EDITORIA
Comunicato Stampa

E se vincesse la mafia?

16/11/11

E' uscito il libro "La città che brucia" (Zerounoundici Edizioni) di Marcello Peluso. Un romanzo che ti porta in un'Italia del futuro dove ha vinto la mafia. Un libro per pensare e per agire.

Da decenni si parla di lotta alla mafia e dell’impegno espresso dallo Stato, dalle associazioni e da singoli eroici cittadini per estirpare questa piaga dal nostro paese. Come in una partita di calcio ci verrebbe da chiedere: “come sta andando?” o “chi sta vincendo?”.

Siamo spesso tentati di pensare che la mafia sia un’entità astratta e che sia lontana. Così tutti parlano di lotta alla mafia come se riguardasse “gli altri”, come se altri dovessero fare di più. Ma noi? Cosa facciamo nel quotidiano?

Cosa Nostra è davvero cosa “nostra”. In molte zone d'Italia la mafia ha già vinto. Quando il termine "Casalesi" indica il nome di un clan di Camorra e non più gli abitanti di un paese, la mafia ha vinto. Quando uno scrittore deve vivere sotto scorta per aver pubblicato un semplice romanzo, la mafia ha vinto. Quando La Mafia Spa è l'industria italiana più produttiva del paese, la mafia ha vinto. Cosa succederebbe allora se nella lotta tra il bene e il male vincesse il male?

A questa domanda ha provato a rispondere Marcello Peluso (www.marcellopeluso.it), giornalista, scrittore e analista marketing, che nel suo ultimo romanzo “La città che brucia” (Zerounoundici Edizioni) ha ambientato la storia di due teenagers, Jenny e Mario, in un'Italia del futuro dove ha vinto la mafia.

L’Italia è divisa ed il sud è ridotto ad una discarica a cielo aperto, territorio di guerra e terra di nessuno. In Superficie “Loro”, i nuovi padroni, vi hanno infatti imposto la propria legge del terrore, vietando la parola perché non diventi mezzo di ribellione e rivolta. Così la popolazione è costretta a vivere nel sottosuolo.

Vista dagli occhi ingenui di Jenny, la realtà sembra meno dura di quel che si vive, ma l’avventurosa e rocambolesca avventura in Superficie tra squadroni della morte, tribù che venerano il dio Vulcano e bambini-scimmia che vivono nell'immondizia, renderà il ragazzo ben presto un adulto.

“Chi sono Loro?” domanderà Jenny quando ormai tutto sembrerà perduto. E la risposta farà capire a Jenny che la guerra non è ancora perduta.



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