Esce oggi “Dio del cemento”, la nuova silloge di Alessandro Pedretta, una raccolta incentrata sui vuoti interiori e sulle emozioni strugge
Una raccolta incentrata sui vuoti interiori e sulle emozioni struggenti
Sono poesie che parlano del vuoto che atterrisce l’animo umano contrapposto e parallelo ad emozioni struggenti, di paure e di desideri che si fanno spazio tra immagini martellanti ed evocative. Nella liturgia dei gesti meccanici e ripetitivi della modernità impermeati dell’ossessione della speranza, dove l'umano diventa oggetto e l'oggetto diventa culto, troviamo un dio che sembra impazzito.
La letteratura poetica ha sempre assolto alla funzione di specchio della società e del mutare delle epoche. Che essa sia classica, realista, libera, introspettiva o descrittiva accompagna fedele l'uomo nel suo evolversi.
Alessandro Pedretta è poeta, narratore e operaio a tempo perso, classe 1975.
Ideatore e progettatore di libri.
Ha pubblicato con diverse case editrici e collabora con varie riviste e siti web di letteratura.
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