Fogli e frammenti di memoria
Il teatro di Eduardo. Reading Teatrale dei "The creative Arts" Allievi del corsdo di recitazione dell'Accademia dei Ragazzi.
In occasione del suo nuovo lavoro teatrale, in scena al Torrione il prossimo 27 gennaio, Eduardo Cocciardo ci ha rilasciato una breve intervista:
D. Eduardo, il tuo impegno nel sociale, specialmente attraverso il teatro, ha avuto un grande successo. Quali sono gli obiettivi che ti prefiggi?
R. Il teatro dovrebbe avere per istituzione una finalità civile e sociale, sia per denunciare un certo vivere non solo politico ma anche privato (come dimostrano i film del compianto Ettore Scola, le rivoluzioni iniziano nelle sale dei ristoranti e fra le lenzuola matrimoniali) sia per muovere le coscienze. Purtroppo attualmente non è sempre così...quindi mi prefiggo solo di continuare su questa strada, facendo possibilmente sempre meglio.
D. Dopo i tuoi tanti lavori, tra i quali ricordiamo: l’ultimo Borbone;per le vie di Godot; l’altre stelle; la Mezzanotte Bianca, come si innesta questo reading di fogli e frammenti di memoria, testimonianze di sopravvissuti dell’Olocausto che rappresenti con The Creative Arts di Teresa Coppa, e in collaborazione con Associazione Radici al Torrione di Forio mercoledì 27 gennaio?
R. Questo lavoro s’innesta fra gli altri miei più recenti proprio per proseguire e accrescere ciò cui accennavo sopra, un teatro rivolto alle coscienze, all'esercizio della memoria, all'analisi antropologia e storica..
D. Bene. Eduardo, non a caso, penso che il tuo nome sia mitico per il teatro. Chiunque lo associa a De Filippo, e i tuoi libri : L'applauso interrotto e Alice fuori dal paese, sono una testimonianza di quella napoletanità di cui sono emblematici i due massimi esponenti di questa prerogativa del popolo partenopeo: Eduardo e Massimo. Cosa ti hanno insegnato?
R. Cosa mi hanno insegnato Eduardo De Filippo e Massimo Troisi? Direi tutto! Per quello che ho potuto apprendere per via indiretta, purtroppo. Ma rappresentano senza dubbio i motori principali della mia passione per questo lavoro, ed anche il faro che continua ad illuminare la mia rotta, perché non sono soltanto la tradizione da cui veniamo ma l'orizzonte verso cui tendiamo.
Grazie Eduardo e in bocca al lupo!
Crepi il lupo!
Intervista a cura di Luigi Castaldi (addetto stampa dell’Associazione Culturale Radici).
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