GASTROGEL per combattere in modo naturale l’acidità di stomaco
L’acidità di stomaco è uno dei più comuni disturbi che colpiscono l’apparato digerente. Si parla, in particolare, di acidità di stomaco in presenza di sintomi di disagio dovuti a un’aumentata secrezione acida (iperacidità) a livello gastrico e/o una riduzione dei naturali meccanismi difensivi che proteggono le mucose dall’azione degli acidi ed evitano che i succhi gastrici vengano a contatto con altre parti del tratto digerente.
Il bruciore di stomaco può manifestarsi in modo del tutto occasionale dopo un pasto abbondante o a base di cibi poco digeribili oppure ripresentarsi in modo abbastanza regolare a causa di un'alimentazione sregolata o di una dieta comprendente alimenti soggettivamente mal tollerati.
In questi casi, l'apparato digerente è sano e i sintomi sperimentati dipendono dal sovraccarico imposto e dal lavoro extra che lo stomaco deve compiere per digerire il cibo introdotto, magari mangiando in fretta e senza masticare abbastanza bene.
Altre cause di pirosi e mal di stomaco sono, invece, legate alla presenza di specifiche patologie, come il già citato reflusso gastroesofageo noto anche con la sigla MRGE, l'ulcera gastrica o duodenale, la gastrite (che può avere un'origine funzionale organica oppure essere indotta da stati di affaticamento, ansia e stress o dall'assunzione di farmaci irritanti per lo stomaco), l'ernia iatale, l'infezione da Helicobacter pylori ecc. In tutti questi casi, in genere, i sintomi sono presenti pressoché costantemente, seppur con variazioni di intensità nell'arco della giornata o da un giorno all'altro.
ANSIA E STRESS POSSONO AUMENTARE LA SECREZIONE ACIDA E CAUSARE BRUCIORE DI STOMACO
L'apparato digerente è uno dei primi bersagli dell'ansia e dello stress, disturbi che dalla sfera psichica, spesso, si trasferiscono a quella corporea (per questa ragione sono detti disturbi psicosomatici). Le ragioni non sono completamente note, ma si è visto che le persone che soffrono d'ansia e sono stressate sono soggette a una maggior produzione di succhi gastrici, che però, a causa della tensione muscolare che interessa il corpo non vengono utilizzati nel modo corretto. Occorre ricordare, infatti, che in presenza di ansia e stress l'organismo aumenta anche la produzione di adrenalina, un ormone che ha un effetto inibitore sulla muscolatura di stomaco e intestino. In pratica, le pareti muscolari dello stomaco rimangono immobili e così non riescono a rimescolare i cibi con i succhi gastrici. Quindi, da un lato ansia e stress aumentano la produzione di acidi gastrici, dall'altro quella di adrenalina, che impedisce allo stomaco di utilizzare questi acidi. Il risultato è che la persona avverte una continua tensione nella zona dello stomaco, accompagnata da senso di pesantezza e di bruciore.
ANCHE I CONDIMENTI POSSONO CAUSARE BRUCIORE DI STOMACO
Molte persone, per insaporire e rendere più golose le pietanze, esagerano con i soffritti e l'uso di aceto, burro e spezie: un eccesso che causa problemi all'apparato digerente. Si tratta, infatti, di procedimenti che rendono gli alimenti più pesanti e, quindi, più difficili da digerire e assimilare. Non solo: stimolano anche la produzione di succhi gastrici, causando acidità. Lo stesso vale per gli alimenti grassi, fritti e unti. Si tratta, infatti, di cibi composti da molecole complesse che lo stomaco impiega molto tempo a elaborare: ecco perché, anche a distanza di molte ore da un pasto a base di questi cibi, si può avvertire un senso di pesantezza allo stomaco. Inoltre, per facilitare la digestione di questi alimenti, lo stomaco produce una maggiore quantità di succhi gastrici che, oltre ai cibi, attaccano le pareti dello stomaco, creando una spiacevole sensazione di bruciore all'organo stesso.
CONSIGLI
Il primo aspetto da considerare in caso di ricorrente acidità è l’alimentazione, infatti riveste un ruolo importante l’igiene alimentare. È bene dunque mangiare regolarmente, assumere cibi poveri di grassi e ricchi di fibre da ripartire in molti piccoli pasti durante tutto il corso della giornata, rinunciare alla cena in tarda ora, ai fast food. Un’altra regola importantissima consigliata è ridurre i cibi acidi, che diminuiscono l’alcalinità del nostro intestino portando ad uno squilibrio del livello del pH. È meglio evitare i cibi quali: pomodori, succo di pomodoro, menta, cibi grassi e succhi di agrumi, alcool, bevande con caffeina, bevande gassate, frutta secca, fichi, banane, castagne, arance, mandarini, uva, datteri, frutta acerba o poco matura. È inoltre utile limitare anche i condimenti a base di cipolle, aglio, cannella, pepe nero e rosso, peperoncino.
E’ possibile mangiare: pane “abbrustolito”, crosta di pane, crackers, grissini, fette biscottate, riso, pasta, semolino, minestrine di brodo magro, di verdure e legumi passati; è meglio preferire i formaggi freschi non fermentati, uova alla coque, in camicia, sode ma non fritte. Fra le carni sono consigliate le carni bianche e magre, anche il pesce meglio quello magro bollito, alla griglia o al forno. Le verdure indicate sono i passati di verdura in genere, le patate, le carote cotte, fagiolini, sedano. La frutta è indicata quella cotta o fresca matura e non acida.
Se poi si vuole porre rimedio al problema ci si può aiutare con alcuni integratori come l’integratore GASTROGEL, le cui proprietà alcalinizzanti e antinfiammatorie si rivelano particolarmente utili. E’ un integratore alimentare a base di ingredienti di origine naturale, in pratici stick monodose che contrasta il bruciore di stomaco, il reflusso e l'acidità gastrica. La sinergia di SORBO, ALOE, COLOSTRO e SODIO ALGINATO, costituenti di GASTROGEL, crea un complesso efficace per la gestione dei disturbi legati all’apparato digerente.
SORBO (Sorbus domestica) (1,2,3,4)
Al genere Sorbus appartengono altre 4 specie: Sorbus aria, S. torminalis, S. domestica e S. Chamaemespilus. L’importanza medicinale delle bacche di sorbo è ampiamente nota ed è dovuta ai principi attivi presenti nei frutti, principalmente polifenoli, carotenoidi e acidi organici.
Storicamente il sorbo è stato utilizzato come agente antinfiammatorio, antidiarroico, diuretico e vasodilatatore. In alcune nazioni, è stato utilizzato anche per trattare i blocchi intestinali, problemi al fegato e alla cistifellea. Le bacche sono state a lungo utilizzate nella medicina popolare come agente che migliora l’appetito. È anche un’ottima fonte di vitamina C.
L’uso medicinale delle bacche di sorbo si basa sulle sostanze fitochimiche, come gli acidi fenolici, le vitamine, i carotenoidi e i minerali come ferro, rame, zinco, potassio e magnesio. I piccoli frutti di questa pianta sono ricchi di acido malico, contenuto in abbondanza anche nelle mele, che facilita il processo digestivo, favorisce il controllo dell'acidità gastrica, allevia il gonfiore addominale, favorisce l'attività del fegato. Contengono pectine che conferiscono funzionalità emolliente e lenitiva sulle mucose del sistema digerente.
In un recente studio è stato confermato il potenziale di sorbus domestica nel trattamento della colite. I frutti di questa pianta hanno dimostrato di avere importanti attività antinfiammatorie e antiossidanti grazie ai loro principali componenti attivi (come l’acido vanillico, l’anidrite dell’acido protocateuico e il trivanilloil) che potrebbero essere dei validi candidati per un uso imminente nella prevenzione e nel trattamento di vari disturbi, come malattie infiammatorie intestinali, sindrome dell’intestino irritabile e infezione da Clostridium difficile.
Le fibre presenti nelle sorbe svolgono un ruolo importante nel mantenimento della salute digestiva. Esse favoriscono il transito intestinale regolare, prevenendo la stitichezza e contribuendo alla formazione di feci morbide. Le sorbe possono essere particolarmente utili per coloro che soffrono di problemi di digestione o di disturbi intestinali, come la sindrome dell'intestino irritabile.
ALOE (5,6)
L'aloe vera è una pianta con una lunga tradizione usata da migliaia di anni da cinesi, arabi e greci , che le attribuivano benefici per la salute, la medicina e la bellezza. Il suo nome deriva dalla parola araba “alloeh” che significa “sostanza amara lucida”, mentre “vera” viene dal latino e significa “vera”. L'Aloe Vera esercita una benefica attività digestiva perché lavora su più fronti in sinergia: stomaco, fegato e intestino e anche la pelle ringrazia. Svolge una corretta azione alcalinizzante senza interferire con i processi di digestione promossi dai succhi acidi dello stomaco. La sua applicazione digestiva è uno dei campi più documentati. Gli studi mostrano come il gel di aloe vera sia stato usato con successo per promuovere una buona digestione. L'aloe aiuta la funzione dell'intestino e il mantenimento delle funzioni intestinali, sostiene i movimenti intestinali regolari e aiuta l’evacuazione delle feci (7).
