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FUNGHI, un regno a parte: super-alimento e rimedio salutistico

C'è molto interesse intorno ai funghi per le loro numerose proprietà sulla salute. L'uso nella medicina tradizionale cinese è antichissimo: risale al 600-1000 AC la prima coltivazione di Lentinula edodes (Berk.) Pegler, shiitake. L'attività sui parametri cardio-metabolici, sul sistema immunitario e come agenti antinfiammatori e antitumorali fanno sì che in Europa i funghi trovino largo impiego in integratori alimentari sia come componenti singoli sia in combinazione con altri nutraceutici.

FotoI funghi vengono identificati dal dizionario italiano “Vegetali privi di clorofilla, parassiti, di forme e dimensioni molto varie: nascono, crescono rapidamente e proliferano".

Di tutte le culture, quella occidentale è quella che meno ha considerato il loro utilizzo, sia dal punto di vista alimentare che medicinale. Per una serie di motivi vi è sempre stata un’avversione per i funghi, una vera e propria “Micofobia”. In ogni parte del mondo i funghi sono associati al contrasto tra bene e male. Esistono culture che amano i funghi (micofile), e culture che li odiano (micofobe); l’occidente tende ad identificarsi con la paura di avvelenarsi mentre l’oriente tende a venerarli.

LA LORO AZIONE È PARTICOLARE: il corpo non tollera i funghi, li individua come una sostanza estranea quasi tossica e quindi attiva il sistema difensivo per la loro eliminazione potenziando il sistema immunitario (Wei Qi). Per quanto possa sembrare strano, nonostante vengano spesso associati alla putredine e alla decomposizione, i funghi sono organismi molto puliti, perché trasformano la materia organica morta in elementi nutritivi fondamentali alla vita.

Secondo le recenti stime di David Hawksworth, sulla terra vivono più di 1.500.000 specie fungine, tra le quali almeno 15.000 sonoquelle commestibili: circail 10% del totale. Presumendo che la percentuale utile di funghi tra quelli non ancora scoperti sia soltanto il 5%, a tutt'oggi potrebbero esservi migliaia di specie ignote in grado di fornire possibili benefici all'umanità.

La percentuale di specie di funghi dalle proprietà ben accertate è molto bassa: circa 700 specie sono riconosciute edibili, mentre una cinquantina sono velenose. I funghi costituiscono quasi un quarto della biomassa terrestre, infatti per nutrirsi, svilupparsi e crescere, hanno bisogno di materie organiche. Senza funghi la materia non potrebbe disgregarsi e decomporsi.

In sostanza i funghi sono "guastatori molecolari": prendono i composti complessi creati dalle piante, come cellulosa, carboidrati o proteine e li disgregano in modo che gli organismi vegetali possano assimilarli. Le piante, al contrario, sono "assemblatori molecolari", che prendono i composti di acqua, azoto e carbonio e li combinano in forme complesse come proteine, carboidrati e cellulosa. Alcuni scienziati ritengono che la capacità dei funghi di scomporre la materia organica presente in natura sia collegata alle loro proprietà medicinali per gli esseri umani.

I funghi vivono in ambiente ostile, in mezzo alla putredine e nello stato inclemente dell'ecosistema. Incontrano germi patogeni molto più frequentemente di altre forme di vita; per sopravvivere devono avere funzioni immunitarie sane e attive. Proprio per questo alcuni scienziati ritengono che le proprietà anti-patogene sviluppate dai funghi come meccanismo di sopravvivenza, siano esattamente ciò che li rende tanto preziosi per il sistema immunitario umano.

Il fatto che nascano così vicini al terreno dona loro effetti radicanti dal punto di vista energetico: assumendoli si ristabilisce il contatto con le forze essenziali del pianeta. Ciò che è chiamato "fungo" è il corpo fruttifero visibile, formato da cappella e stelo; è la parte riproduttiva che cresce sopra il terreno e rilascia spore, viene impiegata per uso culinario terapeutico. Invece la parte ipogea (micelio), che a sua volta si sviluppa in sottilissimi filamenti chiamati ife, resta nel terreno dopo la raccolta.

