clip: il co-protagonista del film Franco Columbu negli anni Ottanta si allenava con Arnold Schwarzenegger e ne ha conservato una testimonianza video, che infatti vediamo inserita nel film originale e nel docufilm con puro situazionismo. Una volta ottenuta da Columbu l’autorizzazione a costruire una trama attorno a quel clip, il gioco era fatto. Bastava riprendere il topos stalloniano dell’italoamericano che viene da una situazione difficile e cerca la redenzione nel pugilato e avremmo avuto anche noi il nostro Rocky, qui James (fu Giacomo), interpretato dallo statuario Ivano De Cristofaro.
La trama, all’apparenza semplice, è in realtà estremamente complicata, forse per lo stile scelto dagli sceneggiatori. Da quello che si evince, Giacomo è un meccanico che sogna di diventare una star e si presenta con un meraviglioso monologo iniziale “la rabbia che c’è in me mi sta distruggendo, so che la mia strada prima o poi mi porterà ad incontrare il mio vero essere, ma per ora lotto e cerco di sopravvivere. Spero solo di non perdermi tra una birra e una scazzottata.”
Il budget del film è stato speso tutto per le riprese della prima parte, esterne molto sceniche di un’Italia del dopoguerra e delle prime migrazioni negli Stati Uniti. L’epoca tuttavia non è chiara, così come non sarà mai totalmente afferrabile, in seguito, il luogo in cui ci troviamo. Anche i personaggi—Miguel, James, Frank, Giusy, Don Nicola—hanno nomi che è difficile far risalire a un preciso ceppo, come se fosse tutto parte di un pastiche spazio-temporale che è forse uno degli elementi più visionari di Dreamland. Ovvero, un film in cui la Terra dei Sogni è una specie di Terra Promessa dell’Antico Testamento, più un’idea che un luogo reale.
La seconda parte del film è un continuo sovrapporsi di piani temporali in cui, nell'ordine, Giacomo/James/De Cristofaro è una specie di boss locale che riscuote il pizzo e plana in Harley-Davidson nel negozio di Frank, ex pugile attualmente impiegato nella costruzione di giocattoli in legno anni Venti. Grazie a un flashback intuiamo che Giacomo è partito per gli Stati Uniti insieme a Don Nicola, a cui lo affidano i genitori e che a un certo punto (io l’ho capito alla terza visione, per la verità) muore.
Alla ricerca di una nuova figura paterna, Giacomo la troverà in Frank, che lo raccoglie mezzo morto per strada dopo l’ennesima birra —> scazzottata e gli perdona addirittura di avergli fatto brutto per il pizzo. “Nella mia falegnameria," dice Frank alla moglie (e cito), "James ha detto delle parole che c’era rabbia, e lui aveva ragione.” Accolto in questa nuova vita, Giacomo chiede alla figliastra di Frank (che a quanto sappiamo ha frequentato solamente durante la convalescenza) di sposarlo e affronta l’unica gang di spagnoli con l’accento bresciano del mondo per vendicare il suo neo-suocero, picchiandoli prima e moralizzandoli poi.
Da qui in poi, il grado di visionarietà del film subisce un’impennata: da falegname, Giacomo si trasforma nell’allievo di Frank e successivamente in un pugile provetto e proprietario della leggendaria Gleason’s Gym, il cui contratto per il passaggio di proprietà si stipula nella maniera più rinascimentale della storia, con tanto di assolo di violino a suggellare il patto.
Non è assolutamente mia intenzione spoilerarvi la fine del film, comunque sia ci sono balli anni Sessanta, un nuovo nemico, tanti nuovi amici e altrettanti pettorali di De Cristofaro.
Siamo Incuriositi dalla nuova vita online del regista Sebastiano Sandro Ravagnani, e vado a fare un giro nel suo canale WBE CHANNEL molto interessante soprattutto per l’impegno sociale e la promozione del nostro paese all’estero e vedo con piacere l’anteprima di Dreamland 10 anni dopo con la prefazione di Alberto Rocco Maria Sala, il sincero fraterno e commosso saluto di Arnold Schwarzenegger a Franco Columbu scomparso circa 3 anni fa, un emozionante Ivano de Cristofaro che racconta gli episodi inediti del film fino alla bellissima cerimonia di premiazione al Film Festival di Bradenton dove viene proclamato Miglior Attore (in una scenografia ambientata alle invenzioni di Leonardo da Vinci).
Grazie alla magia di internet, come nelle migliori leggende, un’opera che nei circuiti tradizionali non è riuscita a sfondare trova una nuova vita in una Terra dei Sogni come YouTube e così sarà anche per il docufilm e il libro che verrà distribuito da Amazon




Licenza di distribuzione:
Photo credits: Ernesto Nebuloni
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
Sebastiano Sandro Ravagnani Editore
Responsabile account:
Sebastiano Ravagnani (DIRETTORE RESPONSABILE)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
RSS di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere