SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

EMN24 - Il Convegno Internazionale sul Mieloma Multiplo torna a Torino, sede italiana dello European Myeloma Network

Focus su ricerca, IA, trattamenti innovativi e futuri - Il Centro Congressi del Lingotto di Torino ospita la quinta edizione del convegno internazionale dello European Myeloma Network, la rete europea di eccellenza nella ricerca sul Mieloma Multiplo e neoplasie del sangue. Ematologi ed esperti nelle sperimentazioni cliniche provenienti da tutto il mondo si confronteranno sugli ultimi sviluppi e sui trattamenti più innovativi. Previsti circa 80 oratori internazionali e 800 partecipanti. In programma 15 sessioni educazionali live, di cui una dedicata alle Associazioni dei Pazienti per conoscere il loro punto di vista e le loro aspettative, la presentazione di 57 abstract tra poster e presentazioni orali, 1 lettura, 4 simposi sponsorizzati e 6 sessioni parallele “Meet the experts”. Il Congresso, promosso dal network Europeo EMN e organizzato con il supporto di EMN Trial Office, si svolgerà per la seconda volta in Italia dopo la prima edizione del 2018.

EMN Trial OfficeCoordinatori del programma scientifico sono il Professor Pieter Sonneveld, la Professoressa Sonja Zweegman e il Professore Niels van de Donk, in rappresentanza del gruppo olandese; mentre la parte italiana, che si occupa anche dell’organizzazione del congresso torinese, sarà composta dal Professore Mario Boccadoro, dalla Professoressa Francesca Gay e dal Dottor Roberto Mina.

Dodici sono i paesi europei inclusi nel board EMN: Austria con il Prof. Heinz Ludwig, Francia con il Prof. Philippe Moreau, Germania con il Prof. Hermann Einsele, Grecia con il Prof. Meletios Athanasios Dimopoulos, Italia con il Vicepresidente EMN Prof. Mario Boccadoro, Norvegia con il Prof. Fredrik Schjesvold, Olanda, con il Presidente EMN Prof. Pieter Sonneveld, Repubblica Ceca con il Prof. Roman Hajek, Spagna con il Prof. Jesus Fernando San-Miguele, Svizzera, con il Prof. Christoph Driessen, Turchia con la Prof.ssa Meral Beksac e UK con il Prof. Gordon Cook. Ancora più numerosi (da tutta Europa, Stati Uniti, Canada e Australia) sono i paesi di provenienza dei vari relatori e moderatori.


Informazioni su EMN – Fondazione European Myeloma Network

Lo European Myeloma Network (EMN) è un'organizzazione senza scopo di lucro, creata nel 2005. Questa rete è l'organizzazione di riferimento per gli studi sul mieloma multiplo in Europa: i medici possono partecipare a progetti cooperativi per aumentare e condividere le loro esperienze, e per standardizzare e armonizzare le pratiche cliniche; le aziende farmaceutiche possono fare riferimento a EMN come interlocutore generale in Europa per pianificare e gestire le sperimentazioni cliniche con nuove molecole. In particolare, i pazienti possono essere arruolati in studi clinici che valutano promettenti farmaci di ultima generazione, con l'obiettivo finale di migliorare la loro sopravvivenza e qualità di vita. Diversi gruppi nazionali collaborano all'interno di EMN, come i Paesi Bassi (dove si trova la sede centrale), l'Italia (che ospita il data center della rete), Germania, Austria, Francia, Spagna, Grecia, Repubblica Ceca, Regno Unito, Norvegia, Danimarca, Svizzera, Turchia e molti altri paesi che, in futuro, parteciperanno ai progetti del network. Per ulteriori informazioni, si prega di contattare EMN (Presidente Prof. Pieter Sonneveld): myeloma-europe.org

Informazioni sul mieloma multiplo

Il mieloma multiplo è una neoplasia ematologica rara e altamente eterogenea tipica dell'anziano, con un'età media alla diagnosi di circa 65 anni. In Europa, questa malattia ha un'incidenza di 4,5 nuovi casi ogni 100.000 persone, con circa 33.000 nuovi casi ogni anno. Il mieloma multiplo insorge nelle plasmacellule, un tipo di globuli bianchi. Nel mieloma multiplo, le plasmacellule cancerose si accumulano nel midollo osseo e, invece di produrre anticorpi utili, producono proteine anomale che possono causare gravi complicazioni, come ipercalcemia, insufficienza renale, anemia e lesioni ossee. Sono stati fatti molti progressi nel trattamento di questa malattia grazie all'introduzione del trapianto autologo di cellule staminali e di nuovi agenti innovativi ed efficaci. Negli ultimi dieci anni, la sopravvivenza media dei pazienti è migliorata da soli 2 a 8-10 anni. Tuttavia, c'è ancora molta strada da fare e sono necessarie ulteriori ricerche per sostenere i pazienti e le loro famiglie.

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