Alla base della cappella vengono prodotte numerosissime spore paragonabili ai semi delle piante che dopo la maturazione si liberano e colonizzano le aree circostanti. Portate dal vento, alcune specie hanno spore che percorrono notevoli distanze dal corpo fruttifero dando vita a nuove numerosissime colonie garantendo la diffusione del fungo nell'ambiente.

Al riguardo, il micologo Elio Shaechter ha scritto: "L'abbondanza è necessaria perché sono poche le spore che diventano funghi. Tale spreco, tuttavia, non è dissimile dalla produzione di milioni di spermatozoi che raggiungono lo scopo da parte dell'uomo".

Le spore germogliano sui terreni caldi umidi e nelle adatte condizioni, dando vita a nuove colonie di funghi. Micelio e ife procurano al fungo le sostanze nutritive che assorbono dal terreno. Nelle coltivazioni biologiche i funghi vengono coltivati su ceppi di legno, così nella decomposizione il fungo "assorbe" anche l'energia che la pianta ha accumulato negli anni.

COSTITUENTI PRINCIPALI
In cucina i funghi non conservano le stesse caratteristiche dei funghi preparati a scopi medicinali ma sono un valido ausilio per la salute. La scienza moderna ha posto l'accento sul rapporto tra la buona salute e una dieta ricca di funghi quando i ricercatori hanno notato che chi consumava funghi sembrava avere uno stato di salute migliore. Pur appartenendo ad un regno a sé stante (Fungi o Mycetae), vengono considerati dal punto di vista nutrizionale come “verdure ed ortaggi“.

Sono composti dal 90% di acqua con un apporto calorico quasi trascurabile (circa 25 Kcal/100gr di funghi freschi), molto simile a quello di ortaggi e verdure comuni ma hanno delle caratteristiche alimentari davvero notevoli che li rendono un “superalimento”. I Funghi (freschi o secchi) rappresentano una vera e propria miniera di sostanze nutritive preziose per il metabolismo.

E’ importante il contenuto di fibre perché utili a mantenere attivo l’intestino, ma in particolar modo una fibra alimentare chiamata chitina (uno dei principali componenti della parete cellulare dei funghi), che stimola la digestione e dà un senso di sazietà, ritarda l'assorbimento degli zuccheri a livello intestinale contribuendo così ad un effetto ipoglicemizzante.

I funghi vengono soprannominati "SUPERALIMENTI" naturali, sono considerati adattogeni, ossia sostanze che non provocano stress aggiuntivo all'organismo perché, oltre ad essere molto ricchi dal punto di vista nutrizionale con un contenuto calorico basso, contengono molecole farmacologicamente bioattive. L'attività del fungo e dei suoi componenti avviene solo quando c'è squilibrio, per questo è definita adattogena e di regolazione e non rappresenta uno stimolo aspecifico.

I funghi intervengono nella detossicazione di fegato e reni e sono in grado di sostenere anche la funzione di stomaco, intestino, vie respiratorie e sistema linfatico. Anche la tonificazione di tali tessuti e organi permette all'organismo di eliminare tossine accumulate, combattendo astenia e stanchezza spesso presenti in situazioni di carico tossinico elevato.

Questi "superalimenti" possiedono anche proprietà chelanti che permettono di legare le sostanze tossiche come i metalli pesanti presenti nei tessuti, agevolando la loro eliminazione. Ricordiamo che gli effetti benefici si ottengono con l'utilizzo del fungo intero grazie ad una sinergia di sostanze in esso presenti che lavorano insieme alle giuste concentrazioni e con pochissimi effetti collaterali.

CONTENUTI DI MACRO E MICRONUTRIENTI DEI FUNGHI IN GENERALE
Le proteine vegetali ad alto valore biologico sono pari all’80%, cosa che rende il fungo un alimento specialmente utile a chi intraprende come scelta una dieta vegetariana. I funghi aiutano anche a combattere l’aggressività ed il nervosismo grazie all’elevato contenuto di triptofano, aminoacido precursore della serotonina, neurotrasmettitore con proprietà di favorire il sonno e ridurre lo stress. I glucidi sono presenti in quantità pari al 4% del peso del fungo, e sono rappresentati da zuccheri semplici e importanti polisaccaridi immunostimolanti e con azione antitumorale i beta-glucani.