Per quanto riguarda il suo contributo alle feci, vale la pena menzionarlo. Due componenti principali possono essere ottenuti dalle foglie intere di aloe vera, il gel e l'acibar. L'Aloe Vera Burm.f (Aloe barbadensis Miller) è una pianta perenne che sviluppa un tessuto di stoccaggio dell'acqua all'interno delle sue foglie, che le permette di sopravvivere in condizioni avverse, per eccesso di calore e/o mancanza di pioggia.
Dal punto di vista della salute, è particolarmente interessante l'interno di queste foglie dove l'acqua è trattenuta sotto forma di mucillagine viscosa nelle grandi cellule del parenchima delle sue pareti. Ed è all'interno di queste foglie spesse e carnose che troviamo i componenti più importanti del gel di aloe vera, i polisaccaridi, ai quali sono attribuite molte delle proprietà dei prodotti realizzati a partire da questa pianta (8).
L'altra parte è l'acibar, una sostanza giallastra situata nei filamenti all'interno delle foglie e ricca di antrachinoni. Tra questi antrachinoni, spicca l'aloina, che è responsabile dell'aumento della peristalsi intestinale (9) (10). L'effetto è così potente che i prodotti al gel di aloe vera di qualità devono essere fatti senza aloina per evitare disagi intestinali.
Il gel di aloe agisce come gestro protettore naturale. Contiene mucopolisaccaridi, ad azione lenitiva ed emolliente, ai quali è riconducibile l'attività protettiva della mucosa gastrointestinale. Aderendo alle pareti del tratto digerente queste sostanze formano un film protettivo in grado di difendere i tessuti interni dello stomaco dall'azione di succhi gastrici o agenti irritanti, che possono alterare il corretto funzionamento del sistema digerente.
L'aloè è in grado di inibire la secrezione di acido cloridrico e di rallentare lo svuotamento gastrico facilitando così la digestione, e di stabilizzare il pH a livello di stomaco e intestino. Indicato in caso di gastrite, colite, intestino irritabile, ulcera, e per qualsiasi infiammazione delle mucose.
COLOSTRO (11, 12, 13)
E’ il prodotto della secrezione della ghiandola mammaria dei mammiferi che si forma a partire dall'ultimo periodo della gravidanza e che, dopo il parto, precede la montata lattea. Questa sostanza possiede proprietà eccellenti, è ricco di elementi nutritivi, anticorpi, enzimi. Contiene una quantità molto elevata di fattori stimolanti la crescita epiteliale (EGF), attiva numerosi processi di rigenerazione e migliora i sistemi di difesa del corpo, aumenta la sintesi endogena di IGF-I e immunoglobuline, rallenta l'invecchiamento delle cellule, alza le difese immunitarie da infezioni da batteri e virus, riduce le ulcere da Helicobacter pylori.
A contatto con strutture epiteliali o mucose danneggiate o lese attua un'azione di contrasto verso i microrganismi patogeni promuovendo la riparazione tissutale e la ricostruzione degli epiteli lesi, contaminati e infiammati. Il contributo del colostro nella cura dei disturbi intestinali merita un approfondimento dedicato. Nonostante molti aspetti di questa sostanza siano ancora in fase di studio, i benefici del colostro nel trattamento dei disturbi intestinali sono stati ormai ampiamente confermati da numerose ricerche. Tali effetti benefici sono validi sia per il colostro umano che quello bovino, che è ampiamente disponibile sul mercato sotto forma di integratore.
In particolare il colostro bovino è efficace nel trattamento delle infezioni da virus intestinale nei bambini. ll merito è da attribuire sia all’alta concentrazione di anticorpi contenuti all’interno e che rafforzano il sistema immunitario, sia alla presenza della lattoferrina. Quest’ultima è una proteina di origine naturale presente per l’appunto proprio nel latte, nota per le sue proprietà antivirali e immunostimolanti.
Poiché tali sostanze agiscono direttamente sul microbiota intestinale aiutando a ripristinare il buono stato di salute dell’intestino, il colostro è dunque indicato in tutti quei casi in cui si manifesti il quadro tipico della disbiosi intestinale.
