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Comunicato Stampa

Dubai Tour 2015: Viviani stronca Cavendish - Volata superba di Elia su Mark, Guardini chiude terzo.

06/02/15

Elia Viviani vince in volata la seconda tappa del Dubai Tour 2015 e s'impone davanti a Mark Cavendish e Andrea Guardini. Domani la terza e più impegnativa tappa del Dubai Tour 2015, che probabilmente si rivelerà decisiva per la classifica finale.

FotoAll'esordio a Maiorca gli era sfuggita per un soffio battuto da un grande Matteo Pelucchi, la prima vittoria in maglia Sky di Elia Viviani comunque non ha tardato molto ad arrivare: oggi il velocista veronese ha fatto sua la seconda tappa del Dubai Tour relegando Mark Cavendish alla piazza d'onore. In quattro giorni di gara nel 2015 Viviani ha già conosciuto tutti i piazzamenti del podio, ma è presto per valutare se il cambio di ambiente possa avergli favorito questo inizio di stagione assolutamente positivo: di sicuro Viviani ha trovato alla Sky un gran treno a sua disposizione con i vari Eisel, Thomas, Fenn e Swift che non hanno fatto rimpiangere gli ex compagni alla Cannondale.

Viviani e Sky, la volata che fa sorridere.
Ma oggi a sorridere può essere anche la stessa Sky che in Viviani potrebbe aver trovato il velocista giusto per completare l'organico sotto ogni aspetto. È vero che lo squadrone neroazzurro è stato costruito pensando principalmente al Tour de France o comunque alle corse a tappe in generale, ma qualche vittoria qua e là non si butta mai via ed può essere fondamentale per tenere alto il morale del gruppo anche quando ai capitani va tutto storto. Dopo l'addio di Cavendish a fine 2012, la Sky ha totalizzato appena due successi in arrivi con il gruppo compatto e quello di oggi è il terzo: Swift è un corridore rapido, ma nelle volate pure il nostro Viviani è di un'altra pasta rispetto all'inglese.

Fuga a cinque subito dopo il via.
Pur completamente pianeggiante, la tappa di oggi poteva offrire qualche spunto per fare selezione grazie al vento: dopo i primi chilometri in città, il gruppo s'è spostato verso l'interno per affrontare una lunga sezione di corsa in mezzo al deserto e quindi molto pericolosa in ottica ventagli. Dopo appena cinque chilometri è partita la fuga che ha avuto come protagonisti Chun Kai Feng (Lampre), Rafaâ Chtioui (SkyDive), Bernhard Eisel (Sky), Davide Frattini (Unitedhealthcare) ed Enrico Battaglin (Bardiani): Eisel e Battaglin, quest'ultimo all'attacco anche ieri, hanno preferito rialzarsi poco il passaggio al primo traguardo volante, mentre gli altri tre hanno continuato a spingere toccando vantaggio massimo di circa 5'30".

Il vento spezza il gruppo in due.
Come era prevedibile il vento ha agitato un po' le acque nella parte centrale della tappa: a circa 65 chilometri dall'arrivo il gruppo s'è spezzato in due tronconi ma tutto s'è ricomposto nel giro di pochi chilometri. Nel frattempo però in testa alla corsa era rimasto solo il tunisino Rafaâ Chtioui che ha staccato Feng e Frattini una volta che il ritardo del plotone era sceso attorno al minuto e mezzo: l'azione solitaria del corridore della squadra di casa SkyDive Dubai ha fatto risalire il gap fino a quasi tre minuti ma anche così per il gruppo è stato un gioco da ragazzi controllarlo e andarlo a riprendere a 10 chilometri dalla conclusione.

Guardini Anticipa, Viviani fulmina Cav.
Niente più emozioni fino alla volata con Etixx, Sky e Astana che hanno mandato in scena i loro treni. A differenza di ieri quando c'era stato un buco poco opportuno, i kazaki hanno lasciato Guardini a ruota di Cavendish proprio al momento giusto: stranamente, anziché di rimonta come spesso gli accade, Andrea è stato il primo a lanciarsi per provare a sorprendere il rivale britannico che nella prima tappa l'aveva preceduto di pochi centimetri. Purtroppo oggi lo spunto di Guardini non è stato praticolarmente efficace e allora ad approfittarne è stato l'altro veronese Elia Viviani: il corridore della Sky ha fatto tutta un'altra impressione rispetto a ieri ed è stato superiore a tutti andando a vincere con un margine di una bicicletta abbondante su Cavendish con Guardini che ha salvato almeno la terza piazza.

Cannonball: tre sconfitte, cinque volate.
Per Cavendish si tratta della terza sconfitta in cinque volate nel 2015: è vero che le altre due le ha vinte, ma in casa Etixx-Quick Step c'è ancora tanto da lavorare sui meccanismi degli ultimi 2000 metri e anche lo stesso Cannonball sembra molto distante dai picchi di velocità di qualche anno fa. L'obiettivo dichiarato di Mark in questa prima parte di stagione è la Milano-Sanremo: finora abbiamo avuto solo volate al termine di tappe facili, è possibile che lo sprinter dell'Isola di Man abbia lavorato più sulla resistenza per riuscire ad arrivare in Via Roma più fresco di chi sulla carta ormai può sembrare un poco più veloce di lui. In ogni caso Cavendish si tiene per un altro giorno la maglia di leader della classifica di questo Dubai Tour.

Azzurri: non solo Viviani e Guardini,
Detto di Viviani e Guardini, bisogna mettere in evidenza come per gli italiani oggi siano arrivati anche diversi altri piazzamenti importanti. Si parte con il quinto posto di Andrea Palini, ex Lampre che per trovare un contratto per il 2015 è dovuto volare proprio a Dubai: ad accoglierlo è stata la SkyDive e lui ha subito ringraziato con due vittorie di tappa al Giro dell'Egitto e con questo bel risultato di oggi. Oltre a Palini poi abbiamo altri quattro azzurri tra il settimo e l'undicesimo posto: si tratta nell'ordine di Daniele Ratto, Daniel Oss, Nicolas Ruffoni e Davide Cimolai che sono stati divisi dal danese Michael Valgren Andersen.

Domani arrivo in salita ad Hatta,
Domani lo scenario cambierà radicalmente con Dubai Tour che sconfinerà attraverso gli emirati di Sharjah, Ras al-Khaimah e Fujairah per raggiungere l'exclave di Hatta: tappa lunga 205 chilometri, molto vallonata negli ultimi 80 e con un vero e proprio muro nel finale con pendenze anche al 17% negli ultimi 200 metri. Sarà la giornata decisiva per la classifica perché qualche velocista potrebbe andare ko e anche chi riuscirà a resistere potrebbe patire qualcosa tra abbuoni e piccoli buchi nei confronti di corridori come Valverde, Rodríguez e Gilbert.

Sebastiano Cipriani



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