I lipidi sono presenti in modesta percentuale; i funghi sono in grado di sintetizzarne di tutti i tipi. In particolare i grassi detti “essenziali” formano l’acido linoleico che viene trasformato dal nostro organismo insieme all’acido arachidonico in altri grassi polinsaturi riducendo la quantità di placca lipidica che si accumula sulle pareti delle arterie. Inoltre svolgono attività molto importanti quali vasopressoria, di aggregazione delle piastrine, immunitaria ed antinfiammatoria. I sali minerali sono rappresentati maggiormente da: selenio, calcio, fosforo, magnesio, silicio, ferro e manganese.

Le vitamine: A, B1 B2, B6, C, D, K, PP.
I funghi medicinali favoriscono un riequilibrio generale dell’organismo, migliorandone il funzionamento senza causare effetti collaterali e per questi motivi sono definiti adattogeni. Hanno azione aspecifica indipendente dallo stato di salute con effetto lento e progressivo. La combinazione mirata di più funghi, spesso produce un maggiore effetto benefico grazie all’azione sinergica dei diversi composti attivi. Tutti i funghi medicamentosi hanno la proprietà più o meno marcata di stimolare il sistema immunitario spesso alterato da molteplici stress che riducono le funzionalità dell’organismo e provocano stati di infiammazione cronica con la possibile insorgenza di patologie degenerative. L’assunzione quotidiana del fungo associata ad una corretta alimentazione e a uno stile di vita equilibrato, favorisce il recupero o il mantenimento dell’omeostasi, apporta vitalità, tonifica la funzionalità organica e protegge il metabolismo cellulare. E’ consigliata inoltre l’assunzione del fungo in associazione alla vitamina C per favorirne l’assimilazione.

LE MOLECOLE BIOATTIVE SONO POLISACCARIDI E COMPLESSI DI PROTEINE
Le molecole bioattive presenti sono polisaccaridi e complessi di proteine e polisaccaridi; grazie al contenuto in beta-glucani, che compongono una buona parte della parete cellulare dei funghi, intervengono come modulatori della microflora intestinale e agiscono positivamente anche sui livelli serici di colesterolo e glucosio, riducendo il rischio di obesità, diabete di tipo II e malattie cardiovascolari.

Alcune famiglie di funghi sono anche studiate per le loro possibili applicazioni in campo medicinale: specialmente quelli della famiglia dei Basidiomiceti (come Agaricus blazei Murill, G. lucidum, Hericium erinaceus (Bull.) Pers. e Grifola frondosa (Dicks.) Gray) che presenta attività antinfiammatorie e immunomodulanti dovute alla presenza di molecole bioattive, fra cui antibiotici, ad esempio penicillina e griseofulvina, e composti antinfiammatori diversi (polisaccaridi, terpenoidi, composti fenolici, gliceridi e altre molecole a basso peso molecolare).

Studi in vitro hanno dimostrato la capacità dei funghi medicinali di inibire diverse proteasi virali e ridurre la portata infiammatoria degli agenti virali e l'induzione della cosiddetta "tempesta di citochine" - caratteristica che ha incoraggiato di recente diversi studi contro le proteasi di coronavirus. Studi clinici randomizzati hanno poi evidenziato la loro attività di modulazione immunitaria sia innata che acquisita.

I FUNGHI DALL'ANTICA ORIGINE ORIENTALE, ALLA MODERNA SPERIMENTAZIONE OCCIDENTALE
I funghi vengono utilizzati dalla Medicina Tradizionale Cinese (MTC) da millenni sia nella Dietetica sia nella Farmacologia, al servizio di benessere e longevità a causa del loro ruolo essenziale nella detossicazione di fegato e reni: per questo sono presenti nell'alimentazione quotidiana.