A scopo preventivo può inoltre essere somministrato in concomitanza con l’assunzione di alcuni antibiotici, al fine di prevenire gli effetti collaterali che questa categoria di farmaci ha sull’apparato gastrointestinale. Il colostro è ricco di sostanze che favoriscono lo sviluppo di una flora batterica intestinale che prenderà il sopravvento sui batteri “cattivi”. Per esempio, possiamo citare gli oligosaccaridi, particolari zuccheri complessi presenti nel colostro che non hanno funzione nutritiva per l’uomo, bensì per la flora intestinale: uno di questi è il bifidobacterium infantis, che fornisce una protezione dalla diarrea.
SODIO ALGINATO (14, 15)
L'alginato è un principio attivo di origine naturale formato dal sale di sodio dell'acido alginico. L'acido alginico è un polimero estratto dalle pareti di alcuni tipi di alghe marine brune. Strutturalmente è formato da acido D-mannuronico e acido L-glucuronico in percentuale variabile a seconda della fonte di estrazione. L'acido alginico gelifica a contatto con l'acqua: è in grado di assorbire una quantità di acqua pari a 200 volte il suo peso. Nello stomaco, il sodio alginato reagisce con l'acido gastrico liberando l'acido alginico che in presenza di acqua gelifica. Il gel tende ad ostacolare il reflusso del contenuto dello stomaco nell'esofago e protegge la mucosa. Nel trattamento del bruciore di stomaco causato dal reflusso del contenuto gastrico nell'esofago, il sodio alginato ha un effetto di sollievo molto rapido.
Rispetto ad altri antiacidi, ha il pregio di agire localmente a livello gastrico senza interferire con l'assorbimento di altri farmaci o principi nutritivi. Gli integratori a base di alginato, reperibili senza obbligo di presentazione di ricetta medica, rappresentano quindi una soluzione naturale efficace per il trattamento autonomo del reflusso gastrico ed episodi occasionali di bruciore di stomaco. Grazie alla loro azione tamponante protettiva a lungo termine, possono fornire un valido sollievo ai disturbi causati dall'acidità gastrica. L'Alginato di sodio, grazie alle sue notevoli proprietà e all'efficacia dimostrata in diversi ambiti terapeutici, è divenuto un principio attivo ampiamente utilizzato in farmacologia. La sua capacità di formare una barriera protettiva e di veicolare altri farmaci lo rende versatile e prezioso nel trattamento di condizioni come il reflusso gastroesofageo e le ustioni. Tuttavia, come per ogni sostanza attiva, è fondamentale un utilizzo informato e consapevole per trarre il massimo beneficio e ridurre i rischi di effetti collaterali.
BIBLIOGRAFIA
1. Küpeli Akkol E, Gürağaç Dereli FT, Taştan H, Sobarzo-Sánchez E, Khan H. J Ethnopharmacol. Effect of Sorbus domestica and its active constituents in an experimental model of colitis rats induced by acetic acid. 2020 Apr 6;251:112521
2. Rutkowska M, Olszewska MA, Kolodziejczyk-Czepas J, Nowak P, Owczarek A. Molecules. Sorbus domestica Leaf Extracts and Their Activity Markers: Antioxidant Potential and Synergy Effects in Scavenging Assays of Multiple Oxidants. Rutkowska 2019 Jun 20;24(12):2289
3. L. Zeiner M, Juranović Cindrić I, Majić B, Stingeder G. Int J Environ Study of the Accumulation of Toxic and Essential Ultra-Trace Elements in Fruits of Sorbus domestica Res Public Health. 2017 Mar 24;14(4):341
4. Majić B, Šola I, Likić S, Cindrić IJ, Rusak G. Characterisation of Sorbus domestica L. Bark, Fruits and Seeds: Nutrient Composition and Antioxidant Activity. Food Technol Biotechnol. 2015 Dec;53(4):463-471
5. Aloe Genus Plants: From Farm to Food Applications and Phytopharmacotherapy
(2018). https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6163315/
6. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK92765/
7. Extracted from the European Comission compilation list, under EFSA evaluation (ID 3957).
8. Composition and applications of Aloe vera leaf gel. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6245421/
9. (11) Studies of aloe. V. Mechanism of cathartic effect. (4). https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/7920425/
10. (12) Aloe vera: a short review (2008). https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2763764/
11. Terapia del colostro per la salute e le malattie gastrointestinali umane (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34200282/)
12. Colostro bovino e il suo potenziale per la salute e la nutrizione umana (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34235166/)
13. Colostro bovino: i suoi costituenti e usi (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33477653/)
14. Alginato di sodio come eccipiente farmaceutico: nuove applicazioni di un polimero ben noto (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34986359/)
15. [Trattamento con alginato di sodio della malattia da reflusso gastroesofageo in età pediatrica: valutazione dell'efficacia e della tollerabilità] (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/11723856/)
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