La prima notizia sull'uso dei funghi in MTC risale al trattato di Shen Nong Ben CaonelDivine Farmer's Materia Medica)scritto nel 250 a.C., ma la leggenda la fa risalire al XXVIII secolo a.C., che riporta 4 funghi (Ganoderma lucidum, Poliporus umbellatus, Poria cocos e Cordyceps sinensis) nella classe superiore che racchiude le "erbe dell'Imperatore".

La medicina allopatica convenzionale è orientata al trattamento del sintomo e perde di vista l'insieme della persona, mentre la MTC si rivolge alla ricerca della causa dello squilibrio. Poiché le cause che hanno portato all'esordio di una patologia dipendono dalla costituzione del soggetto e dalla sua storia, anche i funghi vengono utilizzati in un'ottica personalizzata che guarda sia la patologia sia l'equilibrio energetico della persona.

Il segreto dei funghi nella MTC è la loro capacità di potenziare, complementare ed attivare altre terapie della medicina biologica. Il pregiudizio nei confronti dei funghi è completamente assente nella cultura orientale: chiunque abbia mangiato in un ristorante cinese sa che i funghi sono parte integrante della loro cucina; anche la raccolta dei funghi è un loro passatempo popolare.

Nella più antica Materia Medica Cinese ("Herbal Classic" di Shen Nong Ben Cao) vengono descritti numerosi funghi e se ne accertano i benefici sulla salute degli esseri viventi.

Alla base del diverso modo di concepire i funghi ci sono certamente alcune differenze culturali tra occidente e oriente. In Cina non è mai stata fatta una distinzione tra la medicina popolare e quella allopatica. Gli autori delle varie "Materie Mediche" inclusero la medicina popolare, forti dell'esperienza empirica che confermava l’effetto preventivo e terapeutico sulle varie patologie. In occidente la medicina popolare è stata definita "fuori tempo" e per questo mai presa in considerazione.

Buddisti e monaci orientali hanno contribuito al trasferimento della conoscenza medica, viaggiando da monastero a monastero e trasferendo il loro Sapere, tra cui le informazioni sugli effetti dei funghi. Nei templi Buddisti sono frequenti le rappresentazioni dei funghi e in particolare del Ganoderma lucidum, considerato il fungo "dell'immortalità e dell'albero della vita".

Le "arti di guarire" sono conservate nel Taoismo. I monaci taoisti utilizzavano soprattutto i funghi medicinali nei loro rituali con l'obiettivo di guarire, motivo per il quale i Cinesi non hanno mai perso la connessione con il passato e con la modalità di utilizzo dei funghi sin dai tempi antichi.

La leggendaria burocrazia cinese ha permesso la circolazione delle informazioni sui funghi attraverso un ufficiale medico responsabile della distribuzione di rimedi e dell'osservanza della condotta relativa alla salute. Le province avevano i loro ufficiali medici che si trasferivano le informazioni l'uno con l'altro.

I sacerdoti-guerrieri eremiti, che vivevano in solitudine spesso isolati in regioni montagnose dove crescevano molti funghi in habitat naturale, divennero leggendari per le loro scoperte e sperimentazioni su quelle che chiamavano "piante sacre" ai fini di prevenire i morsi della fame o del freddo, conferire potere e forza a chi praticava arti marziali, o a curare i primi sintomi delle malattie.

La natura in tutte le sue manifestazioni è depositaria di poteri che le popolazioni antiche sapevano riconoscere e interpretare; molto spesso gli elementi naturali erano venerati e considerati divini. Ogni essere vivente interagisce con l’ambiente attraverso codici energetici che tendono alla condizione di equilibrio; qualsiasi intervento che non rispetti tale equilibrio provoca una rottura dell’omeostasi che inevitabilmente ricade a cascata su tutti gli organismi. La civiltà moderna trascinata dall’impeto di nuove conoscenze e conquiste ha trascurato il sapere di antiche memorie e oggi non sono altro che il retaggio di un lontano passato.

La natura nel suo complesso non è altro che la prima più importante farmacopea conosciuta sin dai tempi antichi ed in particolare alcuni funghi sono da secoli utilizzati come rimedi naturali nelle medicine tradizionali. A partire dagli anni sessanta istituti di ricerca in Giappone si sono interessati alle proprietà di alcune specie e hanno cominciato a studiarle per verificare se le valenze empiriche potessero avere un fondamento scientifico. Gli studi successivi, sempre più numerosi e condotti in tutto il mondo, hanno stabilito che in alcune specie fungine sono contenuti numerosi composti dei quali si sono verificate le proprietà benefiche.

Con l’aumento della ricerca sui funghi medicinali, si è scoperto che alcuni di essi sono immunoregolatori, sostanze in grado di calmare o attivare il sistema immunitario a secondo delle specifiche circostanze. Un immunoregolatore rilassa un sistema immunitario iperattivo e ne aumenta l’attività quando è fiacco. Come immunoregolatori, i funghi favoriscono il raggiungimento di una funzione immunitaria ideale. Possono aiutare il sistema a rimanere ben sveglio e a conseguire il perfetto equilibrio tra iperattività e inefficienza.

I FUNGHI NELLA STORIA: RIMEDI ANTICHISSIMI. UN KIT "PREISTORICO" DI PRONTO SOCCORSO
Tracce certe dell'uso terapeutico di questi organismi si datano a circa 5300 anni fa. Furono due scalatori a portare alla luce nel 1991sulle alpi tirolesi il cadavere mummificato di un uomo vissuto alla fine del quarto millennio prima di Cristo e ribattezzato Otzi. Legati alla cintola, l'uomo aveva due funghi essiccati del genere Piptoporus betulinus, ricchi di sostanze antibiotiche. Egli probabilmente li usava come vermicida e lassativo "da viaggio" dal momento che, come le indagini scientifiche hanno dimostrato, doveva essere tormentato dai vermi intestinali. Otzi portava con sé anche un altro fungo della specie Fomes fomentarius, che usava come esca per accendere il fuoco. Le indagini sull'uomo preistorico mostrano quindi che l'uomo usava i funghi già all'inizio dell'età del bronzo, non solo a scopo medicinale, ma li riteneva un rimedio tanto importante ed essenziale da portarli con sé durante gli spostamenti. ("I funghi medicinali che ti curano" Riza Editore).

ESTRATTO, POLVERE O COMBINAZIONE?
Alcuni fornitori di funghi medicinali hanno opinioni diverse sull'uso dell'estratto o della polvere di funghi, promuovendo ciascuno il proprio prodotto come l'unica scelta giusta. Tuttavia, sia la polvere che gli estratti presentano alcuni vantaggi e svantaggi. Poiché ogni persona reagisce in modo diverso e quindi segue anche un percorso diverso, a seconda del campo di applicazione, sia la polvere che l'estratto o addirittura la combinazione di entrambi possono essere la scelta giusta.

Con la polvere non si perdono ingredienti durante la lavorazione e lo spettro degli ingredienti è ampio, il che rende ragionevole l'assunzione profilattica. Gli speciali polisaccaridi/beta-glucani non possono essere utilizzati in polvere, poiché sono protetti dalla parete cellulare di chitina e il corpo umano non possiede chitinasi per scomporre la chitina. La biodisponibilità dei polisaccaridi tipici dei funghi (come i beta-glucani) è ulteriormente aumentata dall'estrazione.

Fondamentalmente, per la purezza della polvere di funghi, la coltivazione dei funghi vitali e il materiale di coltivazione sono particolarmente importanti. Tutto sulla nostra qualità e su ciò che dovreste cercare al momento dell'acquisto. Durante l'estrazione, i suddetti composti cellulari vengono sciolti dall'acqua calda e separati dalla chitina. In questo modo si liberano i preziosi polisaccaridi, rendendoli disponibili all'organismo in una forma ancora più concentrata. I polisaccaridi sono le sostanze bioattive del fungo che agiscono meglio, ed è per questo che anche gli estratti sono i più forti.

Gli studi scientifici sull'uso di funghi medicinali come estratti dimostrano l'efficacia di questi integratori alimentari. Solitamente nelle medicine tradizionali si utilizzano funghi curativi raccolti in natura, tuttavia, tale pratica è altamente sconsigliata, sia perché - se non si hanno le dovute conoscenze - si potrebbe incappare in errori di valutazione raccogliendo funghi tossici e potenzialmente letali, sia perché nei funghi presenti in natura potrebbero essere presenti contaminanti vari (ad esempio, microorganismi patogeni, inquinanti ambientali, ecc.). Dal momento che la raccolta in natura è sconsigliata, chi si vuole approcciare alla micoterapia dovrebbe rivolgersi a coltivatori e produttori certificati che operano nel rispetto delle normative vigenti. Ad ogni modo, il modo più semplice di reperire funghi medicinali è con molta probabilità, l'acquisto di integratori alimentari che li contengono. Anche in questo caso, tuttavia, è necessario rivolgersi a venditori affidabili che commercializzano prodotti approvati dall'attuale normativa.

L'USO ESTESO IMPONE UNA SERIE DI PRECAUZIONI
Il mercato dei funghi medicinali annovera moltissimi prodotti. Tuttavia, proprio l'uso esteso impone una serie di precauzioni, soprattutto da un punto di vista della qualità della materia prima utilizzata. Sono le conclusioni riportate in un lavoro pubblicato sulla rivista Nutrients, a cui è giunto un gruppo di ricercatori italiani di diversa provenienza accademica (Università di Pisa, di Bologna di Torino, di Palermo, di Bari, l'IRCCS AOU S. Orsola di Bologna e l'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana): che ha sottoposto ad analisi una serie di campioni di diversi integratori a base di funghi, disponibili sul mercato italiano, per valutarne la composizione (i componenti attivi come indicati in etichetta dei diversi prodotti integratori erano Lentinula edodes (Shiitake), Ganoderma lucidum (Reishi), Agaricus blazei).

In Europa gli integratori sono alimenti e quindi rispondo alla legislazione comunitaria che prevede limiti ben definiti per una serie di sostanze come aflatossine e metalli pesanti. Va detto che la maggior parte della materia prima è prodotto in Cina, paese che ha standard produttivi e normativi diversi da quelli europei. E se molti prodotti sono controllati in fase di importazione e corrispondono a quanto previsto in Europa, non è per tutti così. Il pericolo è soprattutto il commercio on line.

Le preoccupazioni sembrano confermate dalle analisi presentate dall'articolo su Nutrients, che hanno messo in evidenza diversi punti critici: la presenza di aflatossine in tracce e in un campione a valori superiori a quelli previsti dalla normativa europea (Reg. 1881/2006) per quanto riguarda i livelli massimi di aflatossine totali ammissibili; la diversità dei funghi dichiarati in etichetta sia in termini di tipologia (in base all'analisi del DNA) sia in termini di concentrazione di biomassa algale (valore a cui si risale tramite determinazione dell'ergosterolo); il reale contenuto in beta-glucani infine ha mostrato variabilità anche tra capsule dal stesso lotto.

Sebbene questi prodotti siano considerati sicuri per il loro "uso tradizionale" gli autori auspicano un intervento regolatorio che imponga una standardizzazione degli estratti, che riguardi innanzitutto la materia prima (che, data l'origine naturale risente di diversi fattori come l'origine vegetale, le condizioni di coltivazione, il clima, ecc.), in modo da garantire il contenuto costante dei principi attivi, responsabili dell'azione nutraceutica, con l'obiettivo di regolare il mercato, garantire la sicurezza dei consumatori.

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Fonti:
• Nutrients 2023, 15, 776.
• https://doi.org/10.3390/nu15030776https://www.farmacista33.it/entiregolatori/24980/integratori-a-base-di-funghi-potenzialita-terapeutiche-e-criticita qualitative.html#:~:text=Studi%20in%20vitro%20hanno%20dimostrato,contro%20le%20proteasi%20di%20coro avirus.
• Scuola TAO Bologna - Tesi di Diploma Alimentazione Energetica secondo la MTC Le virtù dei funghi: "da un'unica radice vengono farmaci e cibo" Anno Accademico 2014 -2015 Candidate: Elena Bonati, Marisa Lerose, Ornella Bergamin.




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